Ciao, Eleonora Giorgi

La mia generazione è cresciuta con Sapore di Mare.

Uno e due.

I miei miti erano Isabella Ferrari (Selvaggia) e Eleonora Giorgi.

Eleonora Giorgi ha recitato una delle più belle battute mai scritte nella storia del cinema.

Ciavarro: “Ti sei mai innamorata?”

Eleonora: “Mi innamoro sempre”.

Eleonora Giorgi è stata la compagna dell’uomo che ha scritto il libro che ha cambiato per sempre la mia vita: Andrea De Carlo con “Due di due”.

Eleonora Giorgi, oggi 3 marzo 2025, se ne è andata.

E il mio cuore, la mia anima, il mio cervello non riescono a concepirlo, ad accettarlo.

Perché?

Perché succede che se ne vadano le persone buone, quelle che hanno trasmesso gioia e bellezza al mondo?

Perché chi soffre deve essere dieci volte più coraggioso di chi determina l’altrui sofferenza?

Lo so, non credete.

Ci penso ogni giorno ed ogni giorno comprendo che queste domande non hanno una risposta chiara (citazione, citazione).

E tuttavia non è giusto e non può essere che il mio piccolo mondo antico vada piano piano in frantumi – costringendomi a scendere a patti con la ferocia della malattia, della vecchiaia incombente.

Eleonora diceva che ogni giorno, per lei, era guadagnato.

Beh io vorrei trascorrere ancora tanti giorni insieme a mia mamma.

Già, mia mamma.

Mia mamma di anni ne ha 78.

7 in più di Eleonora.

Cosa succederà quando anche lei se ne andrà?

Cosa succederà quando Springsteen se ne andrà?

Ecco, io non voglio, non posso assistere a queste dipartite.

Io rifiuto l’idea della morte, rifiuto che dopo di essa non ci sia un futuro.

Ma non un futuro qualunque, un futuro in cui trascorriamo il tempo a guardare l’immensa gloria di Dio.

Io voglio ascoltare il mio cuore battere, voglio guardare negli occhi una persona e dirle che è speciale, voglio emozionarmi.

Voglio vivere oltre l’ultimo istante.

Voglio poter incontrare in spiaggia Eleonora e chiederle:

“Ti sei mai innamorata?” e sentirla rispondere “Mi innamoro ogni volta”.