Monologo V per Vendetta, buona sera Londra

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel film "V per Vendetta", la figura enigmatica di V emerge come un eroe mascherato e come un oratore potente, la cui maestria nel linguaggio si rivela cruciale nell'infiammare il cuore e la mente dei cittadini oppressi. Il monologo di V, che interrompe la routine quotidiana con un messaggio trasmesso in tutto Londra, rappresenta un momento chiave nella narrazione, ponendo le basi per la rivoluzione imminente.

BUONA SERA, LONDRA!


MINUTAGGIO: 18:48-21:53

RUOLO: V

ATTORE: Hugo Weaving

DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


Good evening, London. Allow me first to apologize for this interruption. I do, like many of you, appreciate the comforts of every day routine- the security of the familiar, the tranquility of repetition. I enjoy them as much as any bloke. But in the spirit of commemoration, whereby those important events of the past, usually associated with someone's death or the end of some awful bloody struggle, a celebration of a nice holiday, I thought we could mark this November the 5th, a day that is sadly no longer remembered, by taking some time out of our daily lives to sit down and have a little chat. There are of course those who do not want us to speak. I suspect even now, orders are being shouted into telephones, and men with guns will soon be on their way. Why? Because while the truncheon may be used in lieu of conversation, words will always retain their power. Words offer the means to meaning, and for those who will listen, the enunciation of truth. And the truth is, there is something terribly wrong with this country, isn't there? Cruelty and injustice, intolerance and oppression. And where once you had the freedom to object, to think and speak as you saw fit, you now have censors and systems of surveillance coercing your conformity and soliciting your submission. How did this happen? Who's to blame? Well certainly there are those more responsible than others, and they will be held accountable, but again truth be told, if you're looking for the guilty, you need only look into a mirror. I know why you did it. I know you were afraid. Who wouldn't be? War, terror, disease. There were a myriad of problems which conspired to corrupt your reason and rob you of your common sense. Fear got the best of you, and in your panic you turned to the now high chancellor, Adam Sutler. He promised you order, he promised you peace, and all he demanded in return was your silent, obedient consent. Last night I sought to end that silence. Last night I destroyed the Old Bailey, to remind this country of what it has forgotten. More than four hundred years ago a great citizen wished to embed the fifth of November forever in our memory. His hope was to remind the world that fairness, justice, and freedom are more than words, they are perspectives. So if you've seen nothing, if the crimes of this government remain unknown to you, then I would suggest you allow the fifth of November to pass unmarked. But if you see what I see, if you feel as I feel, and if you would seek as I seek, then I ask you to stand beside me one year from tonight, outside the gates of Parliament, and together we shall give them a fifth of November that shall never, ever be forgot.



ITALIANO


Buona sera, Londra. Prima di tutto vi prego di scusarmi per questa interruzione. Come molti di voi io apprezzo il benessere della routine quotidiana, la sicurezza di ciò che è familiare, la tranquillità della ripetizione. Ne godo quanto chiunque altro. Ma nello spirito della commemorazione, affinché gli eventi importanti del passato, generalmente associati alla morte di qualcuno o al termine di una lotta atroce e cruenta vengano celebrati con una bella festa, ho pensato che avremmo potuto dare risalto a questo 5 novembre, un giorno ahimè sprofondato nell'oblio, sottraendo un po' di tempo alla vita quotidiana, per sederci e fare due chiacchiere. Alcuni vorranno toglierci la parola, sospetto che in questo momento stiano strillando ordini al telefono e che presto arriveranno gli uomini armati. Perché? Perché, mentre il manganello può sostituire il dialogo, le parole non perderanno mai il loro potere; perché esse sono il mezzo per giungere al significato, e per coloro che vorranno ascoltare, all'affermazione della verità. E la verità è che c'è qualcosa di terribilmente marcio in questo paese. Crudeltà e ingiustizia, intolleranza e oppressione. E lì dove una volta c'era la libertà di obiettare, di pensare, di parlare nel modo ritenuto più opportuno, lì ora avete censori e sistemi di sorveglianza, che vi costringono ad accondiscendere e sottomettervi. Com'è accaduto? Di chi è la colpa? Sicuramente ci sono alcuni più responsabili di altri che dovranno rispondere di tutto ciò; ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate il colpevole... non c'è che da guardarsi allo specchio. Io so perché l'avete fatto. So che avevate paura. E chi non l’avrebbe avuta? Guerre, terrore, malattie. C'era una quantità enorme di problemi, una macchinazione diabolica atta a corrompere la vostra ragione e a privarvi del vostro buon senso. La paura si è impadronita di voi, e il Caos mentale ha fatto sì che vi rivolgeste all'attuale Alto Cancelliere, Adam Sutler. Vi ha promesso ordine e pace in cambio del vostro silenzioso, obbediente consenso. Ieri sera ho cercato di porre fine a questo silenzio. Ieri sera io ho distrutto il vecchio Bailey, per ricordare a questo paese quello che ha dimenticato. Più di quattrocento anni fa, un grande cittadino ha voluto imprimere per sempre nella nostra memoria il 5 novembre. La sua speranza, quella di ricordare al mondo che l'equità, la giustizia, la libertà sono più che parole: sono prospettive. Quindi, se non avete visto niente, se i crimini di questo governo vi rimangono ignoti, vi consiglio di lasciar passare inosservato il 5 novembre. Ma se vedete ciò che vedo io, se la pensate come la penso io, e se siete alla ricerca come lo sono io, vi chiedo di mettervi al mio fianco, a un anno da questa notte, fuori dai cancelli del Parlamento, e insieme offriremo loro un 5 novembre che non verrà mai più dimenticato.

