Rubrica - cinema e videogiochi: Squid Game e La Cosa

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Non giudicare un libro dalla copertina.


~BELLE

VOGLIO AVVENTURE IN LUOGHI SCONOSCIUTI!


Cari lettori, benvenuti nella Biblioteca di Belle, un luogo dove le storie prendono vita e dove possiamo esplorare mondi diversi attraverso le parole e le immagini. Oggi, nel nostro portale interattivo attraversiamo un viaggio unico che sfora il confine tra il cinema e i videogiochi. Simone Ferdinandi, membro della nostra community, ci guiderà in questa esplorazione con alcuni estratti della sua rubrica "Cinegame". Lasciamoci ispirare dalla sua analisi e dalla sua passione per questi mondi che, pur diversi, si intrecciano in modo affascinante. Uno degli appuntamenti è dedicato ad un curioso adattamento videoludico della celebre serie "Squid Game"; il secondo ad un videogioco che ha attinto a piene mani dall'altrettanto storico "La cosa", di John Carpenter. Buona lettura!


SQUID GAME E FALL GUYS: RAGAZZI CHE CADONO E GIOCHI CALAMARESCHI



La società contemporanea è un elogio alla competitività esasperata ed alla guerra tra pari. Il capitalismo ci ha messo gli uni contro gli altri, portandoci a farci la guerra per guadagnare una fetta di pane, facendoci odiare il prossimo ed impedendoci di vivere tutti assieme in pace ed armonia! Però qua non sto scrivendo il manifesto del Fight Club ma, bensì, "CineGame", la rubrica che attraversa cinema e videogiochi per eccellenza!! E, dato che stiamo parlando di competitività, mi pongo una domanda: quali sono i giochi più competitivi che ci siano? E perchè proprio i giochi per bambini?

Se la risposta che ho appena fornito vi dovesse destabilizzare, vi consiglio di farvi un giretto su Twitch, dove troverete dei ragazzi prossimi ai 30 anni bestemmiare davanti a Peggle, la versione ancora più colorata di “Candy Crush Saga”, imbottita di unicorni, pony ed altri animali usciti direttamente dal mondo dei Teletubbies. È incredibile come un gioco così semplice, cuccioloso e coccoloso, riesca a tirare fuori il fuoco da chiunque. Però, c'è di peggio: FALL GUYS! Immaginate Takeshi's Castle. Lo avete fatto? Ecco, immaginatevi Takeshi's Castle senza Takeshi Kitano, Lillo e Greg. Al posto dei concorrenti metteteci degli aggeggi enormi, completamente scoordinati ed incapaci di intendere e di volere. Avete Fall Guys.

In questo gioco, dovrete affrontare una serie di prove e di percorsi ad ostacoli. solo un giocatore potrà vincere il torneo riuscendo a ottenere la tanto agognata coroncina. Il gioco è online, il che implica che chiunque stia vicino a voi vi lascerà passare avanti solo per riuscire a piantarvi un coltello dietro alla schiena. Dovrete voltare le spalle agli amici, non farvi impietosire da nessuno ed essere più egoisti di Homer Simpson. Senza che mi metta a fare dei giri di parole, sapete benissimo che serie sto per tirare in mezzo, no?

Squid Game o, conosciuto in Spagna come El juego del calamar. 454 coreani disperati più un pakistano disperato partecipano ad un gioco mortale per vincere una cifra che, se riconvertita in Euro, vi permetterebbe di acquistare un NFT di un calamaro che si fuma un bong ed un paio di mutande firmate dal sosia di CR7. Il gioco è mortale e...ma veramente c'è qualcuno che non ha visto Squid Game? Per quei (pochi) vi faccio un rapido recap: Tizio sfigato. Rapimenti.1-2-3 stella mortale. Tizi con i comandi della play in faccia. Giochi per bambini. Alì, nooo! Cazzo, sei mio fratello! Tu eri morto! Stagione 2!


Però, dato che qua siamo su CineGame, devo essere serio (ahahhahahah) e devo mettere in relazione il gioco con la serie. Semplice come leggere 읽는 바보. Il cardine di Squid Game è, detto brutalmente, il metterselo in quel posto vicendevolmente. E, guarda un po', anche in Fall Guys è così. Finita qui? No. Come se non bastasse, tutto il look pupazzoso del gioco, ricorda il look infantile della serie che sembra per bambini, ma non lo è. E, come se non bastasse, i giochi di Squid Game sono giochi per bambini, proprio come le sfide di Fall Guys. Qualche coreano potrebbe essere accusato di plagiarismo...

Quindi, in poche parole, che voi siate dei ragazzi che cadono, o degli sfigati coreani, ricordatevi che cane mangia cane e la prossima preda potresti essere proprio tu che stai leggendo...


Alla prossima, amici!




