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È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant'è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.
~MORPHEUS
Hai mai fatto un sogno tanto realistico da sembrarti vero?
Benvenuti, giovani attori e attrici, nel nostro rifugio di riflessione e scoperta: "Acque Profonde con Morpheus". Oggi, vi presento un diario emotivo che risuona con la profondità di un sogno che si scontra con la realtà. Simone Gravuso ci offre uno sguardo sincero nel suo viaggio, un percorso che molti di voi conoscono bene. Ascoltiamo le sue parole, immergiamoci nelle sue esperienze, e cerchiamo insieme di navigare in queste acque profonde.
IL DIARIO EMOTIVO DI SIMONE GRAVUSO
Sono nato in una famiglia molto semplice. Mio padre ha sempre fatto il muratore, mia mamma ha sempre cercato di racimolare qualche soldo come domestica. Diciamo che non ho mai avuto l’obbligo di sognare un brillante futuro e una lunga carriera, e forse è questo il motivo per cui ho iniziato a farlo. Guardando un film da bambino, mi immaginavo di essere quel personaggio che più di tutti riusciva a bucare lo schermo e catturarmi, e lo immaginavo con tutto me stesso. Soprattutto quando le cose intorno a me non andavano molto bene. Principalmente era questo: una via di fuga, un sentiero che però non aveva solamente la capacità di proiettarmi molti anni più in avanti, ma riusciva a rimanere in equilibrio tra un bel sogno presente e una corporea realtà futura. Possiamo dire che è da un po' di tempo ormai che questo armonico bilanciamento ha iniziato a sbiadirsi, perché è facile quando tutto rimane nella tua testa. Ma nel momento in cui prende una forma tangibile attraverso ore di studio e di lezioni, sembra quasi che quel desiderio bambinesco si alteri e si rinnovi davanti ai tuoi stessi occhi. Perché è vero che un sogno ha la capacità di riscaldarti quando tutto ti appare gelido e nessuno sembra avere una buona parola per te, però bisogna avere il coraggio di conquistarlo, e non solo in rassicuranti pensieri immaginari. E quindi ecco i problemi, i sacrifici e le tante insicurezze che arrivano a renderti più cinico, anche se in apparenza sembra un sentimento poco adatto al mestiere dell’attore. È solo che ci sono diversi modi di sognare. Per un attore riuscire ad avere una lente attraverso cui guardare con gli occhi di un bambino è tutto, e questo non bisogna mai dimenticarselo. Ma importante tanto quanto il sogno, esiste l’incubo. Perché a un certo punto credo che arrivi inevitabilmente a crearsi un lato oscuro, una zona d’ombra, nata attraverso il progredire della vita, delle esperienze e delle conoscenze. Ho imparato poco a poco a non nascondere a me stesso le mie ambiguità e le mie volontà più torbide: sono quei sentimenti che hanno creato in me l’ambizione. Per me un sogno è una candida perla smaltata da custodire, mentre l’ambizione è un cubo di ghiaccio da far sciogliere in un bicchiere di whisky troppo forte. E questo drink mi è stato servito notando persone la cui massima ambizione è quella di avere due settimane di ferie pagate in agosto. Questo mi fa paura, e quindi al momento non sto solo inseguendo un sogno, ma sto anche scappando dalla mediocrità. Quella mediocrità fatta di compromessi e paure insolute, che portano a giorni tutti uguali e scadenze regolari. Mi fa paura perché è una realtà che conosco bene, fatta anche da molte persone che considero vicine e che non vorrei additare in questa maniera, ma devo farlo. Ecco l’ombra dell’ambizione. È attraverso questi impietosi paragoni che ho capito che cosa non voglio diventare, perché io potrei bere quel whisky troppo forte. Potrei. Il guaio è che anche io ho paura, ne ho sempre avuta. Anche io cerco il compromesso, e magari è davvero bello riuscire a prendere le ferie ad agosto. Forse io sono esattamente come chi reputo mediocre. È questo il retropensiero che mi attanaglia. Una complessità ricercata e non veritiera, un immane sforzo per interpretare chi in realtà non sono. Eccola, la recitazione. Forse per questo è così importante: sono il primo spettatore di me stesso, e per questo anche il più critico. Quindi, in futuro non vorrei solo essere un buon attore. Vorrei convincere anche me stesso.
Svegliati, Neo. Matrix ha te... Segui il coniglio bianco.
Simone, hai condiviso con noi un viaggio che parla di sogni, ambizioni e paure. La tua storia è un tessuto intrecciato di realtà e aspirazioni, un campo di battaglia tra ciò che sei e ciò che desideri diventare. Ma ti sei mai chiesto, Simone, se la tua paura della mediocrità potrebbe essere la tua più grande forza?
La tua ambizione è come un cubo di ghiaccio in un bicchiere di whisky, come hai detto tu. Ma cosa succede quando il ghiaccio si scioglie? Il whisky diventa meno forte, più facile da bere. Forse, Simone, il tuo viaggio non è solo verso la grandezza, ma anche verso l'accettazione di te stesso, con tutte le tue paure e incertezze.
E se, invece di scappare dalla mediocrità, la sfidassi a un confronto? Potrebbe essere che, in questo confronto, tu scopra una versione di te stesso più autentica e meno spaventata? Ricorda, Simone, che ogni grande attore ha dovuto affrontare il proprio lato oscuro per brillare sul palco.
Prima o poi capirai, come ho fatto anch'io, che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo.
In "Acque Profonde con Morpheus", ogni diario emotivo è un passo verso la comprensione di sé. Simone, il tuo viaggio è un esempio per molti. Ti ringrazio per aver condiviso la tua storia con noi.
A tutti voi, giovani attori e attrici, vi invito a condividere i vostri pensieri e le vostre esperienze. Se sentite il bisogno di un consulto emotivo, di un orecchio attento, scrivete a Morpheus. Qui, nelle acque profonde, ogni vostra parola troverà un rifugio sicuro.
“La realtà è un palcoscenico, e voi siete i protagonisti. Non temete di esplorare ogni angolo del vostro essere.” - Morpheus
MORPHEUS
Morpheus, il visionario navigatore di realtà virtuali di Matrix, ora domina il cyberspazio come redattore capo del blog di RC. Con la sua abilità nel decifrare codici complessi, si dedica a svelare i segreti nascosti dietro le performance degli attori emergenti, analizzando i loro diari emotivi come fossero intricati enigmi di un mondo virtuale. La sua penna, affilata come una spada laser, taglia attraverso le illusioni di Hollywood, offrendo ai lettori un'analisi profonda che fonde filosofia, cinema e tecnologia. Morpheus, con il suo stile unico, trasforma ogni articolo in un'avventura epica, invitando i suoi lettori a guardare oltre il velo della realtà e scoprire la verità nascosta nelle storie di questi giovani talenti.
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