V

"V per Vendetta" è un film del 2005 diretto da James McTeigue, con la sceneggiatura scritta da Lilly e Lana Wachowski, basato sull'omonima graphic novel di Alan Moore e David Lloyd. Il film è ambientato in una Gran Bretagna distopica e totalitaria, ed è profondamente radicato in temi di libertà, oppressione e vendetta.


Il personaggio principale, V, è un rivoluzionario mascherato, che indossa una maschera che raffigura Guy Fawkes, il famoso cospiratore inglese noto per il suo tentativo di far saltare in aria il Parlamento inglese nel 1605. V è carismatico e colto, spesso cita Shakespeare, e utilizza la sua erudizione sia come arma retorica sia come strumento di tortura psicologica.


La storia segue V mentre cerca di vendicarsi contro i suoi torturatori passati, che ora occupano posizioni elevate nel regime oppressivo. Durante il suo percorso, salva e poi coinvolge Evey Hammond, una giovane donna, nelle sue trame. Evey, attraverso la sua relazione con V, si trasforma da vittima impaurita a complice consapevole dei suoi piani. V è un personaggio complesso: è sia vendicativo che idealista, brutalmente violento e poeticamente giusto. La sua missione è ispirare il popolo a ribellarsi contro l'ingiustizia e l'oppressione, sfruttando atti di terrorismo per scuotere il pubblico dalla passività. Il suo obiettivo finale è quello di vedere la società liberata dalle catene dell'autoritarismo, anche se non è destinato a vedere questo cambiamento stesso.

ANALISI DEL MONOLOGO

Il monologo di V in "V per Vendetta" introduce anche le sue idee rivoluzionarie e la sua filosofia. Il monologo inizia con un tono cortese e quasi umile, dove V si scusa per l'interruzione, un gesto che serve a guadagnare l'attenzione e la simpatia dell'ascoltatore. Questo apre la porta a un discorso che è allo stesso tempo un invito e una sfida al pubblico.


V esalta i piaceri della routine e della tranquillità quotidiana, riconoscendo il valore del conforto e della sicurezza che queste abitudini portano. Tuttavia, subito dopo, contrappone questi piaceri con l'importanza del ricordo e della commemorazione di eventi storici, in particolare il 5 novembre, che simboleggia resistenza e ribellione contro l'oppressione. V sottolinea la potenza immutabile delle parole come strumento per la verità e la comprensione. Le parole sono contrapposte alla forza bruta, rappresentata dal "manganello" del governo autoritario, evidenziando la convinzione di V che il cambiamento vero e significativo possa avvenire attraverso la consapevolezza e la persuasione intellettuale.


V procede con una critica diretta e franca dello stato di cose in Gran Bretagna, elencando le ingiustizie e la corruzione del governo. Questa parte del discorso serve a svegliare gli ascoltatori dalla loro apatia, spingendoli a riconoscere e riflettere sulla loro complicità implicita nell'ascesa del regime oppressivo. Importante è il momento in cui V invita gli ascoltatori a guardarsi allo specchio per cercare il colpevole della loro situazione, suggerendo che il cambiamento richiede la partecipazione attiva del popolo e non solo l'azione di un singolo eroe. Qui, V diventa catalizzatore di un movimento più ampio. Il discorso si conclude con un appello diretto e personale agli ascoltatori affinché si uniscano a lui esattamente un anno dopo, per un'azione collettiva contro il parlamento, promettendo un evento memorabile che riaffermi i valori di "equità, giustizia e libertà".

Conclusioni

Il monologo di V è un potente strumento retorico che interpella direttamente il pubblico, sia i personaggi all'interno del film sia gli spettatori reali. V mette in discussione l'ordine esistente e invita anche a una partecipazione attiva nella lotta per la libertà, la giustizia e l'equità. La sua capacità di infondere coraggio e di suscitare una riflessione critica tra i cittadini rappresenta l'essenza della sua lotta contro l'oppressione.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com