Monologo maschile - Xavier Collins in \"Paradise\"

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione al monologo

Il monologo di Xavier è un momento di svolta in “Paradise”. Fino a questo punto, lo abbiamo visto come un uomo disciplinato, riservato, qualcuno che osserva il mondo con attenzione prima di agire. Ma qui la sua voce cambia tono. Parla con una psicologa, una figura che, in teoria, dovrebbe aiutare le persone ad affrontare i traumi, ma che lui vede ora come un ingranaggio del sistema di Paradise. L’intero monologo si costruisce su una metafora inquietante: la macellazione delle mucche. Un’immagine cruda e brutale che diventa un parallelo con il destino delle persone all’interno di Paradise. Xavier sta dicendo, senza mezzi termini, che loro sono stati trattati allo stesso modo: raccolti, radunati, resi sempre più vulnerabili, e infine eliminati uno per uno.

Mucche al macello

STAGIONE 1 EPISODIO 6
MINUTAGGIO
: 12:15-14:30

RUOLO: Xavier Collins
ATTORE:
Sterling K. Brown
DOVE: Disney+



INGLESE


You know, I thought I was gonna miss real meat more. I actually don't mind this plant-based stuff. - Puts on a pretty convincing show. - Xavier. Plus, there's this thing... it has been caught in my head, Doc. It was this thing from before. Before the world ended, when we used to eat real meat. I can't stop thinking about how they used to catch the cows to butcher them. And back then, you wouldn't let your mind go there, but now... can't stop thinking about it. I can picture it, what it must've looked like... sounded like. How they corralled them, and they shrank the space smaller and smaller until the animals broke. They would line up single-file and march down a chute to their death. All that muscle, all that heft, and they just surrendered. And it makes you wonder if that's what she did to us. Led us down here, corralled us, and sent us to slaughter. Xavier, what's going on? What happened? The president is dead. Billy Pace is dead. And now, here you are. So, why don't you tell me what happened? Why did she kill them?



ITALIANO


Credevo che la carne vera mi sarebbe mancata. Non mi dispiace questa roba vegetale. Alla fine riesce a essere abbastanza convincente. Poi ho da sempre un pensiero fisso nella testa, dottoressa, appartiene al passato. A quando c’era il mondo e mangiavamo carne vera. Non riesco a smettere di pensare a quando radunassero le mucche per macellarle. All’epoca tutti preferivano non pensarci, ma ora è un chiodo fisso. Riesco a immaginare la scena tutta intera, suoni compresi: come le radunavano, e riducevano lo spazio sempre di più, finché le ossa non si spezzavano. Le mettevano tutte in fila e le facevano marciare verso la morte. Con quei muscoli, quella stazza si arrendevano e basta. E mi chiedo… lei non ha fatto lo stesso con noi? Ci ha portati qui, fatti radunare, e mandati al macello? Il Presidente è morto, Billy Peace è morto. E ora, eccoti qui. Perché non dici tu a me che è successo. Perché lei li ha uccisi?

Paradise

Paradise è una serie che prende il thriller politico e lo fonde con la fantascienza distopica, creando un racconto che esplora il potere, la manipolazione e la sopravvivenza in un mondo in cui le regole del passato non valgono più. Ideata da Dan Fogelman, autore di This Is Us, la serie ha debuttato su Disney+ e ha subito catturato l’attenzione per il suo mix di tensione, mistero e critica sociale. La storia ruota attorno a Xavier Collins (Sterling K. Brown), un agente speciale che un tempo era la guardia del corpo del Presidente degli Stati Uniti, Cal Bradford (James Marsden). Quando il Presidente viene assassinato in circostanze misteriose all’interno di una comunità d’élite, Collins si trova invischiato in un’indagine che lo porta a scoprire segreti inquietanti. Ma c’è un elemento che complica tutto: il mondo non è più quello di prima.


Una catastrofe – inizialmente poco chiara – ha sconvolto il pianeta, lasciando in piedi solo questa comunità chiusa, abitata dai più potenti esponenti del mondo politico ed economico.


A prendere il controllo dopo la morte di Bradford è una donna enigmatica conosciuta come “Sinatra”, un’oligarca senza scrupoli che governa con pugno di ferro e con una visione chiara: proteggere la sua comunità a ogni costo. Mentre Collins cerca la verità sulla morte del Presidente, inizia a rendersi conto che la vera domanda non è solo chi l’abbia ucciso, ma cosa stia accadendo fuori da quella comunità e quale sia il reale stato del mondo.

La serie utilizza una struttura che alterna passato e presente, unendo episodi autoconclusivi incentrati su singoli personaggi con una narrazione più ampia che svela, pezzo dopo pezzo, il quadro generale. I flashback sono essenziali per capire le dinamiche tra i protagonisti, ma anche il declino del mondo esterno e il ruolo che la comunità ha giocato nella crisi globale.

Come già fatto in serie come Lost, Paradise costruisce ogni episodio intorno a un personaggio o a un evento specifico, mantenendo però un filo conduttore che si dipana lungo l’intera stagione. Ci sono momenti di tensione altissima, seguiti da lunghe sequenze più riflessive che esplorano il significato del potere e delle scelte morali.


L’ambientazione trasmette il senso di isolamento e oppressione che pervade la serie. La comunità di Paradise è lussuosa, curata nei minimi dettagli, ma trasmette un’inquietudine costante: dietro l’eleganza si nasconde un mondo marcio, dominato da giochi di potere e manipolazioni. La fotografia, dai toni freddi e asettici, amplifica questa sensazione di controllo e sorveglianza costante.


