Ode all'epica

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ MASSIMILIANO AITA

Ci sono giorni. E giorni.

C’è il quotidiano in cui vivi o meglio sopravvivi.

E poi c’è il giorno dell’illuminazione.

Il giorno che non dimenticherai mai.

Ho ben chiaro quello che è stato il mio giorno dell’illuminazione: il mio primo

incontro con Beatrice.

Quando lei è apparsa sulla porta del suo regno, i versi dei Beatles hanno risuonato nella mia testa: “Something in the way she moves”.

Ma, surprise, surprise, non voglio parlare di Beatrice – oramai confinata all’Olimpo dei personaggi letterari.

Voglio raccontarvi la storia di un giorno e di due uomini.

Il giorno è il 9 maggio 1949.

I due uomini sono: Mario Ferretti e Fausto Coppi.

Quel 9 maggio, il Giro d’Italia prevede la tappa Cuneo-Pinerolo.

Sono 245 km.

Cinque colli alpini da scalare.

Coppi ha la certezza di diventare maglia rosa.

Basta che scatti quando affronta la salita per il Sestriere.

E invece no.

Quel giorno l’Airone spiega le ali.

E vola laddove nessuno può arrivare: in alto, in alto.

Maddalena, Monginevro, Vars, Izoard, Sestriere.

195 km di fuga solitaria.

Centonovantacinque chilometri di fatica, lungo strade sterrate, scalando montagne con pendenze terribili.

Senza mai voltarsi indietro.

Perché l’Airone sa che sta compiendo l’impresa della vita; sa che quel giorno rimarrà per sempre impresso nell’epica.

Ecco Fausto Coppi, il 9 maggio 1949, compie un’impresa paragonabile al ritorno a casa di Odisseo.

Si congiunge, con un filo rosso, ai Greci di Leonida, ai Romani di Giulio Cesare, ai

Francesi del vituperato Bonaparte.

Senza sparare un colpo permette a tutti di comprendere il significato di parole come sacrificio, abnegazione, dolore.

E chi canta quest’impresa epica?

Un cronista per caso.

Mario Ferretti, chiamato al Giro dal padre dell’inutile politico romano che aveva promesso di andare in Africa.

L’apertura della radiocronaca è questa: “Un uomo solo è al comando, la sua maglia è biancoceleste, il suo nome è Fausto Coppi”.

Queste tre frasi raccontano in poche righe lo stupore, la sorpresa, l’ammirazione

per quanto sta accadendo.

Mario Ferretti capisce che davanti a lui qualcuno sta pennellando un quadro destinato ad illuminare il futuro dell’umanità sportiva.

E come un novello Omero canta quel gesto.

Come un Ariosto redivivo canta “Dei cavalier” le gesta.

Si, perché Fausto Coppi è un cavaliere.

E’ Capitan Harlock che lotta per la libertà in quel 9 maggio 1949.

La libertà di contravvenire alle regole, di contrastare con forza i suggerimenti razionali.

L’Airone vola libero.

Come tutti noi, amici attori, registi, sceneggiatori, fonici, montaggisti.

Dobbiamo ricordarci sempre questa impresa.

Noi siamo liberi e tali dobbiamo rimanere.

Nulla deve condizionare il nostro agire: né il bisogno di sbarcare il lunario, né la

paura dell’insuccesso.

L’unico condizionamento cui dobbiamo prestare attenzione è il battito del cuore.

Siamo recettori e trasmettitori di emozioni, amici miei ed in quanto tali abbiamo

bisogno di credere nei sogni.

Ed i sogni si costruiscono pensando che il nostro futuro sia epico, indimenticabile.

Questa incrollabile fiducia deve accompagnarci in ogni momento, in ogni gesto.

Io ho molto vicino a me un esempio vivente di ciò che dico.

Parlo della mia cara amica Tiziana Buccarella.

Lei ha lavorato con Fellini, ha vissuto una vita interessante ma complicata ed ora

come un’Araba Fenice sta dispiegando nuovamente le ali.

Perché scrivo questo?

Perché voglio dire a tutti i giovani della community che ciò che caratterizza

persone come Tiziana è essere stati sempre Airone.

Come diceva uno dei protagonisti di un misconosciuto romanzo di Wilbur Smith (L’uccello del sole): “Vola per noi, Uccello del sole”.

Voliamo amici miei.

Siamo Aironi e non insetti.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com