Tutti i film di Roberto Rossellini

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~HERMIONE

SBAGLI PRONUNCIA: E' LEVIOSA, NON LEVIOSA'A


Nel vasto e incantato mondo del cinema, pochi registi hanno tessuto incantesimi al pari di Roberto Rossellini. Come un alchimista che trasforma il piombo in oro, Rossellini ha saputo trasformare le crude realtà della vita in arte cinematografica di inestimabile valore. In questo viaggio attraverso la sua vita e le sue opere, ci immergiamo nella storia di un uomo che, con la sua macchina da presa, ha cercato di catturare l'essenza stessa dell'umanità. La sua filmografia, una sorta di pozione magica complessa e multiforme, ci offre una visione profonda non solo delle sue personali aspirazioni artistiche, ma anche del contesto storico e sociale in cui ha operato.


ROBERTO ROSSELLINI


Roberto Rossellini, nato nel 1906, è stato un regista fondamentale nel panorama cinematografico, specialmente nel periodo post-bellico italiano. La sua carriera è stata un continuo esperimento e una ricerca dell'essenza della realtà e dell'umanità, proprio come un mago che cerca di catturare l'essenza della verità attraverso i suoi incantesimi.


Rossellini iniziò la sua carriera nel cinema durante il regime fascista, ma è il periodo post Seconda Guerra Mondiale a segnare una svolta decisiva nella sua filmografia. Il suo approccio si concentrava sulla rappresentazione diretta e cruda della realtà, utilizzando spesso attori non professionisti e riprese in location reali, per catturare l'autenticità delle esperienze umane in tempi di guerra e povertà.

Era come se cercasse di utilizzare la macchina da presa come una bacchetta magica per rivelare la verità nascosta dietro la superficie della vita quotidiana.


Nel corso della sua carriera, Rossellini ha mostrato una notevole capacità di evoluzione e sperimentazione. Dopo il periodo neorealista, si è dedicato a progetti che esploravano la storia (come in "Viva l'Italia") e la spiritualità (come in "Il Messia"), sempre mantenendo un'impronta distintiva di autenticità e ricerca del significato profondo.


La vita personale di Rossellini è stata altrettanto dinamica e complessa come i suoi film. La sua relazione con Ingrid Bergman, per esempio, fu al centro dell'attenzione mediatica e influenzò significativamente sia la sua vita privata sia la sua carriera. Ciò che emerge con più forza nel suo percorso artistico è la costante ricerca di una comprensione più profonda dell'esistenza umana, un obiettivo che, in un certo senso, rispecchia la mia stessa sete di conoscenza e comprensione del mondo.



LA NAVE BIANCA - 1941


Una delle prime opere significative di Roberto Rossellini.

La trama si concentra su un episodio della seconda guerra mondiale, raccontando la storia di un marinaretto, l'unico sopravvissuto di un attacco a una nave italiana. Il protagonista viene salvato e curato in un ospedale da una infermiera volontaria, con cui instaura un legame emotivo.



UN PILOTA RITORNA - 1942


La storia di un pilota italiano, catturato dalle forze nemiche durante la seconda guerra mondiale. Dopo essere evaso da un campo di prigionia, il pilota affronta un viaggio pericoloso e emotivamente carico per ritornare a casa. Il cuore della storia non è tanto la guerra stessa, quanto il viaggio interiore del protagonista e le sue riflessioni sull'umanità e sul senso del conflitto.



L'UOMO SULLA CROCE - 1943


Un film significativo nell'evoluzione artistica di Roberto Rossellini. Questa pellicola si distingue per la sua forte carica emotiva e la sua riflessione sul significato del sacrificio e della resistenza umana.


La trama è ambientata durante la seconda guerra mondiale e segue le vicende di un cappellano militare polacco. Catturato dai nazisti, viene torturato e interrogato, ma nonostante le atroci sofferenze, mantiene ferma la sua fede e il suo spirito indomito. Il film esplora temi come la resistenza spirituale di fronte all'oppressione e la capacità dell'individuo di mantenere la propria integrità morale anche nelle circostanze più disperate.



