10 cose che odio di te: analisi del dialogo tra Patrick e Kat che anticipa il finale

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...

~ LA REDAZIONE DI RC

"10 cose che odio di te" - la trama del film

Il film si muove come una commedia romantica che alterna due linee narrative intrecciate:

La storia d’amore di Cameron e Bianca, che rappresenta la freschezza del primo innamoramento.

La relazione burrascosa tra Kat e Patrick, che ha invece toni più maturi e conflittuali.

Cameron entra in scena come il ragazzo nuovo, ingenuo e idealista. Si innamora subito di Bianca, ma incontra l’ostacolo principale: il padre delle ragazze, il dottor Stratford, che impone una regola rigida per proteggere le figlie dalle “conseguenze” delle relazioni adolescenziali. Qui entra in gioco l’espediente tipico della commedia romantica: il “contratto segreto”. Per aprire la strada a Bianca, Cameron e Michael individuano Patrick Verona come la persona che potrebbe domare — o almeno convincere — Kat. Joey, il ricco superficiale che mira a Bianca, si presta come finanziatore del piano, pagando Patrick per corteggiare Kat. In questo punto si crea la tensione narrativa: Kat deve credere che Patrick sia interessato a lei, mentre lo spettatore sa che dietro c’è un patto.

La festa segna il primo vero snodo. Kat, portata lì da Patrick, si scontra con la superficialità del mondo scolastico che disprezza. Ubriacandosi, abbassa per la prima volta le difese e Patrick mostra un lato premuroso che mette in crisi l’immagine che Kat aveva di lui. È una scena che serve a due cose: mostrare che Kat è vulnerabile, nonostante la corazza; introdurre il primo “errore” di Patrick, quando si tira indietro dal bacio, alimentando la diffidenza di lei.

Patrick, dopo il gelo di Kat, mette in campo il gesto più teatrale del film: la serenata con la banda scolastica. È il momento in cui la commedia diventa esplicitamente meta-cinematografica, un gesto “alla Shakespeare”, esagerato e plateale, che però conquista Kat. Questo episodio apre la seconda fase del loro rapporto: dal conflitto iniziale alla possibilità di un sentimento vero.

La spiegazione del finale del film "10 cose che odio di te"

Al ballo tutto ciò che è stato preparato fino a quel momento esplode. Bianca decide di andarci con Cameron, segnando la sua scelta definitiva: non il ragazzo ricco e superficiale, ma quello che l’ha davvero ascoltata. Kat, invece, cede a Patrick e lo accompagna, ma porta con sé un sospetto latente: perché lui insiste così tanto?

La tensione arriva al culmine quando Joey, respinto da Bianca, rivela davanti a Kat il motivo per cui Patrick l’ha corteggiata: il patto, i soldi, la manipolazione. Per Kat è un tradimento doppio. Non solo ha abbassato la guardia con un ragazzo che sembrava diverso, ma scopre che la sua ribellione, la sua autonomia, sono state usate come pedine in un gioco tra uomini. La reazione è immediata: abbandona Patrick con il cuore spezzato.

La mattina successiva, le dinamiche familiari cambiano. Walter, il padre iperprotettivo, capisce che le figlie stanno crescendo e che le sue regole non possono più contenerle. Con Kat in particolare avviene una svolta: smette di trattarla come la “figlia da sorvegliare” e la riconosce come una giovane donna in grado di decidere. Questo porta alla sua decisione di lasciarla andare al Sarah Lawrence College, accettando la sua indipendenza.

Bianca, invece, si riconcilia con Kat: le due sorelle, che per tutto il film sono state in contrapposizione (la ribelle contro la popolare), trovano un terreno comune. La confessione di Kat sul passato con Joey non era servita subito, ma ora assume pieno valore: Bianca ha visto da sola chi è Joey, e può guardare la sorella con occhi diversi.

La poesia: “10 cose che odio di te”

Arriviamo alla scena che dà il titolo al film. Per un compito di letteratura, ogni studente deve scrivere un testo ispirato a Shakespeare. Kat legge ad alta voce la sua poesia: una lista di “cose che odia” di Patrick. Ma man mano che procede diventa chiaro che non sta parlando di odio. Sta parlando di dolore, di vulnerabilità, di un sentimento che non può cancellare nonostante la delusione. L’ultimo verso, quello in cui ammette di odiarlo “non per niente, neanche un po’, proprio per niente”, è il momento in cui lascia cadere completamente le difese.

Patrick, che inizialmente era entrato nella storia con un accordo economico, conclude il suo arco con un atto concreto: comprare a Kat una chitarra elettrica, la Fender Stratocaster che lei desiderava. Qui il denaro non è più legato al contratto con Joey, ma trasformato in dono, in segno di ascolto e riconoscimento delle passioni di Kat.

Dialogo tra Kat e Patrick

Patrick: Heath Ledger

Kat: Julia Stiles

Patrick: No, non è affatto vero.

Kat: Il poliziotto?

Patrick: Una falsità. Il ragazzo ucciso?

Kat: Voci. L’anatra?

Patrick: Chiacchiere! Le palle di Bob Ridgeway?

