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~ LA REDAZIONE DI RC
Nel cuore pulsante di "Shining", capolavoro del cinema horror diretto da Stanley Kubrick, troviamo uno dei monologi più intensi e memorabili del film, pronunciato dal personaggio di Jack Torrance. Questo discorso avviene in un momento critico della narrazione, quando la tensione tra Jack e la sua famiglia raggiunge un picco insostenibile. L'ambientazione claustrofobica dell'Overlook Hotel e le forze oscure che sembrano pervaderlo sono il terreno fertile per la discesa di Jack nella follia, un viaggio che viene magistralmente catturato attraverso il suo linguaggio e comportamento erratico. Il monologo svela la lotta interiore di Jack tra il dovere familiare e le pressioni crescenti che percepisce, offrendo uno spaccato del suo deterioramento mentale accelerato dall'isolamento e dall'influenza maligna dell'hotel.
MINUTAGGIO: 1:44:59- 1:49:18
RUOLO: Jack Torrance
ATTORE: Jack Nicholson
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
What do you wanna talk about? You can't remember... Maybe it was about... Danny? Maybe it was about him. I think we should discuss Danny. I think we should discuss what should be done with him. What should be done with him? I think you have some very definite ideas about what should be done with Danny and I'd like to know what they are. You think "maybe" he should be taken to a doctor? When do you think "maybe" he should be taken to a doctor? As soon as possible...? You believe his health might be at stake. You are concerned about him. And are you concerned about me? Of course you are! Have you ever thought about my responsibilities? Have you ever had a single moment's thought about my responsibilities? Have you ever thought, for a single solitary moment about my responsibilities to my employers? Has it ever occurred to you that I have agreed to look after the Overlook Hotel until May the first. Does it matter to you at all that the owners have placed their complete confidence and "trust" in me, and that I have signed a letter of agreement, a "contract," in which I have accepted that responsibility? Do you have the slightest idea what a "moral and ethical principal" is? Do you? Has it ever occurred to you what would happen to my future, if I were to fail to live up to my responsibilities? Has it ever occurred to you? Has it? You've had your whole fucking life to think things over, what good's a few minutes more gonna do you now? I'm not gonna hurt you. Wendy? Darling? Light of my life. I'm not gonna hurt ya. You didn't let me finish my sentence. I said, I'm not gonna hurt ya. I'm just going to bash your brains in! Gonna bash 'em right the fuck in! I'm not gonna hurt ya... Stop swingin' the bat. Put the bat down, Wendy. Wendy? Give me the bat... Give me the bat. Give me the bat. Stop swinging the bat. Give me tha bat. Wendy. Give me the bat.
ITALIANO
Di che cosa volevi parlare? Non te lo ricordi più. Forse volevi parlare di Danny? Forse riguardava lui? Dobbiamo assolutamente parlare di Danny. Dobbiamo decidere che cosa ci conviene fare. Cosa ci conviene fare del bambino. Io non credo che tu non lo sai. Sono convinto che tu abbia idee molto chiare per quanto riguarda nostro figlio Danny, e vorrei tanto saperle anch'io, tesoro. Tu credi che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore? E quando credi che sarebbe giusto farlo visitare dal dottore? Al più presto possibile. Ti preoccupa la salute di Danny, vero, cara? E sei agitata per tuo figlio? E non sei agitata anche per me? Certo, anche per me! Ma tu ci hai mai pensato alle mie responsabilità? Eh? Hai mai pensato solo un secondo, un momento, a quante fottute responsabilità ho sulle mie spalle? Hai mai pensato solo per un secondo da quando siamo qui alle mie responsabilità? Verso la Direzione. Non ti sei ancora resa conto che io ho accettato di occuparmi dell’Overlook Hotel fino al primo maggio? Non te ne sbatte niente a te, è vero? Che i proprietari mi hanno messo in mano l’albergo, e che hanno fiducia in me, e che io ho sottoscritto una lettera, un impegno. Ho un contratto col quale ho accettato di prendermi questa responsabilità. Ma tu ce l’hai una vaga idea di che cos’è un principio etico e morale, ce l’hai? E tu ce l’hai solo una vaga idea di che cosa sarebbe il mio futuro se non ce la faccio a mantenere gli impegni che ho preso. Ci hai mai pensato tu? Rispondi! Tu hai avuto tempo tutta la tua porca vita per pensarci sopra! A cosa vuoi che ti servano altri cinque minuti ora? Oh, ma chi ti fa niente? Wendy? Tesoro... luce della mia vita... non ti farò niente. Solo che devi lasciarmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente. Soltanto quella testa te la spacco in due! Quella tua testolina te la faccio a pezzi! Ah, ah, ah! Non ti faccio niente. Ferma con quella mazza. Metti via quella mazza. Wendy, dammi la mazza. Dammi la mazza. Dammi la mazza. Smettila con quella mazza. Dammi quella mazza. Wendy... Dammi quella mazza. Dammi quella mazza.
