Mrs Playmen: il dialogo tra Adelina Tattilo e Steve Magenta tra seduzione e libertà

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~ LA REDAZIONE DI RC

Contesto della serie "Mrs. Playmen"

Nel cuore degli anni ’70, in un’Italia attraversata da forti tensioni culturali, morali e politiche, Mrs Playmen ci racconta la storia (ispirata a fatti reali) di Adelina Tattilo, una donna fuori dal comune che sfida ogni convenzione.

Adelina è la fondatrice e direttrice di Playmen, rivista erotica femminile che si propone di cambiare radicalmente il modo in cui viene percepita la sessualità, l’indipendenza delle donne e il loro diritto al piacere. Il suo approccio non è scandalistico, ma rivoluzionario: Playmen vuole parlare alle donne, e lo fa con coraggio, con provocazione e con visione.

Tra le mura della redazione si costruisce un piccolo avamposto di libertà. Ma ogni numero pubblicato è una sfida contro la censura, la morale pubblica, il potere politico e religioso. Adelina dovrà fare i conti con tutto questo – e con i tradimenti più vicini a lei.

La serie è un mix perfetto di dramma sociale, intrigo politico, eros e lotta femminista, in un’epoca dove la libertà si conquistava centimetro per centimetro. Un affresco potente e attuale che racconta cosa significa essere donna, essere libera e pagare il prezzo di tutto questo.

Il finale della serie "Mrs. Playmen" (SPOILER)

Man mano che Playmen cresce in popolarità, i problemi si intensificano: la giustizia, la polizia e la concorrenza internazionale (come Playboy) iniziano a muoversi per ostacolare la rivista. Adelina è accusata perfino di favoreggiamento alla prostituzione e rischia il carcere. Ma il pericolo più grande arriva da chi le è più vicino: il marito Saro Balsamo, un uomo potente e manipolatore, che prima le è accanto, poi contro, fino a diventare il suo carnefice. Le loro dispute professionali si intrecciano con quelle private, in un crescendo di tensione che culmina in una lotta per il controllo totale della rivista e della propria identità.

Intorno a lei gravitano figure complesse: Elsa, giovane e ambiziosa, divisa tra il ruolo di spia e quello di alleata; Chartroux, il direttore artistico, che vive una tormentata storia d’amore con Poggi, il fotografo ufficiale della rivista; e De Cesari, agente dei servizi, che diventa una figura ambigua, sospesa tra protezione e sfruttamento. Nel finale, Adelina riesce a ribaltare ogni previsione: vince contro Playboy, riporta Playmen sotto il suo controllo e si libera definitivamente del marito, scoprendo che l’unica vera libertà è scegliere sé stessa. Anche le relazioni intorno a lei esplodono o si trasformano: Elsa rompe con De Cesari, Chartroux si licenzia, Poggi viene arrestato, Lorenzo prende posizione. Il tetto della redazione, luogo simbolico, diventa la scena dell’ultimo confronto tra Adelina e Balsamo: non più vittima, ma donna consapevole. Non lo denuncia per violenza, ma per bigamia: è la legge, stavolta, a restituirle giustizia.

Analisi dialogo

Steve Magenta: Marco Rossetti

Adelina Tattilo: Carolina Crescentini

Steve Magenta: Non le piace la Carmen?

Adelina Tattilo: Ah, no, mi piace. E’ che in questo periodo… ho difficoltà anche a respirare. Lei perché è uscito?

Steve Magenta: Magari speravo di incontrare lei.

Adelina Tattilo: Mhm.

Steve Magenta: Steve si accende una sigaretta. Posso farti una domanda?

Adelina Tattilo: Certo.

Steve Magenta: Come c’è finita una donna come te a pubblicare riviste erotiche?

Adelina Tattilo: E’ stato molto semplice in realtà. Mi hanno messo in galera. E tu come hai iniziato?