ROMA, CITTA' APERTA - 1945


Un pilastro fondamentale del cinema neorealista. Questo film è particolarmente significativo per il suo approccio rivoluzionario alla narrazione cinematografica e per il suo impatto sulla storia del cinema.


La trama si svolge durante l'occupazione nazista di Roma nella Seconda Guerra Mondiale. Il film intreccia le storie di diversi personaggi: Manfredi, un ingegnere e leader della resistenza, Don Pietro, un sacerdote che aiuta i partigiani, Pina, una vedova incinta fidanzata con un tipografo antifascista, e Marina, una donna fragile e dipendente da droghe, che tradisce Manfredi per gelosia e per la sua dipendenza.


Il film è celebre per il suo stile realistico e crudo. Rossellini utilizza attori non professionisti e riprese in location reali per catturare l'autenticità e l'intensità della vita sotto l'occupazione. Questa scelta stilistica permette di esplorare in modo più profondo e diretto le esperienze e le emozioni dei personaggi.


Rossellini qui esplora temi più profondi come la resistenza umana, la moralità in tempo di guerra, e la capacità di speranza e di sacrificio in condizioni estreme.


"Roma, Città Aperta" ha avuto un impatto enorme sul cinema mondiale, influenzando generazioni di cineasti e stabilendo le basi del neorealismo, un movimento che mira a rappresentare la realtà sociale e politica con un approccio diretto e non filtrato. Come un incantesimo che rivela verità nascoste, questo film ha svelato una nuova possibilità espressiva nel cinema, quella di raccontare storie potenti attraverso un realismo crudo e senza compromessi.



DESIDERIO - 1946 (Diretto con Marcello Pagliero)


La vita di una giovane donna di nome Paola, che vive in un piccolo paese italiano. La sua esistenza tranquilla e semplice viene sconvolta dall'arrivo di un affascinante straniero, che risveglia in lei una passione e un desiderio di scoprire il mondo al di fuori dei confini della sua vita quotidiana.


Rossellini qui utilizza una narrazione più convenzionale rispetto ai suoi lavori neorealisti, ma mantiene una forte attenzione alla psicologia dei personaggi e alla loro evoluzione emotiva.


Mentre i suoi film precedenti erano incantesimi che rivelavano aspetti crudi della realtà sociale, "Desiderio" è più come un incantesimo che esplora il paesaggio interiore dell'animo umano, mostrando come i desideri e le aspirazioni personali possano entrare in conflitto con le realtà della vita quotidiana.



PAISA' - 1946


Pietra miliare del neorealismo italiano. Film strutturato in sei episodi, ognuno dei quali racconta una storia distinta ambientata durante la liberazione dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale.


Sicilia: l'incontro tra una truppa americana e i locali in Sicilia, mettendo in luce le difficoltà linguistiche e culturali.


Napoli: un soldato americano che viene derubato delle sue scarpe da un bambino di strada, esplorando il tema della povertà e della sopravvivenza.


Roma: un'infermiera dell'esercito americano alla ricerca di un uomo che amava, mostrando le cicatrici emotive lasciate dalla guerra.


Firenze: un incontro tra un'infermiera britannica e un partigiano, con lo sfondo di una Firenze devastata dalla guerra.


Emilia-Romagna:un gruppo di monache che deve affrontare la presenza di soldati di diverse fedi e nazionalità nel loro convento.


Po Delta: nel nord Italia la tragica storia di alcuni partigiani e di un gruppo di soldati americani circondati dai tedeschi.



In "Paisà", Rossellini non solo illustra le atrocità e le tragedie della guerra, ma esplora anche l'umanità che emerge in tali circostanze estreme. Utilizza attori non professionisti e riprese in location reali per catturare l'autenticità delle storie. Ogni episodio è un microcosmo che riflette su temi universali come la perdita, la speranza, l'amore, la solidarietà e il conflitto culturale.



GERMANIA ANNO ZERO - 1948


Edmund è un dodicenne che vive nelle rovine di Berlino dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. La famiglia di Edmund è in gravi difficoltà economiche e lui, spinto dalla disperazione, si imbarca in una serie di scelte tragiche per sopravvivere in una città distrutta e moralmente corrotta.


