Monologo - Susan Sarandon in \"The Meddler\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Questo monologo di Susan Sarandon in The Meddler è un perfetto esempio del tono del film: un misto di leggerezza, nostalgia e un pizzico di vulnerabilità. Marnie, il personaggio interpretato dalla Sarandon, sta lasciando un messaggio vocale a sua figlia Lori. La scena sembra, a prima vista, un flusso di coscienza apparentemente banale e casuale, ma nasconde un sottotesto emotivo molto più profondo. Attraverso piccoli dettagli, emerge il ritratto di una donna che, pur cercando di sembrare positiva e piena di vita, sta chiaramente affrontando un dolore personale e la solitudine.

Come a Disneyland

MINUTAGGIO: 1:15-3:15

RUOLO: Marnie Minervini
ATTRICE:
Susan Sarandon
DOVE:
Netflix



INGLESE


Anyway... Today I went across the street to the apple store, and I got one of the new iPhones with the 64-gigabytes, 'cause I wasn't sure if I should get the 16s or the 64s, but the 64s look good, so there you go. The genius bartender showed me how to make things bigger, but I already forgot. God, my eyesight is so shot. But I got on Google before, and I looked up my apartment, and it said they'd filmed the hills there for two seasons. Isn't that neat? And they used to do the extra program at the grove every day with Mario Lopez. He seems nice. And who wouldn't love an outdoor mall? I can't believe it, me in Los Angeles. If only daddy could see me now. Today they played "come fly with me," and I almost started crying, thinking about him. But I didn't 'cause, basically, I feel great. It's like living on main street in Disneyland. Every day is sunny, and I wake up and I think, "thank you, Joey, for making it possible." I swear, if I get hit by that trolley, I'll die happy. Just wait till you see my apartment. I have a balcony that's far enough away from other people's balconies, so nobody could jump down from the roof or whatever. And I have a parking spot next to the elevator, so I can just run right in there. And I got everything shipped out from Jersey, all my artwork, the doll I had made of you, and, of course, the pictures of me and daddy in his red car. God, we had the best times in that thing. Anyway, call me back. Love you.



ITALIANO


Comunque, oggi sono andata davanti all’Apple store, e ho preso uno di quei nuovi Iphone da 64 gigabyte, perché non ero sicura se prendere quello da 16 o da 64, ma quello da 64 non è male, quindi ho preso quello. Un genius, così mi dice, mi ha insegnato a ingrandire le cose, ma non mi ricordo come si fa. Ah, non ci vedo quasi più. Ma prima sono andata su Google e ho cercato il mio appartamento: dice che ci hanno girato The hills, per due stagioni, non è forte? E Al Grove girava tutti i giorni quel programma con Mario Lopez, è un posto carino. A chi non piace un centro commerciale all’aperto. Non riesco ancora a crederci. Io a Los Angeles. Se tuo padre mi vedesse adesso. Oggi ho messo: Come fly with me. E ho quasi cominciato a piangere mentre pensavo a lui, ma non l’ho fatto, perché in fondo sto alla grande. E’ come vivere sulla Main street a Disneyland. C’è il sole tutti i giorni, mi sveglio, grazie Joy, per averlo reso possibile. E’ si, se finirò sotto un tram, morirò felice, ma aspetta di vedere il mio appartamento. Ho un balcone che è abbastanza lontano da quello di chiunque altro, così nessuno può saltarci dentro, e ho un meraviglioso parcheggio davanti all’ascensore. Così correndo ci arrivo subito. Mi sono fatta spedire tutto dal New Jersey. Tutte le mie opere d’arte, la bambola che ti somiglia che ho fatto fare, e ovviamente le foto di me e papà nella sua macchina rossa. Che bei momenti abbiamo passato lì dentro. Comunque richiamami, ti voglio bene.

