Monologhi cinema: \"Number 23\"

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~DOC

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Salve, amanti del cinema e della recitazione! Sono DOC, il vostro eccentrico e appassionato guida nel mondo dei monologhi cinematografici. Oggi, ci addentreremo in un monologo profondo e complesso tratto da "Number 23". Un viaggio nella mente di Walter Sparrow, un personaggio che si dibatte tra realtà e ossessione. Amici, oggi esaminiamo un monologo che esplora la psiche umana in modo unico. Walter Sparrow... un uomo che si perde in un labirinto di numeri e coincidenze. Questo monologo interiore è un viaggio nella mente di Walter, un percorso di scoperta e di oscurità.


IL MONOLOGO SUL NUMERO 23


MINUTAGGIO: 1:17:48 - 1:23:27

RUOLO: Fingernails

ATTORE: Jim Carrey

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


Chapter 23. You can call me Fingerling. My real name is Walter. Walter Paul Sparrow. What you've read so far is not the whole truth. Much has been changed to protect the innocent... and the guilty. I once read that the only philosophical question that matters is whether or not to commit suicide. I guess that makes me a philosopher. You can say it was my inheritance. After my mother's death, my father couldn't cope. He didn't leave a note... just a number. That number followed me from foster home to foster home till college when I met her: Laura Tollins. I thought she'd help me forget my father's number. It was a mistake to think I could escape it. I loved her. And I thought she loved me. Until my father's number returned to haunt me. That fucking number... When I circled every 23rd letter of her note... it became clear. The number had gone after me. And now it wanted her. I was right. She was in danger. I just didn't realize the danger was me. What began as a suicide note, turned into something more. Much, much more.



ITALIANO


Capitolo 23. Potete chiamarmi Fingernails, ma il mio vero nome è Walter. Walter Paul Sparrow. Quella che avete letto fin qui non è tutta la verità. Molto è stato cambiato per proteggere gli innocenti... e i colpevoli. Una volta lessi che l'unica domanda filosofica di qualche importanza è se suicidarsi oppure no. Direi che questo fa di me un filosofo. Voi direte che questa è la mia eredità. Dopo la morte di mia madre mio padre non resistette. Non lasciò scritto niente, solo un numero. Quel numero mi ha perseguitato di istituto in istituto. Fino al college, dove conobbi lei, Laura Tollins. Pensavo che mi avrebbe aiutato a dimenticare il numero di mio padre. E' stato un errore pensare di potergli sfuggire. Io l'amavo. E credevo che lei amasse me, finché il numero di mio padre non ricominciò a perseguitarmi. Quel maledetto numero. Quando cerchiai ogni ventitreesima lettera sul suo biglietto divenne tutto chiaro. Il numero mi aveva raggiunto. E adesso voleva lei. Avevo ragione. Lei era in pericolo. Ma non avevo capito che il pericolo ero io. Doveva essere il biglietto di addio di un suicidia, ma si trasformò in qualcosa di più. Molto, molto di più.


GRANDE GIOVE!


Quando si dice mistero e ossessioni! Walter Sparrow ci trascina in un vortice di ossessione e paranoia. Il numero 23 diventa per lui un'entità quasi vivente che lo perseguita in ogni momento della sua vita. Pensate, amici miei, di essere così consumati da un'idea, da un numero, che ogni evento, ogni coincidenza diventa un segno, un messaggio cifrato da decifrare. Walter si trova in questa spirale, cercando disperatamente di trovare un significato, una ragione dietro la sua ossessione.


Il monologo ci svela il suo tormento interiore, la sua lotta per distinguere la realtà dalla fantasia. Poi c'è la questione dell'amore e del tradimento! Immancabile nelle accelerate a 80 miglia orarie del nostro cuore. Walter ama profondamente Laura, ma il suo mondo si sgretola quando il numero 23 riemerge, portando con sé dubbi e sospetti. La sua mente è così intrappolata in questa rete di numeri che inizia a vedere il pericolo ovunque, persino nell'amore della sua vita.


È un viaggio attraverso la follia, dove la realtà si frantuma e si riforma in un mosaico di paure e ossessioni. Questo monologo è un esempio straordinario di come un personaggio possa essere completamente assorbito da un'idea, al punto da perdere il contatto con la realtà. Per noi attori, è una lezione preziosa: i personaggi che interpretiamo possono avere mondi interni complessi e tormentati, e sta a noi esplorarli e portarli alla luce.


Walter Sparrow ci mostra che dietro ogni numero, ogni parola, può nascondersi un universo di emozioni e di segreti. "Number 23" è un viaggio affascinante e inquietante nella mente di un uomo ossessionato. Ci insegna l'importanza di esplorare le profondità dei nostri personaggi, di comprendere le loro paure, i loro desideri, le loro ossessioni.


INDIETRO NEL FUTURO!


Amici, questo monologo di "Number 23" è un esempio straordinario di come il cinema possa esplorare le profondità della mente umana. Walter Sparrow ci mostra come un'ossessione possa consumare la nostra esistenza, portandoci in luoghi oscuri e inaspettati. È una lezione importante per ogni attore: comprendere la complessità dei personaggi che interpretiamo. Fino alla prossima volta, ricordatevi di esplorare ogni angolo della vostra arte, proprio come Walter ha esplorato il suo numero 23.


E con questo, miei cari appassionati di cinema e recitazione, vi saluto e vi invito a riflettere su questo straordinario monologo. Alla prossima avventura cinematografica!


Adieu!


C'è qualche monologo maschile che vorresti analizzassi qui sul Blog? Scrivici!

DOC

Laureato a pieni voti in numerose discipline scientifiche, ama definirsi cultore di tutte le scienze. I suoi idoli sono i grandi scienziati del passato, come Isaac Newton, Benjamin Franklin, Thomas Edison e Albert Einstein, dei quali possiede i ritratti nel salotto di casa propria e che adora così tanto da chiamare il cane da compagnia che possiede nel 1955 Copernico e quello che possiede nel 1985 Einstein.

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