Rossellini, in "Germania Anno Zero", continua a esplorare il tema del neorealismo, ma con una prospettiva ancora più oscura e disperata. Il film è un crudo ritratto della distruzione fisica e morale post-bellica, mostrando come l'innocenza venga distrutta dal peso della guerra e della sconfitta. Il regista utilizza un approccio stilistico minimalista, con riprese in loco tra le rovine di Berlino e una narrazione che si concentra intensamente sulle esperienze del giovane protagonista.



L'AMORE - 1948


Film composto di due episodi che si allontana dalla narrazione neorealista per concentrarsi su storie più intimiste e psicologiche.


Il primo episodio, "Una voce umana" (basato sull'omonima opera teatrale di Jean Cocteau), è un monologo intenso e coinvolgente. Protagonista è Anna Magnani, che interpreta una donna disperata che parla al telefono con l'amante che la sta lasciando. Un brillante esempio di come il cinema possa catturare l'intensità emotiva del teatro.


Il secondo episodio, "Il miracolo", anch'esso con Anna Magnani, racconta la storia di una donna ingenua e un po' sempliciotta che, dopo un incontro con un uomo che crede essere San Giuseppe, scopre di essere incinta e crede che si tratti di un miracolo. Questa parte del film esplora temi come la fede, l'illusione e la crudeltà sociale.



STROMBOLI, TERRA DI DIO - 1950


Un punto di svolta nella carriera di Roberto Rossellini, sia a livello artistico sia per la sua relazione personale con l'attrice protagonista, Ingrid Bergman.

La trama segue la storia di Karin, una donna lituana sfollata, che per sfuggire a un campo di prigionieri in Italia, accetta di sposare un pescatore italiano, Antonio, e si trasferisce con lui sull'isola vulcanica di Stromboli. La vita sull'isola è dura, primitiva e isolata, e Karin si trova a lottare non solo con la natura aspra e inospitale, ma anche con il senso di estraneità e isolamento tra gli abitanti del villaggio. Rossellini utilizza il paesaggio di Stromboli, con il suo vulcano attivo, come metafora della turbolenza interiore di Karin. La performance di Ingrid Bergman è centrale nel film.


Questo film è noto anche per il suo stile di ripresa, che includeva scene reali dell'eruzione del vulcano, catturando la potenza e l'indifferenza della natura. Rossellini combina questo approccio documentaristico con una storia profondamente personale e emotiva.



FRANCESCO, GIULLARE DI DIO - 1950


Il film è una serie di episodi che illustrano la vita e gli insegnamenti di San Francesco. Questi episodi mostrano Francesco e i suoi frati in diverse situazioni, spesso caratterizzate da umiltà, gioia, amore per la natura e dedizione al servizio degli altri, in linea con gli ideali francescani di povertà e semplicità.


Rossellini adotta un approccio quasi documentaristico, rinunciando a drammatizzazioni eccessive per concentrarsi sulla rappresentazione autentica della vita quotidiana dei frati. Il film è caratterizzato da un tono leggero e gioioso, che cattura lo spirito di Francesco e il suo approccio alla vita e alla fede.



LA MACCHINA AMMAZZACATTIVI - 1952


La trama del film si svolge in un piccolo villaggio di pescatori sulla costa italiana. Il protagonista è Celestino, un umile fotografo che scopre che le sue fotografie hanno il potere magico di immobilizzare le persone malvagie, rivelando così la loro vera natura. Questa scoperta porta Celestino a confrontarsi con varie figure corrotte del villaggio, cercando di usare il suo potere per fare giustizia.


Rossellini crea un'opera che si allontana dai canoni neorealisti dei suoi film precedenti, giocando con elementi fantastici e allegorici per esplorare temi come la corruzione, la moralità e la giustizia.



EUROPA '51 - 1952


Un film che si addentra profondamente nei temi dell'alienazione, della compassione e della ricerca di significato in una società post-bellica materialista.


