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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Albus Silente davanti allo Specchio delle Brame in "Harry Potter e la Pietra Filosofale" rappresenta uno dei momenti più profondi e significativi dell'intera saga. Silente affronta temi universali come il desiderio, l'accettazione e la necessità di vivere nel presente, delineando il suo ruolo di guida morale e intellettuale per il giovane protagonista.
MINUTAGGIO: 1:34:42-1:36:50
RUOLO: Albus Silente
ATTORE: Richard Harris
DOVE: Netflix
INGLESE
Back again, Harry? I see that you, like so many before you have discovered the delights of the Mirror of Erised. I trust by now you realize what it does. Let me give you a clue. The happiest man on earth would look into the mirror and see only himself, exactly as he is. It shows us nothing more or less than the deepest most desperate desires of our hearts. Now you, Harry, who have never known your family, you see them standing beside you. But remember this, Harry. This mirror gives us neither knowledge or truth. Men have wasted away in front of it. Even gone mad. That is why tomorrow it will be moved to a new home. And I must ask you not to go looking for it again. It does not do to dwell on dreams, Harry, and forget to live.
ITALIANO
Di nuovo qui, Harry? Vedo che tu, come molti altri prima di te, hai scoperto le dolcezze dello specchio delle brame. Suppongo che ormai tu abbia capito cosa fa. Voglio darti un indizio. L’uomo più felice della terra guarderebbe nello specchio e vedrebbe solo se stesso, esattamente come è. Ci mostra solo e soltanto i più profondi e tormentati desideri del nostro cuore. Ora tu, Harry, che non hai mai conosciuto i tuoi genitori, li vedi lì, accanto a te. Ma ricordati questo, Harry. Questo specchio non ci dà né la conoscenza, né la verità. Molti si sono smarriti davanti a lui, hanno perso il senno, ed è per questo che domani sarà trasferito in una nuova dimora, e io devo chiederti di non provare a cercarlo nuovamente. Non serve a niente rifugiarsi nei sogni, Harry, e dimenticarsi di vivere.
"Harry Potter e la Pietra Filosofale" è il primo capitolo della celebre saga cinematografica ispirata ai romanzi di J.K. Rowling. Diretto da Chris Columbus e uscito nel 2001, il film introduce lo spettatore al magico mondo di Hogwarts e al viaggio del protagonista, Harry Potter, nell'accettare la sua identità di mago. Harry Potter, un ragazzo di 11 anni cresciuto dagli zii Dursley che lo trattano con disprezzo, scopre di essere un mago nel giorno del suo compleanno. L'incontro con il gigantesco e gentile Rubeus Hagrid segna una svolta nella sua vita: Hagrid gli consegna una lettera che lo invita a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Giunto a Hogwarts, Harry fa subito amicizia con Ron Weasley, un ragazzo dal cuore grande ma proveniente da una famiglia modesta, e Hermione Granger, brillante e determinata. Insieme, formano un trio che sarà centrale per tutta la saga. Al contempo, Harry scopre di essere famoso nel mondo magico per aver sconfitto da neonato Lord Voldemort, il mago oscuro più potente di tutti i tempi, sopravvivendo inspiegabilmente alla maledizione mortale.
La trama si concentra sul primo anno scolastico di Harry, tra lezioni di magia, partite di Quidditch (uno sport magico) e la scoperta di un mistero legato alla Pietra Filosofale, un oggetto leggendario in grado di garantire l'immortalità e trasformare qualunque materiale in oro. La pietra è custodita a Hogwarts, e Harry, Ron e Hermione si rendono conto che qualcuno sta cercando di rubarla. Attraverso una serie di indizi e prove, i tre amici scoprono che il ladro potrebbe essere il professor Severus Piton (almeno, è ciò che pensano inizialmente). Tuttavia, il film gioca con le percezioni del pubblico, portando alla rivelazione che il vero responsabile è il professor Raptor, posseduto da una forma residuale di Voldemort. Nel confronto finale, Harry riesce a impedire che Voldemort si impossessi della pietra, grazie alla protezione lasciatagli dai sacrifici di sua madre, Lily. Il film si chiude con l’assegnazione della Coppa delle Case, un riconoscimento al valore e alla lealtà dimostrati da Harry e i suoi amici.
