Recensione - \"Il nido dello storno\"

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Analisi a cura di...


~ ANGELICA ATTANASI

A volte capita che quando meno te lo aspetti un film entri nella tua vita nel momento in cui ti serve proprio quella storia, proprio quelle emozioni.

Sono in treno, sto andando a Torino, un viaggio strano in verità, fatto di qualche illusione ed una buona dose di incoscienza.

Ho fatto una scelta recentemente che mi ha portata a riconsiderare le priorità della mia vita, come se tutto ciò che ho fatto e vissuto sino ad ora mi abbia portato proprio ad adesso, al momento.

Ho lasciato la sicurezza di un lavoro che amo per darmi una occasione per essere finalmente ciò che sono ossia una scrittrice.

Che c’entra questa premessa con il film che voglio recensire, eppure non è la trama il fulcro delle mie emozioni, ma il modo in cui si è trattato un argomento profondo come la perdita e la rinascita, perché nella vita di ciascuno di noi esistono momenti di stallo in cui l’unica sensazione è di aver perso qualcosa o qualcuno di veramente importante nella propria vita, che sia essa una persona o una occasione, la vita è fatta di sliding doors, ma quanti di noi hanno veramente il coraggio di scegliere? La felicità non sempre capita, il più delle volte è una scelta.

Trama

Lilly e Jack sono una coppia impegnata nell'affrontare la prematura scomparsa della loro figlia Kathy, di appena un anno. Jack si ritroverà rinchiuso in una clinica psichiatrica, mentre Lilly si ritrova a casa da sola a gestire i propri sentimenti con difficoltà. Lilly sta cercando di tenere duro per il ritorno di Jack dalla struttura.

Impiegata in un negozio di alimentari, Lilly lavora per mantenere la proprietà della sua famiglia. Come se i problemi della protagonista non fossero già abbastanza gravi, uno storno, che ha creato il suo nido su un albero nel cortile della donna, inizia a molestarla e ad attaccarla e lei diventa ossessionata dall'idea di fermarlo.

Dando priorità al dolore di Jack senza gestire il proprio, un consulente dell'ospedale di Jack suggerisce a Lilly di vedere qualcuno per la sua salute mentale prima che torni a casa. Questo la porta nell'ufficio di Larry Fine, un eccentrico psichiatra diventato veterinario. Formano un legame unico e improbabile mentre si aiutano a vicenda a riconoscere e affrontare i loro problemi.

La scelta di Melissa McCarthy come protagonista è a mio avviso perfetta, un’attrice che ha fatto dell’ironia e dell’auto ironia il suo punto di forza, capace di cavalcare il dolore come la comicità senza mai perdere la sua credibilità.

Una donna Lilly, in cui mi rivedo, costretta ad essere forte per qualcun altro, incapace di dar voce al proprio dolore se non attraverso la cura di un piccolo storno che lei stessa abbatte con una sassata per poi salvarlo, sia la scena di quando ne avvelena uno con il mangime, per poi disperarsi nel vederlo morto, sia la scena di lei che mette la musica per aiutarne un altro a superare l’incidente, ha qualcosa di estremamente poetico e potente.

Si perché al di la della facciata o maschera che siamo costretti ad indossare il più delle volte per sopravvivere, quanti di voi sentono il labbro tremare ed il nodo alla gola di fronte ad una scena che magari colpisce solo voi, la prima pubblicità di Natale passata alla televisione, un arcobaleno improvviso, le note di una canzone.

Ammetto che quando sento il peso della vita troppo opprimente, quando le emozioni mi travolgono ma non riescono a valicare la diga del buonsenso o della razionalità, beh io cerco un film, che sia esso tutti insieme appassionatamente, o io prima di te o molti altri ancora ed ora anche questo che sto recensendo, e mi sento come Lilly, libera di piangere, libera di essere debole, perché in fondo abbiamo bisogno tutti di riconoscerci deboli per diventare più forti.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com