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~ LA REDAZIONE DI RC
Il film "Pieces of a Woman" di Kornél Mundruczó affronta con crudele onestà il tema del lutto e del dolore personale. Al centro della trama troviamo Martha e Sean, una coppia che si confronta con la perdita devastante del loro bambino durante un parto in casa. Questo tragico evento diventa il catalizzatore per esplorare i complessi strati di dolore e resilienza umana. La narrazione si avvale di dialoghi intensi e significativi, tra cui spicca un monologo di Sean che offre una riflessione metaforica sull'intera vicenda.
MINUTAGGIO: 1:06:10-1:07:10
RUOLO: Sean
ATTORE: Shia LaBeouf
DOVE: Netflix
INGLESE
You know about this bridge? Huh?This bridge you got on the wall. There’s a big story behind this bridge. In the ’40s, this thing just disintegrates into the floor. It’s a big deal. It’s the third biggest bridge in the US. You got the Golden Gate, George Washington and then you got the Tacoma. In the ’40s, things collapse and they can’t figure it out and they bring in these experts. Mathematicians, scientists, nobody could figure it out. Took a look at foundations, suspension wire, nothing. Everything checks out. Then finally, one of these scientists says “resonance.” Resonance. You know what that is? Resonance is, um… You know, every solid object has its own vibration. When the outer one matches the inner one, you get resonance. Sometimes, resonance can be so powerful, it can bring a whole bridge down. No, like, um… Like when swings move by themselves at the playground? That’s resonance.
ITALIANO
Conosci questo ponte? Il ponte su questo quadro. C’è una lunga storia dietro. Negli anni ‘40 si è disintegrato a terra, è un problema enorme. E’ il terzo più grande negli stati uniti. Golden Gate, George Washington, e poi Takoma. Negli anni ‘40 è crollato e non si capiva il perché. hanno chiamato molti esperti. Matematici e scienziati valutarono le fondamenta, i cavi di sospensione, ma niente… era tutto in ordine. Poi uno di questi scienziati ha detto: “La risonanza”. La risonanza è… ogni oggetto solido ha una sua vibrazione. Se l’esterna si sintonizza con l’interna, c’è la risonanza. Qualche volta può essere così potente da far crollare un ponte. Sai quando le altalene si muovono da sole al parco giochi? E’ la risonanza.
"Pieces of a Woman" è un film drammatico diretto da Kornél Mundruczó e scritto da Kata Wéber. Uscito nel 2020, il film esplora in maniera intensa il dolore e la perdita attraverso la storia di una giovane coppia, Martha e Sean, interpretati da Vanessa Kirby e Shia LaBeouf, che affrontano la tragica perdita del loro bambino durante un parto casalingo andato male.
Vanessa Kirby offre una performance straordinaria, che le è valsa una nomination agli Oscar come miglior attrice. La sua rappresentazione di una donna attraversata dal lutto e dalla trasformazione personale è il fulcro emotivo del film. L'opera è rinomata per la sua sequenza iniziale di circa 30 minuti, che mostra il parto in tempo reale, un pezzo di cinematografia tanto audace quanto straziante.
Il film esplora il viaggio emotivo di Martha, e le ripercussioni sulla sua relazione con Sean e gli altri membri della sua famiglia, in particolare sua madre, interpretata da Ellen Burstyn, anch'essa acclamata per la sua performance. "Pieces of a Woman" affronta temi come il lutto, la colpa e il recupero, e il modo in cui le tragedie personali possono frantumare e poi, forse, ricostruire le relazioni.
l monologo di Sean è emblematico della profonda connessione tra il personale e il metaforico che il film tenta di stabilire. Sean fa riferimento al crollo del Ponte di Tacoma, un evento realmente accaduto nel 1940, noto per il fenomeno di "risonanza" che ha causato la sua distruzione. Utilizzando questo evento storico, Sean introduce un concetto fisico che diventa una potente metafora per le dinamiche emotive del film.
La risonanza, come descritta da Sean, è un'allusione alla distruzione fisica del ponte ma anche alla fragilità umana e alle circostanze che possono portare al crollo emotivo e psicologico di una persona. In questo contesto, la risonanza simboleggia come gli eventi esterni possano sincronizzarsi con le vulnerabilità interne di un individuo, causando turbamenti profondi o addirittura catastrofi personali.
Il monologo si inserisce perfettamente nella narrativa più ampia del film, che esplora il dolore e la perdita di Martha. Proprio come il ponte, Martha appare esternamente solida, ma l'accumulo di stress emotivi e le pressioni esterne si combinano in un punto di risonanza che la spinge al limite.
Sean usa questa storia per comunicare la sua percezione della situazione, forse suggerendo un riconoscimento del dolore insopportabile che Martha sta vivendo, e la difficoltà di comprenderne completamente le cause e le soluzioni. La scelta di includere questa narrazione nel film arricchisce il tessuto emotivo della storia e offre uno spunto di riflessione sulle forze invisibili che plasmano le nostre vite.
Il monologo di Sean rappresenta un esempio di come il cinema possa usare eventi storici e fenomeni fisici come metafore per esplorare tematiche psicologiche e emotive profonde. Attraverso il riferimento al crollo del Ponte di Tacoma, riesce a comunicare la complessità del dolore e la fragilità umana in modo visivamente evocativo e concettualmente ricco.
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