Sognare la Vita con il Cinema: Una Guida per Attori alla Scoperta di Sé

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Non giudicare un libro dalla copertina.


~BELLE

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La Biblioteca di Belle: la storia di Robert e il suo rapporto con la recitazione


Cari lettori, benvenuti nuovamente nella nostra amata "Biblioteca di Belle". Oggi, abbiamo l'onore di presentare un articolo che tocca le corde più profonde dell'anima di un attore. Con il suo racconto personale, Robert Terciu, membro della nostra Community, ci guida attraverso un viaggio di scoperta e passione, dimostrando quanto il cinema e la recitazione possano essere non solo forme d'arte, ma anche strumenti potenti per esplorare e comprendere la nostra esistenza. Lasciate che queste parole vi ispirino e vi guidino nel vostro percorso artistico.


SOGNARE LA VITA CON IL CINEMA PARTE 1: VI RACCONTO LA MIA INFANZIA


I film sono così profondamente radicati nelle mie cellule che non sono in grado di immaginare la mia vita senza. Mi sono domandato spesso perché sia nato in quest’epoca e perché mi sia così facile identificarmi con gli altri, ma qualche settimana fa ho finalmente avuto una risposta: per i film! Lo so che può sembrare come un cliché, ma è la verità, e dopo aver letto queste righe forse sarete d’accordo con me. Prima di tutto, non avrei mai potuto vivere la vita che ho ho vissuto senza essere ispirato dai film.


E’ vero che con ogni probabilità, anche senza di questi sarei stato lo stesso ragazzo fuori di testa, che celebra ogni aspetto della vita e si esalta osservando alcuni semplici dettagli di questo meraviglioso universo… ma i film mi hanno aiutato a portare questa follia nella società. Ho vissuto la mia infanzia in una sorta di paradosso: da una parte il ruvido “hood”, quello che chiamereste “ghetto” (anche se effettivamente negli anni ‘90 credo che tutta la Romania fosse un Ghetto), e dall’altra parte la libertà “da Amerindiano (Gli Indiani d’America)” che vivevo scappando dalla città per stare da mia nonna, tra le montagne. Tra la violenza del ghetto e la pace delle montagne ho trovato un mio equilibrio. In montagna, avevo circa dieci kilometri quadrati attorno ai quali poter giocare. La Primavera e l’Estate erano bellissime, l’Autunno era abbastanza freddo e gli Inverni erano davvero complicati. Quattro stagioni.


A volte arrivare a casa era una vera sfida, dato che si trovava a due - o tre kilometri di distanza dalla strada principale, distanza che variava in base alla scelta di prendere la strada più antica o quella che attraversava le colline. Dalla casa avevo una bellissima vista di Königstein. In uno spazio del genere, come potete immaginare, ero totalmente libero, e fino a quando ho cominciato scuola immaginavo che molti bambini vivevano così, ma non era assolutamente vero. Avere tutta quella libertà, poche persone intorno e un territorio così grande tutto per me sono elementi che hanno contribuito a creare una connessione con il cuore della natura e gli animali. Intorno agli 8 anni cavalcavo senza sella, e intorno ai 10 anni riuscivo a prendere un cavallo da piccoli gruppi - un lavoro pericoloso, parliamo di mandrie di 4/8 cavali- Potete immaginare cosa potevo fare a una di quelle facce da idiota quando sono tornato nell’ ”Hood”?


Quindi, ho avuto il privilegio di passare del tempo da solo, ad osservare il pulsare della vita, anche se stavo osservando un albero, una roccia, o stavo giocando con un cane e un gatto. A volte, quando andavo a cavallo riuscivo a riportare indietro qualche mucca, proprio come nei film di cowboy, ed è proprio di questo che voglio parlare in questo articolo. Vedete, senza film, a quell’età, non sono così sicuro che avrei potuto farlo. Il fatto è che, attraverso i frames dei film di cowboy, la mia immaginazione si è attivata e ha creato l’alchimia che serviva per avere del coraggio. In altre parole, le immagini dei film mi hanno aiutato a creare dei modelli di vita, e, e la bellezza di ciò era che… era tutto mio, il mio film, la mia vita. E questo è ciò che poi ho continuato a fare, anche in altri aspetti di essa.


Attraverso le immagini cinematografiche, insieme all’immaginazione e all’azione, ho vissuto la mia vita al massimo. Sono entrato in contatto con dei bei film intorno ai cinque anni, credo. In quegli anni, in Romania, avevamo un decoder che trasmetteva HBO. La televisione Rumena trasmetteva film decenti, ma erano piuttosto vecchi, mentre su HBO potevo guardare un film che era uscito uno o due anni prima, quindi… ero abbastanza “aggiornato” con quanto accadeva nel resto del mondo. Oltre a questo, un altre grande elemento di ispirazione per me era la musica, e ho cominciato ad ascoltare parecchio “Gangsta Rap”, fin da piccolo.


La connessione è stata immediata tra il mio stile di vita una volta tornato in città e le realtà descritte nella musica. Nato nel ‘91, ho preso in pieno l’onda della “Gangsta Rap Music”, così sono cresciuto con questa. Parlando metaforicamente, nel mio piccolo giovane mondo, ho implementato i vibes di entrambe le coste americane sulla mia realtà dell’Est Europa. Anche perché l’onda della cultura Americana ha colpito forte. Potevamo andare in un club durante il giorno e sentire questa musica Americana in tempo reale, mentre questi brani venivano rilasciati. Io non so quanti di voi capiscano, ma personalmente ho imparato molto dalla musica e dal cinema americano, ed ecco perché, anche oggi, mi considero una sorta di “Avvocato” della cultura americana, specialmente in film e musica.