Dal punto di vista tematico, la serie affronta in modo diretto la lotta tra apparenza e sostanza. Il Presidente, che in teoria è il leader della comunità, si rivela presto una figura quasi impotente, simbolo di come il potere vero sia nelle mani di chi controlla le risorse e le informazioni. Allo stesso modo, la presenza di una psicologa incaricata di rendere la transizione alla nuova realtà il meno traumatica possibile mostra come la manipolazione psicologica sia un’arma tanto potente quanto la forza bruta.


I Personaggi Chiave


Xavier Collins (Sterling K. Brown): Agente dei Servizi Segreti con un passato difficile, è il punto di vista dello spettatore all’interno della storia. La sua indagine sulla morte di Bradford lo porta a scoprire verità che mettono in discussione tutto ciò in cui credeva.

Cal Bradford (James Marsden): Presidente degli Stati Uniti, il cui omicidio è il punto di partenza della serie. Nei flashback scopriamo il suo rapporto con Collins e la sua posizione ambigua all’interno della comunità.

Sinatra: La donna che, dopo la morte di Bradford, assume il controllo della comunità. È spietata e calcolatrice, capace di qualsiasi cosa pur di mantenere il suo potere.

La Psicologa: Figura chiave nella costruzione della nuova società, il suo ruolo è quello di assicurarsi che i superstiti accettino la nuova realtà senza troppe domande. Il suo episodio dedicato è uno dei più affascinanti della stagione.


Paradise prende elementi del thriller politico e li innesta in un contesto fantascientifico che riecheggia molte paure del presente. Il riscaldamento globale, la paranoia per un possibile conflitto nucleare e la crescente influenza delle oligarchie economiche sono tutti temi che trovano spazio nella narrazione. La figura di Sinatra richiama il concetto di un’élite che si erge a salvatrice dell’umanità, ma che in realtà persegue solo il proprio interesse, un tema che ha fatto discutere molto negli Stati Uniti, soprattutto in relazione a figure come Elon Musk e Jeff Bezos.

Analisi Monologo

"Credevo che la carne vera mi sarebbe mancata. Non mi dispiace questa roba vegetale. Alla fine riesce a essere abbastanza convincente." Xavier apre con un pensiero quasi casuale. Parla del cibo, di come il sostituto della carne sia accettabile. Ma questa frase nasconde già il tema centrale del monologo: l’inganno della simulazione.


Il cibo vegetale non è carne vera, ma è abbastanza convincente. La vita in Paradise non è libertà vera, ma è abbastanza convincente.

Xavier introduce l’idea che le cose possono sembrare reali senza esserlo affatto. Ed è proprio questa illusione che lui sta per smontare.

"Poi ho da sempre un pensiero fisso nella testa, dottoressa, appartiene al passato. A quando c’era il mondo e mangiavamo carne vera." Qui il tono cambia. Xavier sta dicendo che c’è qualcosa che lo tormenta, qualcosa che non riesce a ignorare. "Non riesco a smettere di pensare a quando radunassero le mucche per macellarle. All’epoca tutti preferivano non pensarci, ma ora è un chiodo fisso." Questa è la chiave del monologo. Sta parlando della macellazione, ma sta parlando anche di loro.


La connessione è evidente:

All’epoca, la gente sceglieva di non pensare alla sofferenza delle mucche.

Ora, in Paradise, le persone scelgono di non pensare a come sono arrivati lì e cosa sta realmente accadendo.


"Riesco a immaginare la scena tutta intera, suoni compresi: come le radunavano, e riducevano lo spazio sempre di più, finché le ossa non si spezzavano." Qui il monologo diventa quasi insopportabile.


Le mucche vengono radunate.

Lo spazio si restringe.

Le ossa si spezzano.


Xavier sta dicendo che questo è esattamente ciò che è successo a loro.

"Le mettevano tutte in fila e le facevano marciare verso la morte." Questa è la frase più pesante di tutto il monologo. Non c’è ribellione. Non c’è via di fuga. C’è solo un processo prestabilito, una marcia forzata verso la fine. E poi arriva la domanda più inquietante: "E mi chiedo… lei non ha fatto lo stesso con noi?" "Ci ha portati qui, fatti radunare, e mandati al macello?"


Ora la metafora è completa. Xavier non sta più suggerendo il collegamento. Lo sta dichiarando apertamente. E poi arriva la prova concreta che non è solo un’ipotesi: "Il Presidente è morto, Billy Peace è morto. E ora, eccoti qui." Sta mettendo insieme i fatti. Sta dicendo: Le mucche erano tutte in fila per la macellazione. E anche noi. E ora siamo rimasti in pochi.”

Infine, il colpo di grazia: "Perché non dici tu a me che è successo. Perché lei li ha uccisi?" Xavier non sta chiedendo una spiegazione. Sta già dicendo la verità.


La psicologa potrebbe rispondere o restare in silenzio. Ma la sua risposta non è più necessaria.

Conclusione

Questo monologo è il momento in cui Xavier smette di essere una pedina nel gioco e diventa il giocatore. Parte con una riflessione apparentemente innocua sul cibo. Introduce il pensiero ossessivo della macellazione. Costruisce un parallelismo inquietante tra il trattamento degli animali e il destino delle persone in Paradise. Conclude con un’accusa diretta, senza più spazio per l’ambiguità. Ma la verità è già lì, davanti a tutti. E ormai, Xavier non può più ignorarla.

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