Monologo - il Prologo di Galadriel nel Signore degli Anelli: la Compagnia dell'Anello

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~ LA REDAZIONE DI RC

Introduzione


Il monologo di Galadriel, un momento iconico da "Il Signore degli Anelli", serve come prologo all'epica trilogia cinematografica diretta da Peter Jackson. Questo passaggio introduce lo spettatore all'universo di Tolkien e imposta anche il tono emotivo e narrativo dell'intera saga. Galadriel, l'Elfa Sovrana di Lothlórien, è uno dei personaggi più potenti e saggi della Terra di Mezzo. La sua voce guida lo spettatore attraverso la storia antica degli Anelli di Potere, delineando la caduta di molte razze e l'ascesa di Sauron, l'Oscuro Signore. La scelta di Galadriel come narratrice sottolinea la sua importanza e la sua conoscenza degli eventi passati, presenti e futuri.

Il prologo di Galadriel nella Compagnia dell'Anello


MINUTAGGIO: 00:20-7:21

RUOLO: Galadriel

ATTRICE: Cate Blanchett

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


The world is changed. I feel it in the water. I feel it in the earth. I smell it in the air. Much that once was is lost, for none now live who remember it. It began with the forging of the Great Rings. Three were given to the Elves, immortal, wisest and fairest of all beings. Seven to the Dwarf-Lords, great miners and craftsmen of the mountain halls. And nine, nine rings were gifted to the race of Men, who above all else desire power. For within these rings was bound the strength and the will to govern each race. But they were all of them deceived, for another ring was made. Deep in the land of Mordor, in the Fires of Mount Doom, the Dark Lord Sauron forged a master ring, and into this ring he poured his cruelty, his malice and his will to dominate all life. One ring to rule them all. One by one, the free lands of Middle-Earth fell to the power of the Ring, but there were some who resisted. A last alliance of men and elves marched against the armies of Mordor, and on the very slopes of Mount Doom, they fought for the freedom of Middle-Earth. Victory was near, but the power of the ring could not be undone. It was in this moment, when all hope had faded, that Isildur, son of the king, took up his father’s sword. Sauron, enemy of the free peoples of Middle-Earth, was defeated. The Ring passed to Isildur, who had this one chance to destroy evil forever, but the hearts of men are easily corrupted. And the ring of power has a will of its own. It betrayed Isildur, to his death. And some things that should not have been forgotten were lost. History became legend. Legend became myth. And for two and a half thousand years, the ring passed out of all knowledge. Until, when chance came, it ensnared another bearer. It came to the creature Gollum, who took it deep into the tunnels of the Misty Mountains. And there it consumed him. The ring gave to Gollum unnatural long life. For five hundred years it poisoned his mind, and in the gloom of Gollum’s cave, it waited. Darkness crept back into the forests of the world. Rumor grew of a shadow in the East, whispers of a nameless fear, and the Ring of Power perceived its time had come. It abandoned Gollum, but then something happened that the Ring did not intend. It was picked up by the most unlikely creature imaginable: a hobbit, Bilbo Baggins, of the Shire. For the time will soon come when hobbits will shape the fortunes of all.



ITALIANO


Il mondo è cambiato. Lo sento nell'acqua. Lo sento nella terra. Lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era, si è perduto... perché ora non vive nessuno che lo ricorda. Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei Grandi Anelli. 3 furono dati agli elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. 7 ai re dei Nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E 9, 9 anelli furono dati alla razza degli uomini, che più di qualunque cosa, desiderano il potere. Perché in questi anelli erano sigillati la forza e la volontà di governare tutte le razze. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un atro Anello. Nella terra di Mordor, tra le fiamme del monte Fato, Sauron, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello sovrano, per controllare tutti gli altri. E in questo anello riversò la sua crudeltà, la sua malvagità e la sua volontà di dominare ogni forma di vita. Un anello per domarli tutti. Uno a uno, i paesi liberi della terra di Mezzo caddero sotto il potere dell'anello, ma alcuni opposero resistenza. Un'ultima alleanza di Uomini ed Elfi marciò contro le armate di Mordor, e sui pendii del monte fato si combattè per la libertà della terra di mezzo. La vittoria era vicina, ma il potere dell'anello non poteva essere sovraffatto. Fu in quel momento, quando ogni speranza era svanita, che Isildur, figlio del re, afferrò la spada di suo padre. Sauron, il nemico dei popoli liberi della terra di Mezzo, venne sconfitto. L'anello passò a Isildur, che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il male per sempre. Ma il cuore egli Uomini si corrompe facilmente, e l'anello del Potere ha una volontà sua. Esso condusse Isildur alla morte. E alcune cose, che non avrebbero dovuto essere dimenticate, andarono perdute. La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito, e per oltre 2500 anni, dell'Anello si perse ogni conoscenza finché, quando si presentò l'occasione, esso irreti un nuovo portatore. L'anello pervenne alla creatura Gollum, che lo portò negli oscuri cunicoli delle montagne nebbiose. E lì, l'Anello lo consumò. L'Anello diede a Gollum un'innaturale lunga vita. Per cinquecento anni avvelenò la sua mente, e nell'oscurità della caverna di Gollum, attese. Le tenebre strisciarono di nuovo nellla foresta del mondo. Correvano voci di un'ombra ad Est; sussurri di una paura senza nome; e l'Anello del Potere percepì che era giunto il suo momento. Abbandonò Gollum. Ma accadde qualosa che l'Anello non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse, un Hobbit, Bilbo Beggins della Contea. Perché presto arriverà il momento in cui gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.

