Monologo - Tommaso e la Scrittura in Mine Vaganti

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Nel film "Mine Vaganti" di Ferzan Ozpetek, i temi dell'identità, dell'accettazione e del conflitto tra le aspettative familiari e i desideri personali vengono esplorati attraverso la vita dei membri della famiglia Cantone. In particolare, il personaggio di Tommaso, emerge come un fulcro emotivo, il cui percorso di auto-scoperta e espressione di sé offre una finestra sugli sforzi di un individuo per bilanciare le responsabilità familiari con le proprie aspirazioni personali.

LA CONFESSIONE DI TOMMASO


MINUTAGGIO: 1:27:12-1:28:57

RUOLO: Tommaso

ATTORE: Riccardo Scamarcio

DOVE: Netflix


ITALIANO


Io ci ho provato... vado in fabbrica tutte le mattine, lavoro, tocco la pasta come dice la nonna, vedo le scatole che partono per tutto il mondo... ma non mi importa. Non sento niente. Di notte, mentre voi dormite, qua dentro sapete che faccio? Scrivo. Le cose che vedo, quelle che penso, quelle che voglio dire, diventano vere. Riesco a dire quello che sento. Come io, nella vita, a voce non riesco a fare. Sì, perchè io non so parlare. Anche con voi, per esempio, quando mi fate una domanda, mi viene voglia di dirvi "aspettate un attimo, adesso vado di là, la scrivo, e ve la faccio leggere, così magari mi capite... riesco a spiegarmi meglio. Questo voglio fare nella mia vita, voglio scrivere. Qualche giorno fa, a Roma, mi è arrivata una lettera, dice che non pubblicheranno il romanzo che ho scritto. Non gli è piace. Ma a me non importa. Ne scriverò un altro e un altro ancora, e se non me ne pubblicano, vuol dire che continuerò a scrivere per me. Ecco, ve l'ho detto. Questo è.

MINE VAGANTI


"Mine Vaganti", diretto da Ferzan Ozpetek nel 2010, è un film italiano che intreccia temi di identità sessuale, segreti familiari e tradizioni culturali. La trama si concentra sulla famiglia Cantone, proprietari di una fabbrica di pasta nel Sud Italia. Il protagonista, Tommaso, Riccardo Scamarcio, è un giovane che vive a Roma e sta studiando per diventare scrittore. Durante una riunione di famiglia, Tommaso pianifica di rivelare la sua omosessualità, sperando di sfuggire alle aspettative familiari di prendere in carico l'azienda di famiglia.


I piani di Tommaso vengono sconvolti quando suo fratello maggiore, Antonio, fa una confessione simile prima di lui, scatenando una serie di eventi tumultuosi che mettono alla prova i legami familiari e rivelano segreti a lungo celati. Il film esplora le dinamiche della famiglia Cantone con sensibilità e umorismo, toccando argomenti come l'accettazione, il conflitto generazionale e l'amore incondizionato.


ANALISI DEL MONOLOGO


Il monologo di Tommaso in "Mine Vaganti" di Ozpetek rivela molto sulla sua lotta interiore e sulla ricerca di autenticità in un contesto familiare che impone aspettative rigide. Attraverso queste parole, Tommaso esprime un profondo senso di alienazione dalla vita che la sua famiglia desidera per lui, simboleggiata dalla fabbrica di pasta. Il lavoro quotidiano e la routine non gli danno alcuna soddisfazione emotiva o personale; al contrario, lo rendono consapevole della distanza tra la vita che sta vivendo e quella che desidera vivere.


Tommaso si identifica principalmente come scrittore, una vocazione che gli permette di esprimere veramente se stesso, al contrario della comunicazione orale, che trova limitante. Il fatto che preferisca scrivere le sue risposte piuttosto che parlarle evidenzia una barriera comunicativa con gli altri, specialmente con la sua famiglia, ma anche una maggiore fiducia nel linguaggio scritto come mezzo per una vera espressione di sé.


Il rifiuto del suo romanzo da parte di un editore a Roma rappresenta un altro ostacolo, ma anche un momento di determinazione per Tommaso. La sua risposta al rifiuto non è la disperazione, ma piuttosto una rinnovata risoluzione di continuare a scrivere, segnalando la scrittura come una necessità esistenziale piuttosto che una mera aspirazione professionale. Questo suggerisce che la scrittura per Tommaso è più di una carriera; è un mezzo essenziale per la sua autorealizzazione e benessere emotivo.

Conclusioni


Attraverso il monologo di Tommaso, "Mine Vaganti" di Ozpetek tocca corde profonde relative alla ricerca di autenticità in un mondo che spesso valorizza la conformità. La determinazione di Tommaso di continuare a scrivere, nonostante il rifiuto, simboleggia una vittoria dell'identità personale sulle aspettative imposte, un tema universale che risuona ben oltre il contesto specifico del film.

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