Monologo - Will e il Mostro in Stranger Things

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

"Stranger Things" è una serie televisiva statunitense di genere drammatico, horror e fantascienza creata dai Duffer Brothers e distribuita da Netflix. La serie ha debuttato il 15 luglio 2016 ed è diventata rapidamente uno dei maggiori successi della piattaforma streaming, con un forte seguito internazionale. Uno dei punto focali di questa narrazione è il conflitto dei protagonisti tra un piano oscuro e uno razionale, che emerge in maniera prorompente come nel caso del monologo di Will.

ISTINTO

STAGIONE 2 EP 6

MINUTAGGIO: 21:01-22:14

RUOLO: Will

ATTORE: Noah Schnapp

DOVE: Netflix


INGLESE


It’s like… like I feel what the shadow monster’s feeling. See what he’s seeing. Some of him is there, but some of him is here, too. In this house and… in me. It’s like… it’s like he’s reaching into Hawkins more and more. And the more he spreads, the more connected to him I feel. At first I just felt it in the back of my head. I didn’t even really know it was there. It’s like when you have a

dream and you can’t remember it unless you think really hard. It was like that. But now it’s like… now I remember. I remember all the time.



ITALIANO


E’ come se sentissi quello che sente il mostro ombra. Se vedessi quello che vede lui. Una parte di lui era la, ma una parte di lui è anche qui. In questa casa e… dentro di me. È come se si allargasse dentro a Hawkins, sempre di più. E più si espande e più mi sento collegato a lui. Le prime volte lo sentivo latente nella testa. Neanche sapevo che fosse li. È come quando hai fatto un sogno e non riesci a ricordarlo se non ci pensi intensamente. Era così. Ma ora è come… ora me lo ricordo. Me lo ricordo continuamente.

STRANGER THINGS

La serie è ambientata negli anni '80 nella fittizia cittadina di Hawkins, nell'Indiana. La trama si sviluppa attorno alla scomparsa di un ragazzo di nome Will Byers. Mentre la sua famiglia e gli amici cercano disperatamente di trovarlo, si imbattono in misteri legati a esperimenti governativi segreti, forze soprannaturali e una ragazza molto particolare con abilità psicocinetiche, chiamata Undici (Eleven in inglese). Questi eventi sono collegati a un'altra dimensione chiamata "Sottosopra" (The Upside Down). La serie è un omaggio alla cultura pop degli anni '80, con numerosi riferimenti a film, musica, giochi e libri dell'epoca.


"Stranger Things" mescola elementi di fantascienza e horror con una forte narrativa emotiva e personale. Il "Sottosopra" e le creature che lo abitano, come il Demogorgone, sono centrali nella creazione della tensione e del mistero. La serie dedica ampio spazio allo sviluppo dei suoi personaggi, in particolare i giovani protagonisti Mike, Dustin, Lucas, Will, e Undici. La loro amicizia e le loro interazioni offrono momenti di leggerezza e umanità.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Will Byers nella seconda stagione di "Stranger Things" è uno dei momenti più intensi e rivelatori della serie. Attraverso le sue parole, possiamo approfondire non solo la psicologia del personaggio ma anche l'essenza dell'intricata relazione tra lui e il Mostro Ombra, uno degli antagonisti principali. Will descrive una connessione empatica e psichica con il Mostro Ombra, come se Will e il mostro condividessero una parte della loro essenza. Questa simbiosi è disturbante perché Will sente e vede attraverso il mostro, indicando una fusione di percezioni e identità. Il mostro non è confinato in un altro mondo; è qui, si espande dentro Hawkins e dentro Will. Questa espansione è simile a una malattia invasiva, dove il mostro estende i suoi tentacoli (sia letteralmente nel mondo fisico sia metaforicamente nella psiche di Will), l’incalzante pericolo che il mostro rappresenta per la comunità.


All'inizio, Will sente la presenza del mostro come qualcosa di latente, un'eco di un sogno che non può essere pienamente ricordato. Questo suggerisce come il trauma e le memorie repressive possano emergere lentamente nella coscienza di una persona. Col passare del tempo, la presenza del mostro diventa più chiara e persistente — non è più una traccia sfuggente ma una presenza continua e invadente. Will fa un paragone tra la presenza del mostro nella sua mente e il ricordo di un sogno. Inizialmente, è qualcosa che deve essere attivamente ricordato, ma poi diventa un ricordo continuo, una presenza che non può essere ignorata o dimenticata. Questo riflette la crescente influenza del Mostro Ombra sulla sua mente e sul suo comportamento. Will non è più padrone delle sue percezioni o emozioni; il mostro ha infranto queste barriere, prendendo parzialmente il controllo di lui. Questa perdita di autonomia è terrorizzante perché sottolinea l'inabilità di Will a separarsi dal mostro.


Trauma e Identità: Il modo in cui Will descrive la sua esperienza con il mostro rispecchia la lotta di chi vive con il trauma. C'è una battaglia interna tra dimenticare per sopravvivere e il ricordo persistente che invade la vita quotidiana. La connessione tra Will e il Mostro Ombra può essere vista come una metafora della simbiosi con il male o con una forza distruttiva. Mostra come il male (o il trauma) possa diventare una parte integrante di chi si è, influenzando percezioni, emozioni e azioni.

Conclusioni

Il monologo di Will è una finestra aperta sul suo tormento interiore e sulle dinamiche di "Stranger Things". Mette in luce come la serie usi elementi soprannaturali per esplorare temi profondamente umani come il trauma, la perdita dell'innocenza, e la lotta per mantenere la propria identità in fronte a forze oscure e oppressive. Nel contesto della serie, questo monologo arricchisce la nostra comprensione del personaggio di Will e della lotta di Hawkins contro il Sottosopra.

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