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~ LA REDAZIONE DI RC
Il finale di Mrs Playmen chiude tutte le linee narrative lasciando spazio non alla retorica, ma alla realtà: la realtà del potere, della libertà conquistata a caro prezzo e del corpo come luogo politico. La serie, ispirata alla figura di Adelina Tattilo, trova nell’ultimo episodio un equilibrio tra dramma personale, risoluzione narrativa e dichiarazione di intenti culturale. Ecco la spiegazione del finale e delle principali storyline.

Il punto d’arrivo della protagonista non è il successo, ma l’autonomia. Dopo aver affrontato censura, minacce, tradimenti, tentativi di controllo legale e fisico, Adalina conquista quello che voleva fin dall’inizio: poter decidere da sola. Saro, l’ex marito, torna con l’intento di riprendersi tutto: i figli, la redazione, perfino lei. Ma il confronto finale sul tetto — lo stesso tetto del primo episodio — è il vero punto di svolta. Adelina, consapevole del rischio, provoca l’uomo fino al limite, fino a sfidarlo a ucciderla. E proprio quando capisce che non ha più potere su di lei, Saro se ne va. Lei ha vinto. Non con la forza, ma con la coerenza.
Saro rappresenta un tipo di maschio che non regge il cambiamento: paternalista, possessivo, brillante ma anacronistico. Dopo averla aiutata agli inizi, cerca di toglierle tutto non appena perde il controllo. Quando ritorna è convinto di poterla "rimettere al suo posto", ma scopre che Adalina non è più la ragazza dei capelli neri: è una donna che ha attraversato il fuoco. Il suo potere è fittizio. E nel finale, rimane con nulla in mano: né la rivista, né la famiglia, né la reputazione. La redazione di Playman esce da una guerra editoriale, legale e politica. Ha resistito a cause, minacce, pressioni, boicottaggi e perfino all’invasione americana di Playboy. Con il processo vinto grazie a un cavillo (la scoperta che Playboy aveva a sua volta cambiato nome dopo accuse di plagio), la rivista può mantenere il nome e continuare a esistere. Ma non solo: con Elsa, Anna, Lella e le nuove generazioni, si apre lo spazio per un futuro più inclusivo, meno dipendente dal carisma maschile, e centrato sulla voce delle donne.
La sottotrama delle foto scattate da Poggi — che ritraggono un ministro in atteggiamenti compromettenti con giovani ragazzi — esplode nel finale. Chartroux, spinto dalle sue paure, pedina con un uomo legato alla polizia Poggi, per prendere le foto. Solo che dietro l’incontro c’è un elemento che l’uomo non si aspettava: Poggi viene arrestato. Chartroux ha venduto l’uomo che amava? Sì, anche se cerca di convincersi che lo ha fatto per salvarlo. Il loro rapporto si chiude così: con una corsa dietro una volante e con una colpa che non si può cancellare.
Andrea De Cesare, il poliziotto che si era invaghito di Elsa, riemerge dal coma dopo essere stato colpito in una sparatoria. Quando si risveglia, Elsa è lì. Lei non vuole più essere manipolata da nessun uomo, ma si è resa conto di provare qualcosa per De Cesare.
La forza della serie è la sua capacità di tenere insieme intimità personale e scontro pubblico. La serie mette al centro il corpo delle donne: fotografato, venduto, censurato, toccato senza consenso, giudicato. La rivoluzione sessuale non viene mostrata come liberazione patinata, ma come conquista amara, piena di rischi e compromessi.
Il corpo è un luogo di lotta, non un oggetto decorativo. Playman nasce in un'Italia in cui si poteva guardare ma non parlare, desiderare ma non dichiarare. La censura è il braccio armato della morale pubblica, e Adelina lo capisce fin da subito: pubblicare una foto di nudo non è pornografia, è atto politico.
Tutti i personaggi maschili in Mrs Playmen tentano, in modi diversi, di controllare Adelina: attraverso la legge, il ricatto, l’editoria, la violenza, l’amore. Ma lei non accetta nessuna tutela, nemmeno quella romantica. La serie non è "contro gli uomini", è contro la struttura di potere patriarcale che li ha sempre messi al centro del racconto. Il rapporto tra Adelina e Saro è il più emblematico: inizialmente è complice, poi si fa velenoso, e infine si trasforma in minaccia. Il percorso di Adelina è quello di chi impara a lasciare andare, a non volere “salvare” nessuno, nemmeno chi ha amato. È un tema fortissimo: non tutti gli affetti sono salvezza.Da Elsa ad Anna, passando per Lella, ogni personaggio ha un percorso di presa di parola, di uscita dal silenzio. Non c’è una sola donna forte nella serie: ci sono donne diverse, fragili, coraggiose, contraddittorie, che cercano un modo per esistere con la propria voce.


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