Steve Magenta: Mah, per me è stato molto più facile. Ho iniziato con le amiche di mia madre.

Adelina ride.

Steve Magenta: Mio padre era un nobile siciliano che è morto dopo essersi giocato tutto e io sono rimasto con mia madre e… come dire… mi sono dovuto arrangiare. Poi però anch’io sono finito come te. In galera, dico.

Adelina Tattilo: Ah, perchè?

Steve Magenta: Frequentavo locali alla moda. Posti giusti per trovare i clienti ideali. Gente importante, tanti soldi, ma anche tanti rischi.

Adelina Tattilo: Tipo… mariti gelosi?

Steve Magenta: Tipo la buoncostume? Mi hanno denunciato tre volte. 

Adelina Tattilo: E che cosa hai fatto.

Steve Magenta: Sembri più interessata alla buoncostume che…

Adelina Tattilo: A te?

Steve Magenta: E non mi capita spesso.

Adelina Tattilo: No?

Steve Magenta: No. E tu invece? Chi sei veramente? Voglio dire, ti vedo sei… molto intelligente, molto bella…

Adelina Tattilo: Molto sposata, e con due figli. 

Steve Magenta: Ma chi sei veramente? 

Adelina Tattilo: Una che sta cambiando molto velocemente. 

Steve Magenta: Amica complicata. 

Adelina Tattilo: Ma per te è possibile accettare un no?

Steve Magenta: Solo quando è sincero.

Adelina va via. 

Il dialogo tra Adelina Tattilo e Steve Magenta è una scena di passaggio che sembra flirtare con la leggerezza, ma in realtà si carica di sfumature profonde sul desiderio, l'identità e soprattutto sul cambiamento. Siamo in un momento in cui entrambi i personaggi sembrano “usciti fuori” dal proprio ruolo abituale: Steve dalla routine mondana dei locali, Adelina dalla morsa dei suoi pensieri.

Steve entra in scena con una battuta delle sue: «Magari speravo di incontrare lei». Un approccio diretto, certo, ma non scontato. Inizia così un gioco di specchi in cui i due si raccontano – o si sfiorano soltanto – in cerca di riconoscimento. Lei, apparentemente rigida, lascia filtrare qualcosa. Lui, seduttore consumato, si mostra vulnerabile. Quando Steve le chiede «Come c’è finita una donna come te a pubblicare riviste erotiche?», Adelina non si nasconde dietro alcuna costruzione intellettuale: «Mi hanno messo in galera» risponde, secca. È una risposta brutale e sincera che taglia la retorica della seduzione con un colpo netto. È una donna che non ha bisogno di maschere.

Lo scambio si fa più personale, più sottile. Steve racconta le sue origini tra la nobiltà siciliana decaduta, le “amiche di mamma”, la sopravvivenza. C'è un’ironia disillusa nelle sue parole, ma anche una malinconia vera. Entrambi hanno attraversato una caduta sociale, entrambi hanno imparato a cavarsela da soli – ognuno a modo suo. Poi arriva la battuta chiave. Quando lui le chiede: «Chi sei veramente?», lei risponde: «Una che sta cambiando molto velocemente». È la frase che riassume non solo il personaggio di Adelina, ma il tema portante di tutta la serie: il cambiamento come motore identitario, come presa di posizione. Non è più “solo” moglie, madre, editrice: sta diventando qualcosa che nemmeno lei sa ancora definire, e per questo lo dice con onestà quasi disarmante.

Il momento si chiude con uno scarto affilato. Adelina mette Steve di fronte a una provocazione: «Ma per te è possibile accettare un no?» – e lui, senza forzare, risponde «Solo quando è sincero». Un equilibrio perfetto tra corteggiamento e rispetto, tra gioco e verità. La scena termina con Adelina che se ne va. Nessun bacio, nessuna conquista. Solo un dialogo tra due sopravvissuti che, forse per la prima volta, si sono visti davvero.

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