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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Fiona Gallagher rivolto a suo padre Frank in Shameless è uno dei momenti più intensi e carichi di emozione della serie. Attraverso le sue parole, Fiona esprime anni di frustrazione, dolore e sacrificio, rivelando il peso delle responsabilità che ha dovuto assumere da bambina a causa dell'assenza e dell'incapacità dei suoi genitori. Questo discorso esplora temi di abbandono, rabbia e amore non corrisposto, con Fiona che si confronta finalmente con la verità cruda della sua infanzia e dei suoi rapporti familiari. Il linguaggio crudo e viscerale riflette la vita difficile e disfunzionale che Fiona e i suoi fratelli hanno vissuto, mettendo in evidenza la sua resilienza e la profondità delle sue ferite emotive.
STAGIONE 7 EP 12
MINUTAGGIO: 29:40-31:15
RUOLO: Fiona Gallagher
ATTRICE: Emmy Rossum
DOVE: Netflix
INGLESE
She wasn't here! She was never fucking here! She left! I was nine! Nine and taking care of you. Taking care of all of us. I was in fourth grade dragging your ass, passed out, in from the yard so you wouldn't freeze to death. Staying up all night with Ian when he had chicken pox. I washed Carl's shitty diapers! I picked lice out of Liam's hair! And I was here when Debbie got her first period. Not Monica. Me. And never you, you were too f*cking loaded. She was a junkie and a drunk. She didn't love me. She didn't love you. She didn't give a shit about anyone but herself. Please. I'm glad she's dead. At least now she can't fuck us over anymore.
ITALIANO
Lei non c'era!
Non era mai qui, cazzo. Ci ha lasciati!
Avevo nove anni. Nove!
Pensavo a te. Pensavo a tutti noi. Ero sola in quarta e trascinavo il tuo culo svenuto dal giardino in casa per non farti congelare.
Io sono rimasta la notte con Ian che aveva la varicella.
Io ho cambiato a Carl i pannolini.
Io ho tolto i pidocchi dai capenni di Liam.
Io ero qui quando a Debbie è venuto il primo ciclo. Non Monica. Io. E neanche tu. Tu eri troppo fatto.
Era una tossica, e un'ubriacona. Lei non amava me. Lei non amava te. Non le importava di nessuno se non di se stessa.
Sono contenta che sia morta. Così ora non potrà incasinarci più.
Shameless è una serie TV che esplora le dinamiche di una famiglia disfunzionale, i Gallagher, che vivono nei sobborghi di Chicago. Al centro della narrazione c'è Fiona Gallagher, la figlia maggiore, che si trova a gestire la sua famiglia disfunzionale mentre cerca di costruirsi una vita indipendente. Il rapporto tra Fiona e suo padre, Frank Gallagher, è una delle dinamiche più complesse e dolorose dello show.
Fiona Gallagher e Frank Gallagher: un rapporto complesso
Fiona, interpretata da Emmy Rossum, assume un ruolo quasi genitoriale sin dall'inizio della serie, prendendosi cura dei suoi fratelli minori a causa dell'incapacità di Frank, interpretato da William H. Macy, di fare il padre. Frank è un alcolizzato cronico e manipolatore, che mette sempre i suoi interessi personali davanti a quelli dei suoi figli, costringendo Fiona a prendersi carico delle responsabilità della famiglia.
Principali Tematiche del Loro Rapporto:
Responsabilità Invertite: Fiona ha sempre dovuto fare da genitore a Frank e ai suoi fratelli, ribaltando i ruoli tradizionali padre-figlia. Nonostante la sua giovane età, è stata costretta a crescere rapidamente, sacrificando la sua vita personale e professionale per tenere unita la famiglia.
Delusione e Amore Resistente: Fiona ha un amore innato per il padre, nonostante tutte le sue carenze e le innumerevoli volte in cui lui ha deluso lei e i suoi fratelli. Il loro rapporto è caratterizzato da una profonda frustrazione: da un lato, Fiona cerca disperatamente l’approvazione e l’amore di Frank, dall'altro, è costantemente delusa dal suo comportamento irresponsabile.
Manipolazione e Tradimento: Frank, consapevole del legame emotivo che Fiona prova verso di lui e verso la famiglia, spesso sfrutta questo affetto a suo vantaggio. È un maestro della manipolazione e non esita a tradire la fiducia di Fiona ogni volta che crede che possa guadagnarne qualcosa. Fiona cerca continuamente di dargli un'altra possibilità, ma Frank non riesce mai a migliorare.
Indipendenza e Autodistruzione: Con il passare delle stagioni, vediamo Fiona cercare di costruirsi una vita lontano dalla famiglia, ma il suo legame con Frank e con i suoi fratelli la trattiene, e spesso si sente intrappolata in un ciclo di autodistruzione simile a quello del padre. Fiona desidera una vita migliore, ma i suoi tentativi sono spesso sabotati dalle circostanze della famiglia e dalle proprie scelte difficili.
Conflitti: Il loro rapporto è segnato da continui scontri e litigi. Fiona è costantemente esasperata dal comportamento autodistruttivo di Frank, che la porta al limite del suo equilibrio mentale ed emotivo. Tuttavia, nonostante i conflitti, ci sono anche momenti in cui Frank sembra genuinamente preoccuparsi per Fiona e cerca di aiutarla, anche se questi momenti sono rari e spesso accompagnati da ulteriori delusioni.
