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~ LA REDAZIONE DI RC
Il film si muove come una commedia romantica che alterna due linee narrative intrecciate:
La storia d’amore di Cameron e Bianca, che rappresenta la freschezza del primo innamoramento.
La relazione burrascosa tra Kat e Patrick, che ha invece toni più maturi e conflittuali.
L’arrivo di Cameron e la regola del padre
Cameron entra in scena come il ragazzo nuovo, ingenuo e idealista. Si innamora subito di Bianca, ma incontra l’ostacolo principale: il padre delle ragazze, il dottor Stratford, che impone una regola rigida per proteggere le figlie dalle “conseguenze” delle relazioni adolescenziali. Questa regola diventa il motore della trama: Bianca può uscire solo se Kat lo fa per prima. Una clausola che sembra blindare il desiderio di Bianca, dato il carattere scontroso e indipendente della sorella maggiore.
L’accordo con Patrick
Qui entra in gioco l’espediente tipico della commedia romantica: il “contratto segreto”. Per aprire la strada a Bianca, Cameron e Michael individuano Patrick Verona come la persona che potrebbe domare — o almeno convincere — Kat. Joey, il ricco superficiale che mira a Bianca, si presta come finanziatore del piano, pagando Patrick per corteggiare Kat. In questo punto si crea la tensione narrativa: Kat deve credere che Patrick sia interessato a lei, mentre lo spettatore sa che dietro c’è un patto.
La festa
La festa segna il primo vero snodo. Kat, portata lì da Patrick, si scontra con la superficialità del mondo scolastico che disprezza. Ubriacandosi, abbassa per la prima volta le difese e Patrick mostra un lato premuroso che mette in crisi l’immagine che Kat aveva di lui. È una scena che serve a due cose: mostrare che Kat è vulnerabile, nonostante la corazza; introdurre il primo “errore” di Patrick, quando si tira indietro dal bacio, alimentando la diffidenza di lei. Parallelamente, Bianca comincia a vedere la differenza tra Cameron e Joey. Il bacio che concede a Cameron non è ancora una promessa, ma un segnale che sta iniziando a cambiare sguardo.
La serenata e la riapertura
Patrick, dopo il gelo di Kat, mette in campo il gesto più teatrale del film: la serenata con la banda scolastica. È il momento in cui la commedia diventa esplicitamente meta-cinematografica, un gesto “alla Shakespeare”, esagerato e plateale, che però conquista Kat. Questo episodio apre la seconda fase del loro rapporto: dal conflitto iniziale alla possibilità di un sentimento vero.
Il ballo come obiettivo
Da qui in avanti il ballo diventa il punto di convergenza di tutte le linee narrative: Bianca vuole andarci, ma deve decidere con chi. Kat, coerente con la sua ribellione, lo rifiuta, alimentando i sospetti sulla reale motivazione di Patrick. Cameron aspetta la conferma del suo ruolo nella vita di Bianca. Joey pianifica di usarlo per i suoi scopi personali.
Al ballo tutto ciò che è stato preparato fino a quel momento esplode. Bianca decide di andarci con Cameron, segnando la sua scelta definitiva: non il ragazzo ricco e superficiale, ma quello che l’ha davvero ascoltata. Kat, invece, cede a Patrick e lo accompagna, ma porta con sé un sospetto latente: perché lui insiste così tanto?
La tensione arriva al culmine quando Joey, respinto da Bianca, rivela davanti a Kat il motivo per cui Patrick l’ha corteggiata: il patto, i soldi, la manipolazione. Per Kat è un tradimento doppio. Non solo ha abbassato la guardia con un ragazzo che sembrava diverso, ma scopre che la sua ribellione, la sua autonomia, sono state usate come pedine in un gioco tra uomini. La reazione è immediata: abbandona Patrick con il cuore spezzato.
Parallelamente, Bianca vive la sua vera emancipazione: non solo sceglie Cameron, ma affronta fisicamente Joey, colpendolo quando lui picchia Cameron e insulta entrambe le sorelle. È un momento che ribalta i ruoli: la ragazza considerata “vuota e vanitosa” dimostra coraggio e integrità, mentre il modello di “maschio ideale” della scuola si riduce a una caricatura violenta e ridicola.
La mattina successiva, le dinamiche familiari cambiano. Walter, il padre iperprotettivo, capisce che le figlie stanno crescendo e che le sue regole non possono più contenerle. Con Kat in particolare avviene una svolta: smette di trattarla come la “figlia da sorvegliare” e la riconosce come una giovane donna in grado di decidere. Questo porta alla sua decisione di lasciarla andare al Sarah Lawrence College, accettando la sua indipendenza.
Bianca, invece, si riconcilia con Kat: le due sorelle, che per tutto il film sono state in contrapposizione (la ribelle contro la popolare), trovano un terreno comune. La confessione di Kat sul passato con Joey non era servita subito, ma ora assume pieno valore: Bianca ha visto da sola chi è Joey, e può guardare la sorella con occhi diversi.
La poesia: “10 cose che odio di te” (Clicca qui per leggere il monologo sulla poesia e un'analisi)
Arriviamo alla scena che dà il titolo al film. Per un compito di letteratura, ogni studente deve scrivere un testo ispirato a Shakespeare. Kat legge ad alta voce la sua poesia: una lista di “cose che odia” di Patrick. Ma man mano che procede diventa chiaro che non sta parlando di odio. Sta parlando di dolore, di vulnerabilità, di un sentimento che non può cancellare nonostante la delusione. L’ultimo verso, quello in cui ammette di odiarlo “non per niente, neanche un po’, proprio per niente”, è il momento in cui lascia cadere completamente le difese.
La forza di questa scena non è tanto nella rivelazione del sentimento, quanto nel coraggio di Kat: lei, che ha sempre tenuto tutti a distanza con sarcasmo e cinismo, sceglie di esporsi pubblicamente. È un gesto di verità, l’opposto della recita che Patrick ha messo in atto.
Patrick, che inizialmente era entrato nella storia con un accordo economico, conclude il suo arco con un atto concreto: comprare a Kat una chitarra elettrica, la Fender Stratocaster che lei desiderava. Qui il denaro non è più legato al contratto con Joey, ma trasformato in dono, in segno di ascolto e riconoscimento delle passioni di Kat.
È un gesto che chiude il cerchio: Patrick non finge più, non recita un ruolo per ottenere qualcosa. Si presenta a Kat così com’è, ammettendo di essersi innamorato davvero. La riconciliazione avviene attraverso il bacio, ma soprattutto attraverso la sincerità: per la prima volta entrambi sono sullo stesso piano, senza maschere.
Il finale di 10 cose che odio di te è rimasto impresso perché unisce due momenti emotivamente fortissimi: la poesia e il gesto della chitarra. La poesia letta da Kat davanti alla classe è un monologo che va oltre la semplice “lista di difetti”: è una confessione pubblica di amore e vulnerabilità. Una scena girata in un’unica ripresa, resa memorabile dalle lacrime autentiche di Julia Stiles.
La chitarra regalata da Patrick rappresenta il passaggio dall’inganno alla sincerità: non più soldi di Joey, ma un dono pensato per lei e per le sue passioni.
Il bacio finale tra Kat e Patrick non è solo la chiusura romantica della trama, ma suggella il vero messaggio del film: l’amore non nasce dal “domare” qualcuno, ma dal riconoscerne l’individualità e accettarne i difetti. Per questo, a distanza di più di vent’anni, il finale continua a essere citato come uno dei momenti più emozionanti del teen cinema anni ’90.
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