Analisi - \"We live in time: tutto il tempo che abbiamo\"

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Articolo a cura di...


~ LUCA FERDINANDI

We live in time - Tutto il tempo che abbiamo...


Potremmo anche chiamarlo: "Lezioni di chimica", ed è attorno a questo che vorrei muovere due parole, su questo film. Del resto, mai come in questo caso, il film ruota attorno ai due protagonisti, Andrew Garfield e Florence Pugh. Sulle loro interpretazioni e, soprattutto, sulla loro chimica. I due non hanno mai fatto un film insieme, i due non hanno una relazione, eppure tra questi due c'è, semplicemente, chimica. Qualcuno ha dichiarato che questa è la coppia di cui Hollywood aveva bisogno. Io non lo so, trovo sempre eccessive queste dichiarazioni. Perché anche se si prende semplicemente un dato di fatto, quel dato basta. E il dato di fatto ci dice che, questi due, insieme, funzionano.


Attenzione, funzionano anche da soli, specie in un film come questo, con due caratteri molto forti che si incontrano. Florence Pugh continua a crescere come stellina del cinema capace di incamerare contestualmente i volti di donna e bambina, sicura e fragile insieme. Divinamente bella, e bella perché semplicemente donna.

Andrew Garfield invece, l'ho trovato addirittura superiore, come interpretazione. L'eterno Spiderman diciannovenne ormai è arrivato sulla soglia dei 40, e anche se il volto continua ad essere quello di un eterno fanciullo, il ragazzo si sa facendo uomo. E le sue espressioni ne stanno giovando. Io direi di stare molto attenti ai prossimi cinque anni di questo attore, questo film potrebbe fare da apripista per un filone dove, finalmente, lo cominciamo a vedere in ruoli più maturi.


Ma è insieme che scoppiano delle vere scintille tra i due, tanto che ci sembra quasi di seguire questa coppia in un lungo documentario. Sono belli, dolci, autentici, semplici, normali e coerenti con la realtà del film. Peccato per quest'ultima, che non regge secondo me il confronto con loro due, ma ne parleremo. Loro due sono una coppia. Un coppia vera, una coppia che ci farà pensare, durante la proiezione... "Questa cosa l'ho detta o fatta con il/la mi* compagn*." E' un film indubbiamente toccante, e indubbiamente stuggente e ammetto, come ho espresso anche nella nostra community WhatsApp, un film che mi ha fatto piangere come un vitello per una buona metà del film. Lacrime in scioltezza, e non mi capitava da un pò.

Vero è che il film, sceneggiatura compresa, ruota interamente su questi ragazzi che si innamorano e che vivono le difficoltà, relazionali prima e di vita poi, insieme.

E loro sono bellissimi, dolcissimi, normalissimi e... come noi. Non una coppia Hollywoodiana, ma una coppia bella da vedere, una coppia che sarebbe bello anche incrociare per strada e che a vederli, probabilmente farebbero sorridere. In un certo senso, in termini di alchimia mi hanno ricordato alcune coppie iconiche, come Ryan Gosling e Michelle Williams in "Blue Valentine", o Jim Carrey e Kate Winslet in "Se mi lasci ti cancello".


E il film?


Il film... scorre. Per me non siamo di fronte ad un capolavoro, ma è godibile, principalmente per le situazioni in cui si trovano coinvolti e alle quali reagiscono i due protagonisti. E' raccontato in tempo non lineare, totalmente sconnesso. Questo da una parte ci aiuta a tenere alto il ritmo, dall'altra, dal mio punto di vista, ci limita. Perché all'interno della sceneggiatura non succedono mai delle cose che ci fanno gridare al miracolo. E' una storia semplice, ben raccontata, ma priva di sussulti e snodi sorprendenti. Può essere un pregio per chi voleva questo, una storia che scorresse e basta; può essere un limite per me, che avrebbe gradito qualche piccolo effetto WOW in una storia che risulta leggibile (per non dire prevedibile, dal momento che sappiamo per certo che se i due avranno una crisi di coppia verrà in qualche maniera risolta, altrimenti non vivremmo questa stessa coppia anni dopo). Credo che in termini di sceneggiatura il vero peccato sia non vivere a pieno il background di questi personaggi, che emerge ma in maniera convulsa. In alcuni momenti fondamentale, in altri momenti siamo di fronte a elementi che vengono addirittura eliminati, e che sarebbe stato carino riprendere.


La regia è semplice, calda come la storia, e ci accompagna con serenità in queste due ore scarse di visione. Ne emerge un film per me godibile, che non urla al capolavoro ma che secondo me è destinato a far parlare di se per questa... lezione di chimica.

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