Monologo - \"Time Cut\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Lucy in Time Cut è una ragazza che, nonostante la giovane età, porta il peso di una tragedia familiare che ha definito le sue scelte, i suoi sogni e persino il suo rapporto con il tempo e il cosmo. Questo monologo è una finestra aperta sulla sua anima, e ogni battuta, ogni pausa, rivela quanto profondamente l’ombra della sorella abbia influenzato la sua esistenza.

BUCO NERO

MINUTAGGIO: 6:03-7:19

RUOLO: Lucy

ATTRICE: Madison Bailey

DOVE: Netflix


INGLESE


Coming Soon :)


ITALIANO



Che succede quando muore una stella luminosa? Nasce un Buco Nero. Quando qualcosa di brillante scompare, lasciando delle oscillazioni nello spazio e nel tempo... tutto questo somiglia molto alla mia vita. Ho fatto domanda per il programma di internato alla NASA per il 2024 perché a volte mi sembra che la mia vita sia come un buco Nero. Il 16 aprile 2003, il Mostro di Sweetly diede inizio a una serie di omicidi durata tre giorni. Uccise 4 adolescenti, tra cui mia sorella. Anche se sono passati più di vent'anni, la tragedia grava ancora sul paese. E ogni anno l'anniversario delle loro morti mi ricorda che un singolo istante è in grado di cambiare ogni cosa. Il passato oscura il mio futuro, e non so a quale dei due appartengo. Voglio cercare di comprendere le parti più oscure dell'universo, e di capire qual è il mio posto.

TIME CUT

La trama di Time Cut si sviluppa partendo da un concetto che mescola thriller, sci-fi e un’eco emotiva che affonda nella sfera familiare. Lucy Fields, adolescente dei giorni nostri, scopre casualmente una macchina del tempo, ma il suo è un viaggio che si trasforma subito in una missione personale e rischiosa. Nel momento in cui si ritrova catapultata nel 2003, non è solo in un'epoca diversa, ma è entrata nella vita di sua sorella maggiore, morta tragicamente per mano di un serial killer che la polizia non è mai riuscita a catturare.


Lucy è dilaniata dall’idea di poter finalmente salvare sua sorella, una figura che, pur non avendola mai conosciuta, ha sempre rappresentato una ferita aperta nella sua famiglia. La protagonista si trova così costretta a vivere nell’incertezza del paradosso temporale: salvare la sorella potrebbe alterare la propria esistenza e le dinamiche di vita delle persone che ama, inclusa sua madre, la cui vita è stata inevitabilmente segnata dalla perdita.

Mentre tenta di risolvere il mistero del killer, Lucy è costretta a muoversi nel passato cercando di non destare sospetti, imparando le abitudini della sorella e ricostruendo i suoi ultimi giorni di vita. Questa immersione nel passato e nel dolore familiare spinge Lucy a riflettere su quanto si può davvero conoscere chi amiamo e su come una perdita possa plasmare la vita e il carattere di chi resta.


Il killer, una figura enigmatica e sfuggente, rappresenta per Lucy non solo un pericolo concreto ma anche un simbolo dell’imprevedibilità della vita e del passato stesso, che non può essere mai realmente compreso o manipolato senza conseguenze. La tensione cresce mano a mano che Lucy si avvicina alla verità, sapendo che ogni passo falso potrebbe vanificare la sua stessa esistenza o, peggio, riportarla a un futuro devastato dai cambiamenti.

Time Cut gioca quindi sull’equilibrio tra desiderio di giustizia e il rischio del “butterfly effect”, mentre Lucy tenta di risolvere l’enigma della morte di sua sorella, in un crescendo che alterna suspense e dilemmi morali. Il film, oltre a offrire colpi di scena e tensione narrativa, si propone anche come una riflessione su quanto la perdita e il dolore possano condizionare le persone nel profondo, modellando non solo i ricordi ma anche l’identità di chi sopravvive.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo di Lucy ci mostra quanto profondamente la perdita della sorella abbia modellato la sua identità e le sue aspirazioni. Il monologo mette in parallelo due concetti apparentemente distanti — la morte di una stella e la perdita personale — per suggerire come eventi tragici possano trasformare radicalmente la vita e la percezione di sé.


"Che succede quando muore una stella luminosa? Nasce un Buco Nero." Lucy introduce il monologo con questa frase, stabilendo un’immagine potente e universale: una stella luminosa che muore, diventando qualcosa di oscuro e incolmabile. È una metafora perfetta per descrivere il suo dolore. Lucy sente che la sorella, una presenza assente ma vivida, abbia lasciato un vuoto cosmico nella sua esistenza, come un buco nero che assorbe ogni luce.


"Ho fatto domanda per il programma di internato alla NASA..." Questa frase rivela quanto la tragedia familiare sia legata ai suoi obiettivi personali. Lucy non vuole solo fuggire dalla sua realtà; vuole trovare delle risposte nell’immensità dell’universo, forse nella speranza di comprendere le “parti più oscure” del cosmo e, di riflesso, del suo stesso dolore.


"Il 16 aprile 2003, il Mostro di Sweetly diede inizio a una serie di omicidi durata tre giorni..." Qui il monologo si sposta su un piano più crudo e reale, richiamando la brutalità degli omicidi e ricordando l’impatto di quell’evento specifico sulla vita di Lucy. È come se lei stessa fosse rimasta intrappolata in quei “tre giorni”, in un loop temporale emotivo dal quale non riesce a uscire, nonostante gli anni trascorsi. Questi dettagli fanno capire come la sua vita sia stata definita da un trauma che le impedisce di muoversi liberamente nel presente.