"Shining" ("The Shining") è un film diretto da Stanley Kubrick, rilasciato nel 1980. Basato sull'omonimo romanzo di Stephen King del 1977, il film è diventato un classico del genere horror, famoso per il suo stile inquietante e la tensione psicologica.
Il personaggio di Jack Torrance, interpretato magistralmente da Jack Nicholson, è al centro della trama del film. Jack è uno scrittore e ex insegnante che accetta un lavoro come custode invernale dell'Overlook Hotel, un grande albergo isolato nelle montagne del Colorado, che chiude durante la brutta stagione a causa delle condizioni meteorologiche proibitive. Jack si trasferisce all'hotel con la sua moglie, Wendy, e il loro giovane figlio, Danny, che possiede abilità psichiche chiamate "shining".
Il film esplora la discesa di Jack nella follia, esacerbata dall'influenza malevola dell'hotel e dal suo isolamento. La solitudine e le tensioni familiari si sommano agli effetti dell'ambiente spettrale dell'hotel, spingendo Jack verso una spirale di violenza. La celebre scena in cui Jack sfonda una porta con un'accetta e grida "Here's Johnny!" è diventata iconica, simbolo del suo completo cedimento alla pazzia.
Kubrick utilizza il personaggio di Jack Torrance per esplorare temi come il deterioramento mentale, la violenza domestica e l'impatto dell'ambiente e del passato sull'individuo. L'interpretazione di Jack Nicholson, carica di intensità e minaccia, contribuisce significativamente all'atmosfera tesa e terrificante del film. La regia di Kubrick, con il suo uso innovativo della Steadicam per le sequenze nei corridoi dell'hotel e l'attenzione meticolosa ai dettagli visivi, amplifica il senso di terrore e alienazione.
ANALISI MONOLOGO
Il monologo di Jack Torrance in "Shining" è un brillante esempio di come Stanley Kubrick manipola il linguaggio e la tensione per amplificare la discesa nella follia del personaggio. Nel contesto del film, questo monologo si verifica durante uno degli scontri più intensi tra Jack e sua moglie Wendy, mentre la loro situazione nell'Overlook Hotel diventa sempre più pericolosa e instabile. In questo discorso, Jack mescola preoccupazioni apparentemente legittime per la salute del loro figlio Danny con attacchi personali e minacce violente contro Wendy. La sua richiesta ipocrita di discutere della salute di Danny serve da pretesto per sfogare la sua frustrazione e rabbia crescenti. La conversazione è segnata da un crescente senso di minaccia; Jack inizia con toni relativamente calmi, sebbene sarcastici, e rapidamente si trasforma in aggressività aperta e minacce di violenza fisica.
Il monologo rivela diversi temi chiave del film:
Disintegrazione della personalità: Jack, già instabile e influenzato dalle forze maligne dell'hotel, mostra segni di una personalità frammentata. Il suo discorso oscilla tra preoccupazioni genuine e impulsi violenti, evidenziando la sua perdita di controllo.
Isolamento e responsabilità: Jack fa riferimento alle sue responsabilità come custode dell'hotel, suggerendo come l'isolamento e il peso delle aspettative stiano erodendo la sua stabilità mentale. Parla del suo contratto come di un fardello insopportabile, evidenziando come la pressione possa contribuire alla sua discesa nella follia.
Manipolazione e controllo: Il modo in cui Jack manipola la conversazione, passando da domande apparentemente premurose a minacce dirette, riflette la sua necessità di controllare la situazione, nonostante stia perdendo il controllo su se stesso.
Minaccia di violenza: L'escalation della violenza verbale culmina con minacce fisiche dirette, simboleggiate dall'iconica battuta "Soltanto quella testa te la spacco in due!". Questo momento è sia un culmine della tensione narrativa che un punto di svolta, segnando il punto di non ritorno per il personaggio di Jack.
Il monologo è un punto di forza del film, mostrando non solo l'abilità di Kubrick nella costruzione di tensione ma anche la performance intensa e disturbante di Jack Nicholson. Serve a spingere avanti la trama, intensificando la paura e il senso di pericolo imminente, mentre il pubblico assiste impotente all'inevitabile tragedia che si svolge.
Il monologo di Jack Torrance in "Shining" è un fulcro narrativo che espone le profondità del terrore psicologico che Kubrick intende esplorare nel film. Attraverso le parole di Jack, il regista ci mostra come la paura e la paranoia possano distorcere la realtà, trasformando un padre e marito in un minaccioso estraneo.
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