Chi è Galadriel?


Galadriel è uno dei personaggi più potenti e affascinanti dell'universo letterario creato da J.R.R. Tolkien, presente principalmente nelle opere "Il Signore degli Anelli" e "Lo Hobbit", nonché menzionata in "Il Silmarillion" e altre opere postume. È un'Elfa, parte della stirpe dei Noldor, nata a Valinor, la terra degli Dei, ma che vive nella Terra di Mezzo durante gli eventi de "Il Signore degli Anelli".

Galadriel è nota per la sua bellezza straordinaria, la saggezza profonda e i poteri magici. È sposata con Celeborn e insieme governano Lothlórien, una foresta elfica che resiste contro l'oscurità di Sauron grazie al potere di un Anello di Potere chiamato Nenya, uno dei Tre Anelli Elfici, che Galadriel possiede e usa per proteggere i suoi domini.


Il suo ruolo nell'universo di Tolkien è complesso. Galadriel ha assistito agli eventi della Terra di Mezzo per ere, partecipando attivamente in molti dei momenti chiave della sua storia. È una guida e un sostegno per molti dei protagonisti, inclusi Frodo e gli altri membri della Compagnia dell'Anello quando passano attraverso Lothlórien nel loro viaggio verso Mordor.

Attraverso la sua lunga vita, Galadriel ha desiderato il potere per fare il bene ma si è anche battuta con l'orgoglio e il desiderio di dominio su altri, temi centrali nella mitologia di Tolkien. Alla fine della Terza Era, con la distruzione dell'Anello e la sconfitta di Sauron, Galadriel rinuncia al suo potere e accetta di lasciare la Terra di Mezzo per tornare a Valinor, segnando la fine dell'era degli Elfi e l'inizio del dominio degli Uomini sulla Terra di Mezzo.


Galadriel rappresenta il culmine della saggezza e della bellezza elfica, simboleggiando anche la transizione e il sacrificio necessari per il bene più grande, temi cari a Tolkien e riflessi in tutto il suo lavoro. Il monologo è ricco di simboli e metafore, come l'acqua, la terra e l'aria, che rappresentano il tessuto stesso della vita e il suo continuo cambiamento. Queste immagini evocano un senso di perdita universale e la persistenza della memoria attraverso le ere. La performance di Blanchett dimostra come la recitazione possa elevare la narrazione visiva, aggiungendo strati di significato al testo e arricchendo l'esperienza visiva con emotività e profondità psicologica. Adattare un personaggio così complesso e potente come Galadriel dal testo al cinema richiede una comprensione profonda del personaggio e una grande abilità recitativa.


Blanchett colma il divario tra le pagine del libro e lo schermo, portando alla vita la regalità, la forza e la complessità di Galadriel.


Analisi del monologo


Il monologo tocca temi universali come il potere, la corruzione, la perdita, la speranza e il destino. L'effetto emotivo è immediato, creando un legame profondo con gli spettatori e stabilendo le poste in gioco della battaglia imminente per la libertà della Terra di Mezzo. Cate Blanchett, nell'interpretazione di Galadriel, utilizza una voce calma ma intensa, che varia tra dolcezza e fermezza, per evocare un senso di antica saggezza e potere contenuto, aggiungendo una profondità misteriosa al suo personaggio.

L'Eredità del Monologo di Galadriel


Il prologo di Galadriel rimane uno dei momenti più memorabili e influenti de "Il Signore degli Anelli". La sua eredità perdura come testimonianza del potere delle storie di toccare il cuore e la mente degli spettatori. La performance di Blanchett e il monologo stesso sono fondamentali per l'impatto duraturo de "Il Signore degli Anelli" come capolavoro cinematografico. Riflettono la rilevanza continua dei temi di Tolkien e l'universalità delle esperienze umane di potere, perdita e speranza.

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