Chris Columbus dà vita a un mondo magico visivamente accattivante e familiare. La colonna sonora di John Williams, con il celebre tema "Hedwig’s Theme", è una componente fondamentale che arricchisce l’atmosfera incantata. La recitazione di giovani attori come Daniel Radcliffe, Rupert Grint, e Emma Watson si integra alla perfezione con le interpretazioni dei veterani come Richard Harris (Silente) e Alan Rickman (Piton), rendendo credibile e avvincente la narrazione.
Questo monologo di Albus Silente, tratto da "Harry Potter e la Pietra Filosofale", è uno dei momenti più emblematici del film e del romanzo. Non solo racchiude il cuore del personaggio di Silente, ma introduce un tema centrale nell'opera: il conflitto tra desiderio e realtà. La scena si svolge davanti allo Specchio delle Brame, un oggetto magico che mostra a chi vi si riflette i desideri più profondi del cuore. Harry, orfano, vi vede i suoi genitori, James e Lily, che non ha mai conosciuto. Silente lo raggiunge in questo momento intimo e offre non solo una spiegazione sul funzionamento dello specchio, ma anche un insegnamento che va ben oltre la magia.
"L’uomo più felice della terra guarderebbe nello specchio e vedrebbe solo se stesso, esattamente come è." Questa frase introduce un ideale di serenità e accettazione. L'uomo veramente felice non sente il bisogno di desiderare altro, perché è appagato da ciò che è e da ciò che ha. È una verità universale che il desiderio inappagato è spesso fonte di sofferenza, e questo specchio diventa una metafora per quel senso di incompletezza che molti provano. "Ci mostra solo e soltanto i più profondi e tormentati desideri del nostro cuore." Silente sottolinea come il desiderio sia legato tanto alla profondità dell’anima quanto alla sua vulnerabilità. Il verbo "tormentati" è fondamentale: il monologo non idealizza il desiderio, ma lo presenta come una forza ambivalente, capace di rivelare la nostra umanità, ma anche di consumarci.
"Questo specchio non ci dà né la conoscenza, né la verità." Qui emerge la visione pragmatica di Silente. Sebbene lo specchio sembri un dono prezioso, in realtà è una trappola. Non fornisce strumenti utili per affrontare la realtà, ma induce a rifugiarsi in un mondo illusorio, staccato dal presente. È una critica implicita alla fuga dalla realtà, un richiamo alla necessità di vivere pienamente il momento presente. "Non serve a niente rifugiarsi nei sogni, Harry, e dimenticarsi di vivere." Questa è la frase chiave del monologo, un messaggio diretto e universale. Silente non condanna i sogni in sé, ma il loro uso come mezzo per fuggire dalle difficoltà della vita reale. Il concetto si allinea perfettamente al percorso di crescita di Harry, che dovrà imparare a confrontarsi con le sue perdite e con il peso del suo destino, senza lasciarsi sopraffare dalla nostalgia o dal desiderio di un passato impossibile da recuperare. Il monologo incarna il ruolo di Silente come guida spirituale e morale di Harry.
A differenza di altri personaggi adulti nel film, che forniscono aiuto pratico o protezione, Silente offre saggezza. Non risolve i problemi di Harry, ma lo stimola a riflettere, affidandogli una lezione che diventa fondamentale per il suo percorso di maturazione. Il monologo si collega a un tema più ampio che attraversa l'intera saga: il desiderio come forza motrice, ma anche come potenziale rovina. Harry desidera ardentemente i suoi genitori, ma deve imparare a convivere con la loro assenza. Voldemort, d'altro canto, desidera il potere e l'immortalità, e questo lo porta a distruggere sé stesso e gli altri. Lo Specchio delle Brame, e le parole di Silente su di esso, diventano quindi una metafora potente: ciò che desideriamo non è sempre ciò di cui abbiamo bisogno, e il vero coraggio risiede nel confrontarsi con la realtà, anziché perderci nei sogni.
Il monologo di Silente sullo Specchio delle Brame è un invito a guardare oltre le illusioni dei nostri desideri più profondi e ad affrontare con coraggio la realtà. Con il suo tono pacato e filosofico, Silente non solo dona a Harry un momento di riflessione cruciale per la sua crescita, ma offre al pubblico un messaggio universale: i sogni sono importanti, ma non devono mai sostituire il vivere pienamente.
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