La trama ruota attorno a Irene Girard ( Bergman), una donna benestante e privilegiata che vive in un ambiente di lusso e frivolezza a Roma. La sua vita subisce un drastico cambiamento dopo il tragico suicidio di suo figlio, un evento che scatena in lei una profonda crisi esistenziale e spirituale. In cerca di redenzione e comprensione, Irene si allontana dal suo mondo superficiale per dedicarsi al servizio dei meno fortunati, ai margini della società.


Rossellini utilizza la storia di Irene per esplorare temi come il senso di colpa, la sofferenza, la carità e la spiritualità. Il film critica la superficialità e l'egoismo della classe alta, mettendo in contrasto il mondo vuoto e artificiale di Irene con la realtà cruda e disperata delle periferie romane.




VIAGGIO IN ITALIA - 1954


Katherine e Alex Joyce sono una coppia inglese benestante che viaggia in Italia per vendere una villa ereditata nei pressi di Napoli. Durante il loro soggiorno, la bellezza e la storia dell'Italia si intrecciano con il loro crescente distacco emotivo e la crisi coniugale. I due protagonisti, pur trovandosi in uno dei paesi più romantici e affascinanti del mondo, si confrontano con la loro solitudine, i malintesi e la sensazione di alienazione.


Rossellini utilizza il paesaggio italiano - dai siti archeologici di Pompei ai paesaggi del golfo di Napoli - come sfondo simbolico per il viaggio interiore dei protagonisti. La scoperta culturale e storica si sovrappone alla loro ricerca personale e alla lotta per ritrovare un senso nella loro relazione.



DOV'E' LA LIBERTA'...? - 1954


Salvatore Lojacono, interpretato dal celebre attore comico Totò, è un barbiere che, dopo aver trascorso molti anni in prigione per omicidio, viene rilasciato e si trova a dover affrontare la difficoltà di reinserirsi nella società. Scopre ben presto che il mondo esterno è cambiato molto e che la sua idea di libertà è ormai obsoleta e inadeguata. La storia segue il suo percorso di adattamento e la crescente realizzazione che la libertà, come lui la concepisce, è difficile da raggiungere nella società moderna.


Rossellini, in "Dov'è la libertà...?", utilizza il talento comico di Totò per esplorare temi seri come la libertà, l'alienazione e la difficoltà di adattarsi a un mondo in costante cambiamento. Il film combina elementi di commedia con una profonda vena di satira sociale e riflessione filosofica.



IL METODO E L'ACTOR STUDIO



LA PAURA - 1954


"La Paura" (1954), diretto da Roberto Rossellini, è un film che esplora i temi della colpa, della gelosia e dell'alienazione, in un contesto post-bellico.

La trama segue la storia di Irene Wagner, una donna sposata che vive in Germania. Irene ha una relazione extraconiugale, che inizia a tormentarla a causa del senso di colpa e della paura di essere scoperta dal marito. La situazione si complica ulteriormente quando la sua amante inizia a ricattarla. Il film si concentra sulla crescente ansia e disperazione di Irene, mentre cerca di nascondere il suo segreto e affrontare le conseguenze emotive delle sue azioni.


Rossellini, in "La Paura", utilizza un approccio stilistico che unisce il realismo con elementi di thriller psicologico. Il film è noto per la sua atmosfera tesa e per l'intensa interpretazione di Bergman, che riesce a trasmettere efficacemente la complessità emotiva e la fragilità del suo personaggio.



GIOVANNA D'ARCO AL ROGO - 1954


Questo film rappresenta un'interessante fusione tra cinema e teatro, con una forte enfasi sulla dimensione musicale e drammaturgica.

Come Hermione, apprezzo il suo incantesimo di drammaturgia visiva e musicale. Il film è una potente rappresentazione della figura di Giovanna d'Arco, che trascende il semplice racconto storico per diventare una riflessione sulla forza della fede e sulla resilienza dello spirito umano di fronte alle avversità. Rossellini, con questa opera, dimostra la sua abilità nel creare un'esperienza cinematografica che è sia un viaggio emotivo che una meditazione profonda sui temi dell'etica, della spiritualità e del coraggio.



