Mr. & Mrs. Smith: analisi della scena della cena tra Jane e John Smith

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~ LA REDAZIONE DI RC

Mr. e Mrs. Smith

La trama è costruita intorno a una coppia borghese, John e Jane Smith, che vivono una vita apparentemente ordinaria. Abitano in una villetta elegante, frequentano cene tra amici, vanno in terapia di coppia per cercare di salvare un matrimonio diventato piatto e prevedibile. Fin qui, nulla di strano. Solo che entrambi nascondono un segreto: sono due sicari professionisti, e lavorano per organizzazioni rivali.

Il loro matrimonio è una finzione tanto quanto lo è la loro vita quotidiana. Nessuno dei due sa cosa faccia davvero l’altro. Ed è proprio da questa doppia identità che nasce il cuore narrativo del film.

Il momento di rottura arriva quando le rispettive agenzie affidano a entrambi la stessa missione: eliminare un bersaglio (interpretato da Adam Brody). L’operazione si complica e, senza volerlo, i due finiscono per ostacolarsi a vicenda. L'agenzia, accorgendosi che la missione è fallita, ordina loro di uccidersi a vicenda.

A questo punto, il film entra nella sua fase più interessante: marito e moglie, ignari fino a quel momento della vera identità dell’altro, scoprono il segreto e si ritrovano in un gioco al massacro che rimbalza tra la vendetta personale e una ritrovata complicità. Una sorta di danza tra eros e thanatos, a colpi di mitra e battute sarcastiche.

La parte centrale del film è una lunga sequenza di scontri tra i due, che alternano momenti di distruzione fisica (letteralmente devastano casa loro) a dialoghi che sembrano usciti da una seduta di terapia con le pistole in mano. È qui che Mr. & Mrs. Smith svela la sua vera natura: una commedia matrimoniale camuffata da action movie.

Il conflitto, alla fine, li porta paradossalmente a riscoprirsi. La verità, anche se violenta e pericolosa, li riavvicina. In una delle sequenze più rappresentative, i due combattono fianco a fianco per la prima volta contro una squadra di agenti mandati ad ucciderli, trasformando la crisi coniugale in un’alleanza armata.

Il dialogo

Jane Smith: Angelina Jolie
John Smith: Brad Pitt

La tavola è apparecchiata in grande stile.Jane Smith allontana la sedia per John Smith.

John Smith: Credevo che questi li tirassi fuori solo in occasioni speciali.
Jane Smith: Questa è un’occasione speciale.
John Smith: Ah.

John Smith si siede.

Jane Smith mangia le olive da quel che resta del cocktail di John Smith (che lui non aveva bevuto) e si allontana. John Smith si guarda intorno, poi afferra un coltello dalle posate e se lo nasconde. Arriva Jane Smith con un piatto di carne.

John Smith: Mhmmm, brasato il mio preferito.

John Smith nota il coltello che sta usando Jane Smith per tagliare.

John Smith: Permettimi tesoro. Sei stata in piedi tutto il giorno.

Jane Smith: Grazie.

John Smith comincia a tagliare.

John Smith: Figurati.

Jane Smith estrae un altro coltello, dalla parannanza, e continua a tagliare del pane. John Smith si siede, con il suo coltello enorme vicino.

John Smith: Come è andata al lavoro?
Jane Smith: Veramente abbiamo avuto un piccolo problema con il cliente.
John Smith: Ma davvero?
Jane Smith: Si. Una doppia prenotazione con un’altra azienda. Vuoi i fagiolini?
John Smith: No, grazie.
Jane Smith: Prendine un pò.
John Smith: Spero che tutto si sia sistemato.
Jane Smith: Per il momento no. Ma si sistemerà.

John Smith comincia a tagliare.

John Smith: Il brasato, il mio preferito. Tesoro, mi puoi passare il sale?

John Smith e Jane Smith ridacchiano. Il sale è davanti a Jane Smith che comincia a salare il tutto. John Smith e Jane Smith si guardano mentre sorridono e mangiano.John Smith mastica con molta attenzione.

John Smith: C’hai messo… qualcosa di nuovo?
Jane Smith: Mhm-mhm.
John Smith: Mhm…

John Smith deglutisce a fatica.

Jane Smith: E come è andata ad Atlanta?

John Smith si pulisce con il tovagliolo.

John Smith: Anche noi abbiamo avuto dei problemi. Alcuni conti non tornavano.
Jane Smith: Ma roba grave?

John Smith nel frattempo si è alzato.

John Smith: Questione di vita o di morte. Vino?
Jane Smith: Si. 


John Smith versa il vino a Jane Smith,  e passa il bicchiere a Jane Smith. Poi, mentre Jane Smith beve, lascia cadere di proposito la bottiglia. Senza guardare, Jane Smith la prende. Si guardano. Poi, volontariamente, Jane Smith la lascia cadere. Il vino finisce in terra. Si guardano di nuovo. Jane Smith: e John Smith mentre si incrociano, senza neanche più guardarsi.

Jane Smith: Vado io
John Smith: Vado io.
Jane Smith: Prendo uno straccio.

Escono dalla stanza. 

Analisi dialogo

Questa è una scena da manuale per chi studia regia e recitazione cinematografica. Tutto si gioca su un doppio livello:

Superficie: due coniugi che cenano insieme dopo una giornata "normale".

Sottotesto: due sicari che si stanno studiando, pronti ad attaccare in qualsiasi momento.

L’atmosfera è sofisticata e pericolosa allo stesso tempo. La tavola è apparecchiata con cura, Jane si mostra perfetta padrona di casa, offre il suo piatto forte, il brasato, si preoccupa del lavoro del marito. Ma ogni gesto è carico di ambiguità: l’oliva mangiata, il coltello nascosto, i finti sorrisi. Qui non c’è affetto, c’è tattica.

Ogni battuta è un colpo leggero ma preciso.

"Come è andata al lavoro?" Frase banale? No. È un controllo mascherato da interesse. Una spia cerca di capire cosa l’altro sa.

"Una doppia prenotazione con un’altra azienda" Tradotto: ci siamo pestati i piedi nella stessa missione. È il modo in codice per ammettere, senza dirlo, che entrambi sanno dell’identità dell’altro.

"Ci hai messo qualcosa di nuovo?" Qui si gioca col tema del veleno: John mastica con attenzione, forse per capire se è stato avvelenato. Ma anche per saggiare il terreno, vedere se può fidarsi.

La bottiglia di vino che viene lasciata cadere e poi raccolta: è un gesto simbolico potentissimo. Non è solo una prova di agilità — è un messaggio. "Siamo pronti a reagire. Sempre."

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