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~ LA REDAZIONE DI RC
Con “Il declino del lupo”, sesto episodio di The Witcher 4, la serie entra finalmente nel cuore dello scontro tra le forze magiche del Continente. Mentre Yennefer guida la resistenza contro Vilgefortz a Montecalvo, Geralt è assente, Ciri è sempre più inghiottita da un'identità pericolosa, e il caos prende il sopravvento. Tra portali, tradimenti, incantesimi e rivelazioni, l’episodio si muove come una scacchiera in fiamme. In questo articolo trovi la trama completa, una spiegazione del finale, e uno sguardo chiaro su personaggi e misteri che emergono da questa battaglia.

La battaglia per Montecalvo ha inizio. Vilgefortz, da lontano, attiva i portali e invia i suoi maghi d’assalto. Le novizie del castello erigono una barriera magica per proteggere la roccaforte, ma l’incantesimo prosciuga rapidamente le forze dei maghi difensori. Il castello viene sfondato: Vilgefortz ordina ai suoi di uccidere le maghe, mentre Yennefer dev’essere lasciata a lui.
I maghi di Vilgefortz hanno il vantaggio tattico: possono usare i portali, mentre la resistenza no. Yennefer riesce a mettersi in contatto con Fringilla, ancora prigioniera, e le chiede di trovare un modo per riattivare i portali. Le allieve tentano di fuggire con un’istruttrice, ma vengono intercettate da uno degli uomini del mago, che le attacca brutalmente. Vilgefortz intanto scende personalmente sul campo e incontra Tissaia, che dovrebbe essere morta. La maga riesce a scagliargli un incantesimo, ma viene abbattuta dal suo luogotenente. In quel momento gli dice di sterminare tutte e Filippa e Yennefer si rivelano con le loro vere sembianze: era una trappola per capire le sue intenzioni. Insieme, le due maghe riescono a mettere fuori combattimento l’uomo. Yennefer decide allora di leggere la mente di Vilgefortz. Le immagini che riceve sono devastanti: lei e Ciri legate a due rituali, sangue, sacrificio, un progetto oscuro e ancora in parte incomprensibile. La ragazza crolla, stordita dal dolore. Vilgefortz fugge. Yennefer torna nel corridoio principale, uccide il luogotenente rimasto e tenta di mettere in salvo le allieve. Ma vengono risucchiati da un portale.
Nel frattempo, Fringilla riesce a liberarsi, mette k.o. le guardie e trova Istredd. Il mago spiega che l’unico modo per rompere il dominio di Vilgefortz sui portali è distruggere il Libro e sostituire la maga che alimenta l’incantesimo con il proprio Caos. Accetta il sacrificio e inizia il rituale. Nel cuore del castello, Vesemir affronta Vilgefortz. Lo colpisce, ma il mago è troppo potente. Riesce comunque a ferirlo prima di cadere, mortalmente colpito. Filippa, intanto, attiva un macchinario nel pozzo centrale. Dall’altra parte del castello, gli ultimi maghi difensori resistono agli attacchi. Quando il meccanismo è attivo, l’acqua scroscia, e Yennefer la trasforma in un’arma: la scaraventa con forza contro i maghi nemici.
Resta solo lo scontro diretto tra Yennefer e Vilgefortz. Il mago sembra avere il sopravvento, finché non riceve una notizia improvvisa: Istredd ce l’ha fatta. I portali si riattivano, e i maghi della resistenza iniziano a comparire alle spalle dei nemici. Vilgefortz, colto alla sprovvista, si ritira. Rientra nel suo rifugio, solo per trovare Istredd intento a distruggere il Libro. Fringilla lo aiuta a scappare, ma il danno è fatto. Prima di morire, Istredd comunica a Yennefer la verità: è lui ad aver dato a Vilgefortz tutte le informazioni. Le chiede di andare al castello di Stygga, dove tutto avrà fine.
Intanto, Ciri, sotto l’identità di Falka, partecipa a un rapimento orchestrato dai Ratti. Ma quando le cose degenerano e alcune guardie arrivano sul posto, è costretta a intervenire. Distrugge da sola tutti i soldati. Il bambino rapito, però, la guarda con orrore. E Mistle, l’unica che sembra preoccuparsi davvero per lei, nota che qualcosa sta cambiando. Durante i festeggiamenti, Ciri assume una sostanza euforica. Quando Mistle la prende da parte per chiederle contro chi stesse combattendo durante il massacro, Falka risponde che l’oscurità è parte di lei. Accettarla è l’unico modo per sopravvivere. In una taverna, un sopravvissuto racconta ciò che ha visto. Le guardie restano scettiche, ma Leo Bonhart, nascosto tra i tavoli, lo ascolta con attenzione. Quando gli uomini rifiutano di dirgli altro, li uccide. Uno solo fa in tempo a sussurrare un nome: Hotspurn. Leo non sa chi sia, ma uscendo nota due bambine che giocano. Una di loro ha una bambola che si chiama Falka. È un altro tassello per la sua caccia. L’episodio si chiude con Yennefer, a Montecalvo, che osserva il Libro ormai distrutto. Poi parte per Nilfgaard, a cercare Ciri.
Il titolo “Il declino del lupo” non fa riferimento diretto solo a Geralt, ma alla frattura interna del gruppo che un tempo rappresentava l’unico baluardo di speranza: la fratellanza magica. La caduta di Montecalvo segna un momento di rottura: Vesemir è morto, Istredd si sacrifica, Yennefer è a pezzi, e la minaccia di Vilgefortz è tutt’altro che finita. Il legame tra Yennefer e Ciri, visibile nei frammenti di visione durante la lettura mentale, conferma che il destino delle due donne è intrecciato da qualcosa di più profondo. La rivelazione di Istredd – il fatto che abbia fornito le informazioni a Vilgefortz – mette in crisi la fiducia e dimostra quanto la guerra sia già stata persa su più fronti. In parallelo, Ciri/Falka ha abbracciato una parte di sé che nemmeno lei riesce a controllare. L’oscurità che la pervade la rende potente, ma anche imprevedibile. E ora ha un nemico alle calcagna: Leo Bonhart, deciso a scovarla ovunque si nasconda.

Yennefer – Leader stanca e provata. Scopre un legame misterioso con Ciri e si prepara a trovare risposte.
Ciri/Falka – Più vicina all’oscurità che alla luce. Sempre meno controllabile.
Vilgefortz – In fuga, ma ancora determinato a completare il rituale.
Istredd – Si sacrifica per distruggere il Libro. Porta con sé una colpa insopportabile.
Fringilla Vigo – Tradita, ma utile fino all’ultimo.
Vesemir – Cade in battaglia, portando con sé un pezzo del vecchio mondo.
Leo Bonhart – Il predatore. Sulle tracce di Ciri.
Mistle – La sola che osserva con lucidità il cambiamento interiore di Falka.
Il declino del lupo è un episodio di rottura e transizione. Montecalvo è caduta, le maghe hanno perso alleati importanti, ma non la volontà di reagire. Yennefer parte per Nilfgaard, e il cerchio intorno a Ciri si stringe. Ma è proprio Ciri, ora, a essere il cuore del conflitto. La battaglia più importante non sarà tra eserciti, ma tra identità. E Falka, a quanto pare, non ha ancora mostrato il suo volto peggiore.

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