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~ LA REDAZIONE DI RC
"Il diario di Bridget Jones" è un film che ha saputo conquistare il pubblico attraverso l'umorismo, l'empatia e una scrittura che cattura con sincerità le complessità delle relazioni moderne e della ricerca personale di felicità. Nel cuore di questo racconto c'è Bridget Jones, una donna che, con ironia e sensibilità, si confronta con le insidie della vita di single a Londra. Un momento particolarmente significativo di questo viaggio è rappresentato dal suo monologo, un riflettore acceso sulle sue ansie, aspirazioni e la determinazione a riscrivere la traiettoria della sua vita.
MINUTAGGIO: 5:00-9:00
RUOLO: Bridget Jones
ATTRICE: Renée Zellweger
DOVE: Netflix
INGLESE
And that was it. Right there. Right there. That was the moment. I suddenly realized that unless some thing changed soon... I was going to live a life where my major relationship... was with a bottle of wine... and I'd finally die fat and alone... and be found three weeks later, half-eaten by wild dogs. Orl was about to turn into Glenn Close... in "Fatal Attraction." And so I made a major decision. I had to make sure that next year... I wouldn't end up shit-faced and listening to sad FM... easy-listening for the over-thirties. I decided to take control of my life... and start a diary... to tell the truth about Bridget Jones... the whole truth. Resolution number one-- ohh-- obviously wiIl lose twenty pounds. Number two... always put last night'spanties in the laundrybasket. Egually important... will find nice sensible boyfriend to go outwith... and not continue to form romantic attachments... to any of the following... alcoholics, workaholics, commitment-phobics... peeping toms,megalomaniacs... emotional fuckwits, or perverts. And especially will not fantasize... about a particular person who embodies all these things. Unfortunately,he just happens to be my boss... Editor-in-Chief, DanieI Cleaver. And for various slightly unfair reasons... relating to this year's Christmas party... I suspect he does not fantasize about me. Or maybe I'm wrong.
ITALIANO
Ed è stato allora, proprio lì, proprio lì, quello è stato il momento. All’improvviso ho realizzato che se non cambiava qualcosa in fretta avrei vissuto una vita in cui il rapporto più importante sarebbe stato quello con una bottiglia di vino e alla fine sarei morta grassa e sola, e alla fine mi avrebbero trovata dopo tre settimane mezza divorata dai cani alsaziani, o sarei diventata come Glenn Close in attrazione fatale. E così presi una grande decisione, mi dovevo assicurare di non ritrovarmi l’anno prossimo mezza ubriaca ad ascoltare FM Nostalgia, le canzoni più belle per gli ultratrentenni. Decisi di riprendere in mano la mia vita, e cominciare un diario in cui scrivere tutta la verità su Bridget Jones, nient’altro che la verità. Decisione numero uno: ovviamente perdere 10 kili. Numero due: mettere sempre a lavare le mutande la sera prima; ugualmente importante: trovare un ragazzo dolce, carino, con cui uscire, evitando di provare attrazione romantico-morbosa per nessuno dei seguenti soggetti: alcolizzati, maniaci del lavoro, fobici dei rapporti seri, guardoni, megalomani, impotenti sentimentali e pervertiti, e soprattutto, non fantasticare su una particolare persona che incarna tutti questi aspetti. Sfortunatamente si da il caso che la persona sia proprio il mio capo, Daniel Cliver, e per varie ragioni vagamente sfavorevoli, credo sia la festa di Natale di quest’anno, non credo abbia fantasie sessuali su di me. O forse mi sbaglio.
FILM
"Il diario di Bridget Jones" (Bridget Jones's Diary) è una commedia romantica del 2001 diretta da Sharon Maguire, basata sull'omonimo romanzo di Helen Fielding. Il film è una reinterpretazione moderna del romanzo "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen, e segue le vicissitudini di Bridget Jones, una trentenne single londinese che decide di prendere il controllo della sua vita e iniziare a tenere un diario.
Bridget, interpretata da Renée Zellweger, è un personaggio estremamente umano e identificabile, le cui riflessioni e disavventure sono narrate con umorismo e sincerità. Il suo percorso personale è costellato da relazioni complicate, tra cui quella con il suo affascinante ma inaffidabile capo, Daniel Cleaver, interpretato da Hugh Grant, e con l'altero e riservato avvocato Mark Darcy, interpretato da Colin Firth, il cui personaggio è ispirato direttamente a Mr. Darcy di Austen.
La performance di Renée Zellweger è stata particolarmente lodata, tanto che l'attrice ha ricevuto una nomination agli Oscar per la sua interpretazione. Il film si distingue per la sua capacità di bilanciare comicità e sentimenti, rendendolo un punto di riferimento nel genere della commedia romantica. Il successo del film ha portato alla realizzazione di due sequel, "Che pasticcio, Bridget Jones!" e "Bridget Jones's Baby", che continuano a esplorare la vita di Bridget mentre affronta nuove sfide e cambiamenti nella sua vita personale e professionale.
ANALISI
Il monologo di Bridget Jones rappresenta un momento cruciale di autoconsapevolezza e cambiamento per il personaggio. Bridget si trova in un punto di svolta della sua vita dove riconosce le insoddisfazioni e le abitudini autodistruttive che la stanno trascinando verso un futuro non desiderato. La paura di finire sola e dimenticata la spinge a intraprendere un percorso di autorealizzazione e miglioramento personale attraverso la scrittura di un diario.
Bridget decide di prendere in mano la sua vita come risposta alla prospettiva di un futuro solitario e poco soddisfacente. Il suo impegno a cambiare è simboleggiato dalla creazione del diario, che serve come strumento di introspezione, e come impegno pubblico verso se stessa per un cambiamento reale. Il modo in cui Bridget descrive la sua situazione potenziale—morire "grassa e sola" e "divorata dai cani alsaziani"—è esagerato e comico, ma riflette anche una paura reale di isolamento e oblio. L'umorismo qui funge da meccanismo di difesa contro il dolore emotivo di queste prospettive. Bridget è brutalmente onesta nel valutare le sue relazioni passate e i tipi di uomini da evitare. Questa autocritica si rivela nel suo elenco di tipologie maschili non ideali, mostrando una presa di coscienza delle sue precedenti scelte sbagliate in amore. La menzione di Daniel Cleaver come epitome di tutte le qualità che vuole evitare, ma anche come oggetto delle sue fantasie, sottolinea la tensione tra desiderio e giudizio migliore. Questo conflitto interno è centrale per molte commedie romantiche, dove il cuore e la mente del protagonista sono spesso in disaccordo.
Decidendo di scrivere "nient'altro che la verità" sul suo diario, Bridget è alla ricerca di un'autenticità che le è spesso sfuggita. Questo intento riflette un desiderio di trasparenza con se stessa, un passo fondamentale per chi cerca di trasformare la propria vita.
CONCLUSIONE
Il monologo di Bridget Jones è un potente grido di autoaffermazione che risuona con chiunque abbia mai sentito il bisogno di cambiare rotta. Attraverso la sua lotta per la sincerità e l'auto-accettazione, Bridget diventa un'icona della resilienza e dell'umanità. Il suo viaggio verso l'amore proprio e il benessere emotivo è arricchito da un senso dell'umorismo che non solo allevia la gravità dei suoi dilemmi, ma invita anche il pubblico a riflettere sulle proprie battaglie interne.
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