INDIA - MATHRI BHUMI - 1959


Il titolo, che tradotto significa "India - Madre Terra", rispecchia l'approccio del film, che è una celebrazione visiva e filosofica dell'India, del suo popolo, della sua cultura e del suo paesaggio naturale.


Il film non segue una trama lineare convenzionale, ma è piuttosto una serie di quattro episodi che esplorano vari aspetti della vita in India. Questi episodi, che vanno dalla vita quotidiana nelle città e nei villaggi alle tradizioni e alle cerimonie religiose, offrono uno sguardo intimo e contemplativo sull'India post-coloniale.


Rossellini adotta uno stile documentaristico, mescolando sequenze di vita reale con narrazioni poetiche. La sua rappresentazione dell'India è profondamente umana e piena di curiosità, mostrando un profondo rispetto e ammirazione per la cultura e il paesaggio del paese.



IL GENERALE DELLA ROVERE - 1959


Emanuele Bardone è un piccolo truffatore che si guadagna da vivere sfruttando le sofferenze altrui nella Genova occupata dai nazisti. Bardone viene catturato dai tedeschi e, per evitare la morte, accetta di assumere l'identità del Generale della Rovere, un eroe della Resistenza morto in battaglia, per carpire informazioni ai partigiani. Nel corso della sua missione, Bardone si ritrova profondamente trasformato dall'eroismo e dal sacrificio di coloro che lo circondano.

Il personaggio di Bardone, interpretato magistralmente da Vittorio De Sica, rappresenta la possibilità di cambiamento e di nobiltà anche negli individui apparentemente più egoisti e opportunisti. Il film è una potente riflessione sulla natura dell'eroismo e sulla capacità dell'essere umano di elevarsi al di sopra delle proprie circostanze, trasformando la propria vita in un atto di coraggio e sacrificio.



ERA NOTTE A ROMA - 1960


Michael, un britannico, Peter, un russo, e Fyodor, un americano, dopo essere sfuggiti dalla cattura, trovano rifugio presso Esperia, interpretata da Giovanna Ralli. Nonostante le difficoltà e i pericoli derivanti dall'ospitare i soldati, Esperia e i suoi amici rischiano tutto per aiutare i tre uomini. Il film esplora i temi della solidarietà, del sacrificio e della resistenza umana di fronte all'oppressione e al conflitto. Rossellini offre una rappresentazione intensa e commovente della resistenza italiana e della vita sotto l'occupazione nazista. Il film è caratterizzato da un realismo crudo, ma anche da momenti di calore umano e di speranza. Le storie personali dei personaggi si intrecciano, creando un ritratto complesso e sfaccettato della guerra e delle sue conseguenze sulle persone di diverse nazionalità e background.



VIVA L'ITALIA - 1961


La trama segue Garibaldi e il suo esercito di volontari nel loro viaggio e nelle battaglie per liberare il Sud Italia dal dominio borbonico. Il film esplora non solo gli eventi militari, ma anche il carisma e la filosofia di Garibaldi, ponendo un'enfasi particolare sul suo impegno per la libertà e l'unità del paese.


Rossellini adotta uno stile epico, ma al tempo stesso mantiene un approccio realistico e dettagliato nella rappresentazione degli eventi storici. "

Il film è una celebrazione dell'eroismo e dei valori che hanno guidato l'unificazione italiana, mostrando come la determinazione e la visione di un individuo possano influenzare il corso della storia.



VANINA VANINI - 1961


Vanina Vanini si innamora di Pietro Missirilli, un giovane rivoluzionario carbonaro impegnato nella lotta contro il dominio austriaco. La loro storia d'amore è complessa e tormentata, intrisa di passioni politiche e conflitti personali. Vanina, divisa tra il suo amore per Pietro e la sua lealtà alla classe aristocratica a cui appartiene, si trova a dover affrontare scelte difficili che mettono alla prova il suo carattere e i suoi sentimenti.

Come Hermione, possiamo apprezzare "Vanina Vanini" per il suo incantesimo di dramma e passione. Rossellini, con questo film, mostra la sua abilità nel trattare temi storici e romantici, creando un'opera che è allo stesso tempo un affresco storico e un intenso melodramma. Un'altra svolta nel cinema di Rossellini.