Evoluzione e Distacco: Nel corso della serie, Fiona cresce e si allontana progressivamente da Frank. Impara a vivere per sé stessa e a tagliare i ponti con suo padre, comprendendo che non può più continuare a sacrificare la sua vita per lui e per i suoi fratelli. Questo distacco è doloroso, ma rappresenta una crescita personale per Fiona, che finalmente riconosce i limiti del suo amore e della sua responsabilità verso Frank.
Questo monologo di Fiona a Frank è uno dei momenti più emotivamente intensi e rivelatori del suo personaggio in Shameless. È una manifestazione cruda e sincera di tutto il dolore, la rabbia e la frustrazione accumulati in anni di sacrifici e abbandoni da parte dei suoi genitori.
Fiona evidenzia con forza quanto sia stata abbandonata da entrambi i genitori. Monica, la madre, "non era mai qui", il che lascia intendere non solo l’assenza fisica, ma anche quella emotiva. Fiona ha dovuto crescere i suoi fratelli e affrontare le responsabilità della casa da giovanissima. L'età di nove anni segna il suo ingresso forzato nel ruolo di "madre" sostitutiva, mentre gli altri bambini avrebbero dovuto ancora godersi la spensieratezza dell'infanzia. Il monologo è pieno di rabbia, soprattutto verso la madre, Monica, e in misura minore verso Frank. Monica è dipinta come una tossicodipendente e un'alcolista, ma più di tutto, Fiona mette in luce il suo egoismo: "non le importava di nessuno se non di se stessa." Fiona la accusa di averla abbandonata, e esprime una totale disconnessione emotiva, arrivando a dire che è contenta della sua morte, perché finalmente non potrà più "incasinarli". Questo è un rifiuto totale della madre, come figura affettiva e come essere umano.
Attraverso il racconto delle sue esperienze di cura verso i fratelli – cambiando pannolini, restando sveglia con Ian, aiutando Debbie con il ciclo – Fiona espone quanto sia stata sola a portare avanti il peso della famiglia. La ripetizione di "Io" sottolinea quanto sia stata l'unica figura costante e affidabile nella vita dei suoi fratelli. Nonostante la sua giovane età, è stata costretta a prendere responsabilità che né sua madre né suo padre hanno mai voluto o saputo assumersi. Anche se il discorso è principalmente rivolto alla madre, è evidente che Fiona accusa anche Frank del suo fallimento come genitore. Lui era "troppo fatto", incapace di assumere il ruolo di padre. C'è un implicito rimprovero: Fiona si è dovuta occupare di tutto perché né Frank né Monica erano in grado di farlo. La sua dipendenza e irresponsabilità lo hanno reso altrettanto assente, anche se fisicamente presente.
Il linguaggio è crudo, senza mezzi termini. L'uso del turpiloquio, come "cazzo" e "era una tossica", non è solo funzionale a esprimere la rabbia, ma rispecchia anche il tono generale di Shameless, una serie che affronta senza filtri i lati più brutali della vita. Questo riflette il mondo caotico e disfunzionale in cui Fiona è cresciuta. Fiona usa la ripetizione del pronome "Io" per sottolineare la sua solitudine e il peso che ha dovuto portare da sola. Questo crea una sorta di crescendo emotivo, con ogni frase che aggiunge un nuovo strato di responsabilità, intensificando il senso di ingiustizia.
Fiona ripercorre momenti specifici del passato per far sentire il peso della sua sofferenza. Parla di situazioni pratiche e quotidiane, come trascinare Frank dal giardino o togliere i pidocchi dai capelli di Liam, come fossero prove concrete e tangibili del suo sacrificio. Questi dettagli portano il discorso su un piano molto viscerale e concreto.
L'ultima frase – "Sono contenta che sia morta" – è una delle più forti e sconvolgenti. In un certo senso, rappresenta una liberazione per Fiona: la morte della madre è la fine definitiva del caos emotivo che Monica portava con sé. È un’ammissione di sollievo, anche se amara.
Questo monologo mette in luce le ferite emotive più profonde di Fiona. Il suo senso di abbandono è radicato anche nella sua assenza emotiva. Fiona non ha mai ricevuto l'amore e l'attenzione di cui aveva bisogno da bambina, e questo ha lasciato cicatrici profonde. Questo monologo segna un punto di rottura, in cui Fiona riconosce finalmente che non è stata e non sarà mai una figlia per Monica, ma piuttosto una vittima del suo egoismo e della sua irresponsabilità.
Il monologo di Fiona rappresenta un momento di catarsi personale, in cui la protagonista riconosce finalmente la verità sui suoi genitori e sul peso che ha dovuto portare da sola. Attraverso il suo sfogo, Fiona libera anni di sofferenza repressa, rivelando quanto profondamente sia stata segnata dall’abbandono di sua madre e dall'incapacità di suo padre. La sua dichiarazione finale, in cui si dice sollevata dalla morte della madre, segna un punto di svolta: una liberazione da un passato di dolore e caos.
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