The Meddler

The Meddler è una commedia drammatica del 2015 scritta e diretta da Lorene Scafaria, con protagonista Susan Sarandon nel ruolo di Marnie Minervini, una madre vedova che cerca di ricostruire la propria vita dopo la morte del marito, ma finisce per diventare un po’ troppo invadente nella vita della figlia. La storia ruota intorno al rapporto tra Marnie e sua figlia, Lori (interpretata da Rose Byrne), una sceneggiatrice che vive a Los Angeles. Dopo la morte del marito, Marnie si trasferisce dalla East Coast a L.A. per stare più vicina a Lori, ma finisce per essere… come suggerisce il titolo, una "ficcanaso". Marnie ha buone intenzioni: vuole aiutare Lori a superare una recente rottura sentimentale e offrirle supporto in ogni modo possibile. Ma il suo entusiasmo materno si trasforma presto in un’intrusione eccessiva, con Marnie che non riesce a capire quando è il momento di tirarsi indietro.


Mentre Lori cerca di mantenere la propria indipendenza e stabilire dei confini, Marnie si ritrova a fare amicizia con una serie di nuovi personaggi. Tra questi, c’è Zipper (interpretato da J.K. Simmons), un ex poliziotto in pensione che inizia a mostrare un interesse romantico per lei. Parallelamente, Marnie si immerge in diverse attività, dal finanziare il matrimonio di una giovane commessa conosciuta per caso al volontariato in ospedale, fino ad aiutare Lori indirettamente con la sua carriera e vita amorosa.


The Meddler è un film che mescola umorismo e malinconia, trovando il cuore della narrazione nella relazione madre-figlia. Marnie non è presentata come una figura fastidiosa in senso negativo, ma come una donna che non sa come canalizzare la propria energia emotiva dopo la perdita di un matrimonio durato decenni. Susan Sarandon offre una performance piena di sfumature, rendendo il personaggio divertente e commovente al tempo stesso.

Analisi Monologo

La struttura del monologo è volutamente disordinata e frammentaria, proprio come lo stato d’animo di Marnie. Parla di argomenti che sembrano scollegati: un nuovo iPhone, un Apple Store, un centro commerciale all’aperto, il suo appartamento, e persino la bambola che somiglia alla figlia. Ma in realtà, questo flusso di parole è il modo di Marnie per colmare il vuoto lasciato dal marito defunto e dalla distanza emotiva di Lori. Ogni dettaglio che racconta è un tassello che compone il suo tentativo di ridefinire la propria identità dopo la perdita e l'inizio della sua nuova vita a Los Angeles. Un elemento cruciale del monologo è il tono oscillante di Marnie, che passa da un entusiasmo quasi forzato ("Sto alla grande", "C’è il sole tutti i giorni!") a momenti più malinconici e intimi, come quando ricorda il marito ascoltando "Come Fly With Me". Qui, la canzone diventa una sorta di memento del passato, un richiamo a un tempo in cui Marnie si sentiva completa e felice. Il fatto che scelga di trattenere le lacrime e di non cedere alla tristezza, affermando che "in fondo sto alla grande", è significativo: sta cercando di convincere se stessa, oltre che sua figlia.


Un altro dettaglio interessante è la descrizione del suo nuovo appartamento, in cui parla con orgoglio del parcheggio e del balcone, ma anche del fatto che nessuno può saltarci dentro. Questo suggerisce una leggera paranoia, una sensazione di insicurezza che contrasta con l’apparente ottimismo del resto del discorso. Allo stesso tempo, il balcone diventa un simbolo di solitudine: è uno spazio isolato, lontano dagli altri, proprio come si sente lei nella sua nuova vita.


La conclusione del messaggio, con il riferimento alle foto della macchina rossa e ai "bei momenti" passati con il marito, è dolceamara. È chiaro che Marnie sta ancora vivendo nel passato, aggrappandosi ai ricordi per trovare conforto, ma cerca comunque di proiettare una positività artificiale per il bene di Lori. La frase "richiamami, ti voglio bene" è semplice ma potente, rivelando il desiderio di Marnie di essere ancora una presenza importante nella vita di sua figlia, nonostante l'evidente distanza tra loro.

Conclusione

Questo monologo, apparentemente leggero e quasi comico, è in realtà un ritratto stratificato di una donna in transizione. Marnie cerca di affrontare la sua nuova vita con entusiasmo, ma ogni parola tradisce il suo bisogno di connessione e la difficoltà di andare avanti dopo il lutto. Susan Sarandon interpreta questo momento con una naturalezza disarmante: il suo tono di voce e la scelta dei dettagli rendono il monologo profondamente umano.

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