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Sognare la vita con il cinema parte 2: il cinema, la recitazione, e, nel mezzo, io...


Di tutte le cose che ho imparato a fare nel campo dell’arte, penso che recitare sia come una medaglia d’oro, recitare davanti alla macchina da presa arriva addirittura ad essere una medaglia di diamante. Negli ultimi dieci anni ho vagato tra più medium artistici, come arte visiva, letteratura, recitazione. Ho conosciuto pittori, scultori, scrittori, poeti, attori e così via, ma sono sempre stato in grado di scendere dal mondo delle idee all’esistenza profonda della vita normale, quindi ho lavato piatti nei ristoranti, ho fatto il portiere di notte, ho lavorato nei bar, sono stato anche un giardiniere, e ho fatto tutto questo con piacere, perché tu puoi trovare tutte queste azioni o meglio, tutte queste realtà, nei film. Ora vi è più chiaro quello che intendo?


La vita può essere dannatamente bella, e molto di più che in un sogno, perché puoi controllarne gran parte. I film sono delle vie di fuga, un portale così ricco di scelte, e tu puoi proiettare la tua vera vita, bella o brutta che sia, all’interno di qualcosa che hai visto in un film.

Perché credete che sia voluto diventare un attore? Perché nella vita vera non riesco a recitare in così tanti ruoli, non è fisicamente possibile. Anche perché i ruoli che scegliamo nella vita VERA, hanno conseguenze VERE, e molte di queste ci segnano per tutta la vita.


Ma non sono importante io, in questo articolo. La magia del cinema lo è. Qualche settimana fa, ho avuto una masterclass con Cristi Puiu, uno dei migliori registi del mio paese natale. Sono stato impressionato dal suoi punti di vista come Regista, ma c’è qualcosa in particolare che mi ha davvero colpito. Ha detto che forse per lui tutto il film è degno di nota quando riesce a catturare il momento di una reazione incerta di un attore, mentre sta recitando un ruolo. Quando una parte dell’anima è conquistata, e siamo nelle condizioni utili per creare un terreno fertile per l'alchimia, la magia accade. Sono stato colpito perché questo è ciò che penso anche io, esattamente la stessa cosa, e lo pensavo da molto prima di ascoltarlo da lui.


Come attore sul set, conosco il mio posto e non vado a interferire con la visione del regista, perché sono lì per giocare secondo le regole del gioco.


Non è il mio gioco.

Non l’ho creato io!


Il mio film era quello in cui portavo i cavalli e le mucche a casa, sapete? Forse è per questo che, se ricordo bene, Daniel Day - Lewis ha detto che recita sempre. Personalmente penso che se un attore ha una propria identità consolidata, è in grado di recitare tutto, anche a costo di perdersi ogni tanto. In più, quando Vittorio Gassman diceva “Essere un attore perfettamente sano è un paradosso”, credo che si riferisse esattamente a questo, a come e cosa si muove in un attore quando recita o no.

Devi essere pazzo per sprofondare nei meandri della natura umana, devi essere un esploratore, un avventuriero, devi realizzare che non è possibile tornare indietro, o essere sempre solo, e allo stesso tempo pieno delle esistenze altrui, vere o finte, ed esistere con così tante sfaccettature come il più prezioso dei diamanti.


Per tracciare una simil - conclusione, il cinema per me funziona come una sorta di magia. E’ magico. Perché il flusso continuo delle anime nel creare una strada utile per offrire al grande pubblico una possibilità di andare a vivere profondi ed enormi sentimenti, e farlo attraverso la spina dorsale della storia narrata… è semplicemente magnifico.

Per me, più di me stesso e della mia soddisfazione nello sperimentare nuovi modi per vivere, mi piacerebbe avere l’opportunità di interpretare diversi personaggi per come lo posso fare io, e l’obiettivo principale, o lo scopo più alto, dovrebbe essere quello di aiutare il pubblico a raggiungere più facilmente i modi in cui si vive nelle circostanze di quel personaggio. Questo scopo, che è di primaria importanza, ma arriva in secondo luogo, dopo di me(“me” in senso lato, intendo come attore che sta recitando), è il pensiero principale che mi porta nel presente ed è anche il più forte pilastro di fede che mi ha portato a superare tutti gli ostacoli che ho avuto in più di 20 anni nei quali ho provato a migliorare la mia recitazione sempre di più.


Recitare nei miei termini - termini alti - come uno sciamano.

Anche se la funzione sciamanica può essere applicata meglio o più facilmente in teatro, penso che gli attori che sono in grado di fare questo nel cinema, sono anche alcuni dei più grandi nella storia dei film.


Viva gli attori.

Viva gli sciamani.


SI, SONO STATA IO CHE HO LIBERATO IL PRIGIONIERO


Grazie Robert! Questo emozionante racconto ci porta a riflettere sull'importanza di vivere la nostra arte con passione e autenticità. Come attori, siamo continuamente chiamati a esplorare diverse realtà, immergendoci completamente nei nostri ruoli. Questo articolo ci ricorda che ogni esperienza, sia sul set che nella vita, contribuisce a plasmare la nostra arte. Prendiamo ispirazione da queste parole per continuare a sognare e vivere il cinema con tutta l'intensità e la dedizione che meritano. Ricordiamoci sempre che attraverso il cinema, possiamo non solo raccontare storie, ma anche scoprire e riscrivere noi stessi.


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