"Il passato oscura il mio futuro, e non so a quale dei due appartengo." Questo passaggio è un punto cruciale, perché esprime la confusione di Lucy nel vivere in una costante tensione tra passato e futuro. Il dolore della perdita sembra averle tolto una chiara direzione e, viaggiando nel tempo per scoprire la verità sulla sorella, sta cercando anche di chiarire il suo stesso ruolo nel mondo. Lucy si sente come se appartenesse a un limbo, tra il dovere verso la memoria di sua sorella e il desiderio di avere una vita “normale” e libera dal dolore.


"Voglio cercare di comprendere le parti più oscure dell'universo, e di capire qual è il mio posto." La chiusura del monologo collega il personale al cosmico. Lucy è alla ricerca di risposte esistenziali, desiderando capire se la sua vita possa essere qualcosa di più che un “buco nero” segnato dalla tragedia. L’oscurità è quella dei suoi stessi sentimenti, e forse viaggiando nel tempo e affrontando l’origine di quel dolore può finalmente trovare il proprio posto, liberandosi da quel peso.

SUGGERIMENTI PER L'INTERPRETAZIONE

Interpretare questo monologo richiede una forte connessione emotiva e una comprensione profonda del conflitto interno di Lucy.


1. Concentrati su una vulnerabilità profonda


Lucy è un personaggio segnato dalla perdita e dalla nostalgia per qualcosa che non ha mai vissuto davvero: il legame con la sorella. Durante le battute iniziali, dove parla di stelle luminose e buchi neri, lascia emergere la sua malinconia. Non c'è bisogno di esagerare il dolore: basta uno sguardo perso o una pausa di troppo tra le frasi per suggerire il peso del trauma.


2. Usa il tono come specchio della sua crescita interiore


Quando Lucy passa a parlare degli omicidi, come quello di sua sorella, il tono può abbassarsi, quasi sussurrato. È un dolore che non ha mai raccontato completamente a nessuno, un segreto che conserva dentro di sé. Questo passaggio dal tono quasi sognante del cosmo a quello più crudo dell’omicidio accentua il contrasto tra la sua innocenza perduta e il trauma che l’ha segnata. Sussurra alcune parole, come “il 16 aprile 2024,” per sottolineare l’impatto di quella data sulla sua vita.


3. Gioca con la pausa e il respiro


Lascia che alcune frasi si spezzino con delle pause naturali, come se il pensiero fosse troppo doloroso da esprimere tutto d’un fiato. Ad esempio, puoi rallentare prima di dire “Nasce un Buco Nero,” o dopo “dura ancora su mia sorella,” per far percepire il peso di quelle parole. Il respiro, spezzato o trattenuto, comunica al pubblico la difficoltà di ricordare o di accettare il passato.


4. Scegli con cura i momenti di intensità visiva


Scegli quando fissare un punto nel vuoto o abbassare lo sguardo. Ad esempio, mentre parla dell’anniversario della morte, Lucy potrebbe fissare il pavimento, come se stesse rivivendo quei giorni bui. Al contrario, quando parla della NASA e del desiderio di trovare il proprio posto nell’universo, puoi alzare lo sguardo, mostrando un misto di speranza e incertezza.


5. Interpreta l’attrazione per il cosmo come una ricerca di senso


Lucy si rifugia nell’idea di esplorare l’universo come un modo per sfuggire all’attrazione del dolore. Usa la tua voce per suggerire il suo desiderio di scoperta, ma allo stesso tempo il bisogno di dare un senso a quel dolore, come se cercasse risposte in qualcosa di infinitamente più grande di lei. Potresti usare un tono quasi riverente quando nomina la NASA e il suo interesse per il cosmo.


6. Lascia trasparire il conflitto tra passato e futuro


Nel momento in cui dice il passato oscura il mio futuro, e non so a quale dei due appartengo, mostra una titubanza. Questo è un punto di svolta, e Lucy è letteralmente bloccata in quel confine sottile. Guarda a destra e a sinistra, come se stesse scegliendo fisicamente tra passato e futuro, oppure mantieni lo sguardo fermo in avanti, suggerendo il suo timore di muoversi in qualsiasi direzione.


7. Rendi il finale un crescendo di determinazione e dubbio


Concludi il monologo con una nota più intensa: Lucy sente che deve capire il suo posto, ma non sa esattamente come farlo. Potresti enfatizzare la parola oscure quando dice “le parti più oscure dell’universo,” come se si riferisse a qualcosa che la spaventa ma allo stesso tempo la affascina. Concludi con uno sguardo deciso ma leggermente malinconico, per dare l’idea che, nonostante la sua volontà, è ancora una ragazza in cerca di risposte.


8. Incorpora gesti piccoli ma significativi


Un piccolo movimento delle mani, come stringere un oggetto o giocare nervosamente con le dita, può trasmettere molto. Questo potrebbe rappresentare il suo bisogno di controllo o il tentativo di ancorarsi al presente mentre affronta il passato. Se vuoi dare un tocco più profondo, immagina che stia toccando un ciondolo, magari un oggetto appartenuto alla sorella, per ricordare visivamente al pubblico il legame indissolubile tra loro.

CONCLUSIONE

Nel dare voce a Lucy, è fondamentale cogliere il suo equilibrio instabile tra dolore e speranza, tra desiderio di riscatto e paura di perdere se stessa. Attraverso piccole sfumature e momenti di silenzio, l’interprete può rivelare quanto la ricerca del proprio posto nell’universo sia, per Lucy, anche un tentativo di trovare pace con il proprio passato. Interpretarla significa rendere tangibile la lotta di una giovane donna intrappolata tra la luce di una sorella mai conosciuta e il buio di un dolore incolmabile.

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