The Witcher 4 Episodio 8 – Trama Completa e Spiegazione del Finale di “Il battesimo del fuoco”

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~ LA REDAZIONE DI RC

Nell’ottavo episodio di The Witcher 4, “Il battesimo del fuoco”, la serie arriva a un punto di svolta. Le linee narrative si intrecciano sempre di più, tra scontri epici, destini segnati e battaglie interiori. Geralt combatte sul fronte della guerra, Ciri affronta la sua tragedia più grande, mentre Yennefer si prepara al confronto finale con Vilgefortz. L’episodio dà il titolo al libro più importante della saga, e ne riflette il significato: chi esce da questo fuoco, non sarà più lo stesso. In questo articolo trovi la trama completa, una spiegazione del finale e una rapida panoramica dei personaggi e misteri.

Trama completa dell'Episodio 8 - Il battesimo del fuoco

Il gruppo di Geralt, diretto verso Nilfgaard, riesce a trovare una barca per attraversare il fiume. I due traghettatori sono restii, ma accettano. A metà tragitto, vengono intercettati da uomini del Nord, inseguiti da truppe nilfgaardiane. Tentano di tirare indietro la barca con delle corde, ma Geralt e i suoi le tagliano. Gli attaccanti aprono il fuoco con le frecce. La storia viene raccontata, in un altro tempo e luogo, dal cantastorie Stribog, che narra le gesta del gruppo a una Nimue ormai cresciuta. È qui che sentiamo per la prima volta il nome con cui verranno ricordati: l’Hansa. Nome coniato da Angoulême, personaggio ancora non apparso nella serie. Nel presente, l’Hansa riesce a evitare la prima imboscata, ma un secondo gruppo di arcieri emerge da una collina. Stanno per lanciare una gigantesca freccia esplosiva, ma vengono fermati da Milva, tornata in scena con un colpo preciso che salva tutti. Una freccia ha colpito Remis, ma da vampiro, non ne è minimamente preoccupato. A Montecalvo, le maghe contano le perdite dopo la devastante battaglia contro Vilgefortz. Yennefer condivide con Philippa una nuova visione: la Confraternita non c'è più, ma una nuova sorellanza può nascere, più libera e potente: la Loggia delle Maghe. Intanto, i Ratti si dirigono verso la locanda di Leo Bonhart. L’uomo, calmo, li attende seduto a colazione, osservando le loro facce su un foglio e tenendo con sé la bambola di Falka.

Durante la navigazione, l’Hansa scopre che l’esercito del Nord è guidato da Meve, regina di Lyria e Rivia, e che la loro presenza sta ostacolando i suoi piani. Sono costretti a lasciare il fiume e proseguire via terra. A Montecalvo, Yennefer annuncia la creazione della Loggia: una nuova alleanza tra maghe, non più legata al potere maschile, ma all’autodeterminazione. La missione ora è radunare le superstiti e ricostruire.

Sulla terraferma, l’Hansa si imbatte in un ponte assediato. Il battello si arena e Milva cade a terra, in preda a un dolore atroce: sta abortendo. Per darle il tempo di curarsi, Geralt, Cahir, Ranuncolo e Zoltan si uniscono ai soldati del Nord, lottando fianco a fianco contro Nilfgaard. La battaglia è violenta, ma l’arrivo dei nostri cambia l’inerzia. Mentre gli eserciti si scontrano, un’enorme troll si fa strada sul ponte. Geralt, potenziato da un’ennesima fiala di Regis, lo affronta e lo abbatte. Meve riesce così ad attraversare il ponte. Poco dopo, Meve incontra Geralt, lo ringrazia per il valore dimostrato e, controvoglia, lo nomina cavaliere di Rivia. Gli fa giurare fedeltà eterna. Geralt non sembra entusiasta, ma accetta.

