\"La vita è meravigliosa\": il capolavoro di Frank Capra per celebrare il Natale

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ CLAUDIA LAZZARI

Era il 20 dicembre 1946 quando "La vita è meravigliosa" approdava nelle sale cinematografiche.


Frank Capra plasma una meravigliosa storia di solidarietà, amore, valori e speranza, che si svolge a Natale ma che attraversa l'arco di una vita intera. James Stewart interpreta George Bailey, un uomo che si mette sempre da parte per aiutare gli altri. Fin da bambino, rinuncia a qualcosa per servire le persone che ama e quelle che hanno bisogno di aiuto, ostacolando spesso il vecchio finanziere Potter, abituato a lucrare sulla disperazione dei più sfortunati. Un giorno Potter trova ottomila dollari persi da George e non li restituisce, spingendo così l'uomo a tentare il suicidio a causa delle conseguenze che avrebbe dovuto affrontare nella sua azienda.


E' la notte di Natale. George si affaccia sul fiume in cui ha intenzione di gettarsi quando Clarence, il suo angelo custode, si butta nelle acque fingendo di essere un uomo in difficoltà. George dimentica le sue intenzioni e lo salva. Scopre la sua identità e l'angelo gli fa vivere la sua vita realizzando un desiderio che George esprime: cancellare la propria nascita.

Vivere la città come se non fosse mai esistito, con Potter al potere e nessuna casa per i bisognosi, con suo fratello morto perché da bambino non avrebbe potuto salvarlo, con sua moglie Mary zitella e le sue figlie inesistenti, con sua madre infelice a gestire una misera pensione, George comprende che la vita è meravigliosa, che nessun dolore e nessuna difficoltà valgono l'amore e l'esistenza della sua famiglia e delle persone a cui vuole bene.


E così viene riportato alla vita e, più felice che mai, George si prepara ad affrontare i propri problemi. In poco tempo però l'intera città, allertata da un passaparola avviato da sua moglie, invade casa Bailey. Tutti offrono i propri soldi all'uomo che in passato li ha aiutati a sopravvivere, che ha lottato per le loro difficoltà.


L'allegro e sognante finale, in cui tutti intonano un canto di Natale, termina con un biglietto di Clarence. L'angelo custode, grazie a George, diventa finalmente angelo di prima categoria.


Tutti i propositi, le intenzioni, i messaggi, le atmosfere legate al Natale sono perfettamente suggellati in questo film senza tempo. Un classico, spesso purtroppo solo per gli appassionati, che ci ricorda la funzione del cinema, la bellezza della scrittura, la conservazione di scene che meritano l'iconicità. Parliamo del ballo in cui George e Mary finiscono in una piscina

che compare sotto i loro piedi, da un'apertura del pavimento, spingendo tutti gli invitati a gettarvisi altrettanto, condividendo la loro gioia; o della scena in cui i due sposi, da giovani, lanciano sassi alle finestre della vecchia e inquietante casa abbandonata che diventerà la dimora della loro famiglia, esprimendo desideri che poi realizzeranno insieme.


Questo non è un film che ci ricorda che a Natale siamo tutti più buoni, ma che il bene ripaga. Non ci ricorda che le difficoltà possono sparire se si è fortunati, ma che ci sono cose più importanti che ci rendono fortunati, che non sono regali (per nulla menzionati nella storia) bensì affetti, legami. Un film che sa essere rivoluzionario, molto più del cinema moderno, perché non ci fa empatizzare con un personaggio che a furia di subire ingiustizie diventa anch'egli il delinquente di turno. Ma una storia che ci fa empatizzare con un brav'uomo che resta un brav'uomo, a costo della sua stessa vita.

Correte a recuperare questo splendido film e, se l'avete già visto, rivivetelo in occasione del Natale. In questo mondo di apparenze, ipocrisie e aspirazioni di gloria e denaro, non sarà mai abbastanza il materiale di qualità che ci spinge a riflettere e che ci ricongiunge con la nostra parte di anima giusta.

Curiosità e approfondimenti

"La vita è meravigliosa" è tratto dal racconto "The Greatest Gift" di Philip Van Doren Stern.


Il nome della città in cui è ambientato, Bedford Falls, è frutto dell'unione tra Bedford Hills (contea di Westchester, New York) e Seneca Falls, una piccola cittadina a metà strada tra Rochester e Syracuse.