ANIMA NERA - 1962


La trama si concentra su Vittorio, (Vittorio Gassman), un uomo che cerca di allontanarsi dal suo passato criminale e di iniziare una nuova vita. Il suo passato oscuro e i suoi legami con il mondo della malavita continuano a perseguitarlo, rendendo difficile la sua aspirazione a una vita rispettabile e onesta.


Rossellini qui esplora temi come la redenzione, il senso di colpa e la lotta interiore tra il desiderio di cambiamento e le tentazioni del passato. Il film si distingue per il suo approccio alla caratterizzazione del protagonista, offrendo uno sguardo complesso e sfumato sulla psicologia di un uomo in cerca di una seconda possibilità.



ANNO UNO - 1974


Questo film è significativo per il suo approccio alla rappresentazione degli eventi politici e sociali che hanno segnato l'Italia nel dopoguerra, in particolare l'anno 1945, considerato un punto di partenza cruciale per la moderna repubblica italiana.


La trama segue gli eventi immediatamente successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del fascismo in Italia. Il film esplora i primi passi della nazione nella costruzione di una nuova società democratica. Rossellini, in "Anno Uno", adotta uno stile che mescola elementi documentaristici con la narrazione drammatica. Come Hermione, possiamo apprezzare "Anno Uno" per il suo incantesimo di realismo storico e analisi politica.



IL MESSIA - 1975


La conclusione della carriera di Rossellini e si distingue per la sua interpretazione unica e personale della vita di Gesù.


La trama segue gli eventi chiave della vita di Gesù, dalla sua nascita alla sua predicazione, dai miracoli alla sua morte e resurrezione. Rossellini si allontana dalla rappresentazione tradizionale di questi eventi, scegliendo invece di esplorare il messaggio e l'insegnamento di Gesù in un modo più umano e accessibile. Il film si concentra sulla dimensione umanistica e morale del messaggio di Gesù, evidenziando temi come l'amore, la compassione, la giustizia sociale e la resistenza contro l'oppressione. Rossellini evita la drammatizzazione eccessiva, preferendo un approccio più sobrio e riflessivo, che permette una maggiore concentrazione sugli aspetti etici e filosofici dell'insegnamento di Gesù.



Un capitolo finale degno nella carriera di Rossellini, dimostrando la sua continua ricerca di significato e verità attraverso il cinema. Con questo film, Rossellini offre una visione personale e intima di una delle figure più influenti della storia umana, sottolineando l'importanza dell'empatia, della comprensione e dell'amore nelle relazioni umane e nella società.



UCCIDERE. O PEGGIO, ESPELLERE!


Come Hermione Granger, appassionata di conoscenza e di verità, posso affermare che l'eredità di Rossellini va oltre il suo contributo al neorealismo. Ha tracciato un percorso di esplorazione umana e artistica, come un viaggiatore incantato in cerca di risposte alle domande più profonde dell'esistenza. Il suo lavoro continua a illuminare, a ispirare e a sfidare, ricordandoci che il cinema, come la magia, ha il potere di trasformare, di rivelare e di incantare. La sua arte rimane un potente sortilegio, un invito a guardare il mondo con occhi curiosi e cuore aperto, alla ricerca di quella verità universale che solo il grande schermo può rivelare.


Con affetto e dedizione alla nostra arte,


Hermione


HERMIONE

Un'icona di saggezza e astuzia nel mondo di Harry Potter, si è reinventata come una voce autorevole nel blogging per il sito di Recitazione Cinematografica. Con la sua rubrica, "L'Atelier di Hermione", offre un laboratorio unico dove aspiranti attori e attrici possono imparare e crescere. La sua esperienza magica si fonde con tecniche d'avanguardia per formare talenti brillanti nel campo cinematografico. Attraverso i suoi articoli, Hermione guida i lettori in un viaggio incantato, trasformando le loro ambizioni in realtà tangibili. Con passione e un pizzico di magia, rende l'arte della recitazione accessibile e affascinante per tutti.

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