Nel frattempo, Yennefer va da Triss e le mostra il pugnale con cui Vesemir aveva ferito Vilgefortz. Questo permetterà di rintracciarlo: il suo sangue è una pista magica. Yennefer si teletrasporta nelle acque, diretta verso Stygga, dove Ciri potrebbe trovarsi. Vilgefortz, invece, convoca gli unici tre maghi sopravvissuti alla battaglia. Sa che sono vivi solo perché non hanno combattuto. Per punizione, li uccide, mutilandoli: a uno toglie la lingua, a un altro un braccio, a una gli occhi.Nel futuro narrativo, Stribog chiude il racconto. Nimue è pronta ad andare ad Aretuza, che è stata riaperta, e seguire i passi di Yennefer e Ciri. Sente di essere legata a Ciri. Stribog le regala un libro di storie e poesie. Un bambino, incuriosito, chiede cosa ne sarà di Ciri. Ora è Nimue a continuare il racconto.

I Ratti raggiungono la locanda. Leo Bonhart li aspetta. Loro lo affrontano, in gruppo. Ma Leo è troppo forte: li uccide uno a uno, con una brutalità glaciale. Ciri arriva, troppo tardi. Mistle è morente. Accecata dalla rabbia, Ciri affronta Leo, ma lui la sconfigge. Non è chiaro se voglia ucciderla o rapirla. Quando Ciri riprende conoscenza, è legata. Intorno a lei, i cadaveri dei Ratti. Leo la costringe a guardarlo mentre taglia loro la testa, una per una. Ciri, spezzata, urla il nome di Geralt. A Nilfgaard, Xarthisius offre a Emhyr un modo per accelerare la profezia e catturare Geralt. Lo conduce nelle segrete, dove una creatura è tenuta prigioniera. Emhyr le fa annusare l’odore del Lupo Bianco. La caccia a Geralt è ufficialmente aperta.

Spiegazione del finale dell’episodio 8

Il titolo “Il battesimo del fuoco” è un all’intera stagione. Ogni personaggio ha attraversato un proprio inferno, e ora ne esce cambiato. Il fuoco che li ha toccati ha bruciato identità, alleanze e certezze. Geralt, pur combattendo per gli altri, viene ricompensato con un titolo che non desidera. Yennefer si assume la responsabilità di fondare una nuova alleanza magica. E Ciri, dopo aver cercato una nuova vita, viene brutalmente riportata alla realtà.

La scena finale, in cui Leo Bonhart costringe Ciri a guardare la decapitazione dei suoi amici, è il punto di rottura. Ciri urla il nome di Geralt non solo come richiesta di salvezza, ma come richiamo al legame che li unisce. Per Geralt, è il momento di trovare sua figlia. Ma ora, anche Emhyr ha deciso di ucciderlo. Il cerchio si stringe. E il prossimo passo è la resa dei conti.

Personaggi

  • Geralt di Rivia – Cavalierato forzato, battaglie vinte, ma sempre più lontano da Ciri.

  • Yennefer – Fonda la Loggia delle Maghe. È pronta a combattere per salvare Ciri.

  • Ciri/Falka – Assiste alla morte dei Ratti. Umiliata, spezzata. Ma non sconfitta.

  • Leo Bonhart – Spietato e dominante. Uccide i Ratti come moscerini.

  • Milva – Perde il bambino, ma resta parte del viaggio.

  • Meve – Sovrana inflessibile. Nomina Geralt cavaliere.

  • Triss e Philippa – Pronte a ricostruire la resistenza magica.

  • Xarthisius – Aiuta Emhyr a liberare la creatura che braccherà Geralt.

  • Vilgefortz – Sempre più folle. Si circonda solo di paura.

  • Stribog e Nimue – Custodi della memoria. Narratori del destino.

Conclusione

Il battesimo del fuoco è il finale di The Witcher 4. Qui si decide il tono del finale: distruzione, rivelazioni e cicatrici. Ciri ha perso tutto. Geralt è stato chiamato, ma ancora non sa quanto è vicino. La Loggia nasce, Emhyr prepara la caccia. E Nimue, ormai grande, è pronta a scoprire la verità. Tutti i sentieri stanno per incrociarsi. Il finale è vicino. E il fuoco non ha ancora finito di bruciare.

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