In quella che è sicuramente la scena più intensa del film, in cui George piange disperato chiedendo aiuto a Dio, non c'è nessuna pianificazione. Non era prevista in sceneggiatura. Stewart, in quel preciso momento, ancora emotivamente scosso dalla seconda guerra mondiale a cui aveva partecipato, prova e rivive la disperazione e la solitudine delle persone in modo così autentico, da scoppiare in un pianto devastante. Capra, non preparato a quell'evento e quindi non avendo impostato la scena come un primo piano, chiede invano a Stewart di rifarla. Per non perderla, crea l'illusione di uno zoom in post-produzione. Osservando bene, l'immagine appare più granulosa, ma il compromesso fu accettato di buona leva per conservare uno dei migliori momenti di recitazione della storia del cinema.


Frank Capra ha spesso dichiarato che questo fosse il suo film preferito tra quelli realizzati; la prima e ultima volta che ha prodotto, finanziato, diretto e co-scritto uno dei suoi film.


Capra elabora l'antagonista, Henry Potter (Lionel Barrymore) ispirandosi al carattere maschile rappresentato dal pittore Grant Wood nel celebre dipinto American Gothic. Henry Potter è simbolo di un forte capitalismo, tanto da essere eletto dall’American Film Institute come il sesto miglior villain nella storia del cinema.


James Stewart stava per rifiutare completamente l'iconica scena del bacio, perché era il suo primo bacio sullo schermo dopo il ritorno dalla guerra.

Ci sono diversi esempi di product placement: Coca-Cola; le sigarette Camel, le Lucky Strike, le Chesterfield, l’aspirina Bayer.


Anche se è un film di Natale, è stato girato in piena estate. Spesso il sudore è visibile nelle immagini. C'erano 30° all'epoca e i costumi erano pesanti. La neve fu realizzata da Capra con un composto di foamite per estintori, acqua e sapone e fu pompata nelle macchine per il vento.


Il film fu candidato a 5 Premi Oscar: Miglior Film, Miglior Attore per James Stewart, Miglior Regista, Miglior Sonoro, Miglior Montaggio.


Ginger Rogers rifiutò il ruolo di Mary, ricoperto poi dalla splendida Donna Reed, consacrata definitivamente grazie a questo film.


Il 26 maggio 1947, un'agente dell'FBI accusa Capra di simpatie filocomuniste: il personaggio di Potter venne considerato come un modo per screditare i banchieri e la sua caratterizzazione, simile a quella del personaggio di Scrooge, venne vista come un modo per renderlo sgradevole. Nel periodo iniziale della Guerra Fredda, La vita è meravigliosa venne giudicata, in determinate scelte, come "trucco abituale adoperato dai comunisti".


Il set del film è stato uno dei più magistrali costruiti: la città immaginaria fu montata in due mesi. Un'area di oltre 16 chilometri quadrati, con 75 edifici, un viale alberato, un distretto industriale, più zone residenziali e una via di 300 metri.


La vita è meravigliosa fu un flop al botteghino; fu ceduta alle emittenti televisive come "scarto", e divenne, proprio grazie alla circolazione nelle case, una pietra miliare del cinema mondiale.


Dopo oltre settant'anni dalla nascita, la pellicola è stata inserita al primo posto della classifica dall'American Film Institute sui film più stimolanti della storia. Numerosi sono gli omaggi e le citazioni dedicate a questo capolavoro: Biff Tannen in Ritorno al Futuro Parte II, il ritorno a casa di Mia e Vincent in Pulp Fiction, Jim Carrey che in Una Settimana da Dio avvicina la Luna prendendola con un laccio, come George promette a Mary di fare. Questi sono solo alcuni.

FRANK CAPRA E I PROPRI SPUNTI PERSONALI NE "LA VITA E' MERAVIGLIOSA"

Francesco Rosario Capra, vero nome del regista, nasce in provincia di Palermo nel 1897 e lascia la Sicilia all'età di 6 anni. Come moltissimi italiani all'epoca, anche la famiglia di Capra si trasferisce a Los Angeles per tentare la fortuna, senza mai dimenticare le proprie origini e tutte le difficoltà del caso (e dell'epoca) legate alla sopravvivenza in un paese straniero.

Molti sono gli spunti personali che il regista fa rivivere nella storia. Quello più eclatante, riguarda la famiglia italiana dei Martini che rappresenta la vicenda della famiglia Capra. Emblematica è la scena in cui gli immigrati entrano per la prima volta nella loro nuova abitazione: in macchina, quando si dirigono verso la loro nuova vita, sale proprio una capra.


Il personaggio stesso di George è basato sulla storia di Amadeo Giannini, amico di Capra, fondatore della Bank Of Italy di San Francisco. Giannini fu uno dei primi a concedere prestiti ai piccoli e umili commercianti, che non riuscivano a ottenere credito. Grazie alla sua politica di attuazione, Giannini contribuì fortemente alla ricostruzione di San Francisco dopo il terremoto del 1906 e molti si rifecero poi alle sue pratiche bancarie, fondando quelle che conosciamo oggi.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com