Kat: Vero, però se lo meritava. Ha cercato di palparmi.

Patrick: Hai fatto bene. 

Kat: Le tue origini?

Patrick: Autentiche. Io ho vissuto in Australia fino a 10 anni.

Kat: Con i Pigmei? 

Patrick: Ah…quasi! Con mia madre. 

Kat: Dov’eri l’altr’anno? So che la storia della carriera porno è una balla.

Patrick: Credi?

Ridono.

Kat: Dimmi qualcosa di vero.

Patrick: Qualcosa di vero… Odio i piselli.

Kat: No, qualcosa di serio, qualcosa che nessun altro sa.

Patrick: Va bene. Sei dolce, e sexy, completamente pazza di me. 

Kat: Sei molto sicuro di te, te l’ha mai detto nessuno?

Patrick: A dir la verità me lo dicono ogni giorno. 

Si baciano.

Patrick: Vieni al ballo con me.

Kat: E’ una richiesta o un ordine?

Patrick: Dai, vieni con me.

Kat: No.

Patrick: Perché no?

Kat: Perché non voglio. E’ una stupida tradizione.

Patrick: Ah, la gente non si aspetta che tu vada?

Kat: Perché insisti tanto, che cosa ci guadagni?

Patrick: Perché, ho bisogno di un motivo per stare con te? 

Kat: Dimmelo tu. 

Patrick: Ti serve un analista, te lo ha mai detto nessuno?

Kat: Rispondi alla mia domanda, Patrick. 

Patrick: Niente, non ci guadagno niente, solo il piacere della tua compagnia, chiaro?

Si accende una sigaretta. 2 la getta in terra e se ne va.

La scena si apre con Kat che elenca, una dopo l’altra, le leggende metropolitane che circolano a scuola su Patrick: risse, arresti, storie di porno amatoriale. Lui le nega tutte, con tono ironico, lasciando che l’alone di mistero rimanga. È il gioco del mito: Patrick si diverte a tenere in vita le voci, perché rafforzano il suo personaggio da outsider. Qui Heath Ledger gioca molto sul contrasto: risponde con naturalezza, senza mai sembrare sulla difensiva. È un atteggiamento che rende Patrick affascinante: non si giustifica, ma smonta i pettegolezzi con ironia.

Il primo scambio autentico

Kat insiste: “Dimmi qualcosa di vero”. Lui prima scherza (“Odio i piselli”), poi, incalzato, abbassa la maschera e butta lì la battuta che diventa quasi una confessione: “Sei dolce, sexy e completamente pazza di me”. È uno dei passaggi più interessanti: da una parte è arrogante, dall’altra mette in campo un complimento mascherato da provocazione. Julia Stiles qui bilancia lo scambio con sarcasmo: Kat non si lascia conquistare subito, reagisce mettendo Patrick al suo posto (“Sei molto sicuro di te”). È la dinamica classica del duello verbale shakespeariano, in cui la tensione erotica si costruisce attraverso lo scontro.

La proposta del ballo

Patrick chiede a Kat di andare al ballo. Lei rifiuta secca: “È una stupida tradizione”. Questo è un momento cruciale: Kat non sta solo dicendo di no a Patrick, ma al sistema di regole sociali che il ballo rappresenta (popolarità, conformismo, apparenza). È la sua identità ribelle che si riafferma. Patrick, invece, insiste. E più insiste, più lo spettatore percepisce che c’è qualcosa dietro: non solo il desiderio, ma l’accordo con Joey. Questa insistenza mette un seme di dubbio in Kat e prepara il terreno al conflitto che esploderà al ballo stesso.

Il corteggiamento e la bugia

Quando Patrick dice: “Niente, non ci guadagno niente, solo il piacere della tua compagnia”, lo spettatore sa che non è del tutto vero. È un passaggio carico di tensione drammatica, perché la relazione si sta costruendo su un fondamento fragile: Kat sta finalmente aprendo uno spiraglio di fiducia, proprio mentre Patrick continua a nascondere il vero motivo della sua insistenza. Qui il lavoro di Ledger è sottile: mantiene un tono leggero, ma il modo in cui abbassa lo sguardo o sfuma la voce tradisce che non è del tutto sincero.

La sigaretta finale

La scena si chiude con Patrick che accende una sigaretta e se ne va. È un gesto che sembra dire: “Non so come uscire da questo scambio”. Il fumo diventa quasi un sipario: serve a nascondere, a lasciare in sospeso. Kat rimane con il dubbio, e lo spettatore con l’anticipazione del conflitto imminente.

Perché questo dialogo è centrale

Mostra la chimica tra Kat e Patrick: battute rapide, sguardi ironici, tensione erotica sotto la superficie.

Espone il cuore del conflitto: Patrick vuole portarla al ballo per ragioni che non può rivelare, Kat rifiuta le convenzioni e sente che c’è qualcosa che non torna.

Riflette Shakespeare: è un duello verbale che richiama le schermaglie amorose de La bisbetica domata, dove amore e ironia passano attraverso lo scontro di intelligenze.

Prepara la caduta: il seme della sfiducia è piantato, e al ballo esploderà con la rivelazione dell’accordo.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com