AMORE, C'E' UNA "COSA" TRA DI NOI!


La fiducia è una cosa fondamentale nelle relazioni umane, rappresenta un cardine imprescindibile di ogni rapporto. È un qualcosa di fragile che subisce costantemente molteplici test. La tua ragazza va in Erasmus? Ti devi fidare di lei. Il tuo amico si è preso 300 euro con la promessa di moltiplicarli tramite uno schema Ponzi da lui creato? Ti devi fidare di lui. Un tuo amico dice di essere tra i buoni in un gioco per il cellulare? Col c***o che mi fido! Signore e signori, bentornati a "CineGame", la rubrica cine-ludica più divertente del web (ma anche no) ed oggi parliamo, come avrete intuito, di fiducia e di un gioco che la sgretola più rapidamente di una relazione extraconiugale.

Partiamo da una storiella: è il dicembre del 2020, quel periodo della storia umana in cui l'Italia è colorata a causa di un virus che inizialmente condivideva il nome con un noto paparazzo italiano. È in vigore il coprifuoco, il che vuol dire che l'unica maniera per passare del tempo con gli amici la sera è giocare online. Ed è lì che subentra un ragazzo che, giocando ad un gioco chiamato “Among us” con i suoi amichetti, si troverà a sfruttare delle tecniche di interrogatorio prese direttamente da Guantanamo Bay per vincere. Come mai deve ricorrere a queste tecniche? Vuole entrare nella C.I.A.? Il suo mito era J. Edgar Hoover (creatore della C.I.A. e delle più divertenti macchine di tortura americane)? Naah, forse la verità è che, come al solito, i videogiochi ci rendono delle persone matte come i cavalli.


Ok, ma… cos'è “Among Us”? Avete presente “Lupus in Tabula”? Quel gioco con le carte dove ci sono i lupi che si nascondono tra i contadini, dove ci si accusa e dove si spaccano le amicizie. Ecco, “Among Us” è questo. Siamo su di una navicella spaziale assieme agli altri membri dell'equipaggio (per dirlo all’americana, con dei crewmates). Tra di noi si nascondono degli impostori che vorranno ucciderci uno ad uno, sabotando le funzionalità della navetta ed obbligando il resto del gruppo a separarsi. Per inciso, ad ogni partita sarà il gioco stesso a stabilire chi è impostore e chi è crewmate, ovviamente senza farlo presente agli altri (ad eccezione degli impostori, che sapranno fin dall’inizio chi è il loro compare). Ogni volta che verrà rinvenuto un cadavere da uno dei membri, partirà un j'accuse generale, per poi votare e decidere chi eliminare (letteralmente eliminare, buttare fuori dalla navicella spaziale) in base a intuizioni logiche e bugie e depistaggi da parte degli impostori. Alla fine, vincerà la squadra a cui sono rimasti più membri Di base una partita presenta 6/7 membri dell’equipaggio “sani”, e due “impostori”. Un ultimo appunto importante: durante la partita tutti i partecipanti vagheranno per la navicella:

• nel caso dei crewmate per risolvere delle piccole missioni, e far ripartire la navicella;

• nel caso degli impostori per uccidere/allontanare dalla nave tutti i membri dell’equipaggio.


Ma tra di loro i partecipanti non si possono mai parlare, se non durante questi famosi meeting di gruppo, dove devono discutere chi allontanare e chi tenere a bordo.

Così, capite bene che è un classicissimo gioco spacca – amicizie, certo, non ai livelli di “Uno”, ma ci siamo quasi. Capite bene che un/a qualunque ragazzo/a, non appena entrerà nelle dinamiche della partita e cadrà vittima di questo gioco, si trasformerà in un crogiolo di paranoia e brutte intenzioni.

Comunque, dato che siamo su CineGame, bisogna trovare il film da associare al gioco e il piccolo boomer che risiede in me mi porta a citare “La Cosa” di John Carpenter: un gruppo di ricercatori si trova bloccato nell'Antartide assieme ad un alieno mutaforma, che prende le sembianze degli stessi ricercatori, spesso dopo aver lasciato l’originale a morire in un angolino. La domanda che ci si pone fino alla fine è la seguente: “Chi è l'alieno?”.

Che cos'hanno in comune film e gioco? Intendo, a parte… TUTTO?


Parlando seriamente, l'idea di base è identica. E’ così identica che per una volta trovo divertente parlare delle differenze. Ad esempio, i membri dell'equipaggio di “Among Us” sono delle cosine antropomorfe, mentre dall'altra parte abbiamo Kurt Russel, icona degli anni '80 e personificazione del concetto stesso di cazzutaggine, sempre pronto a sparare col lanciafiamme ad un alieno oppure a mettersi una benda sull'occhio e fottere il sistema americano nelle vesti di Jena (Snake) Pliskeen. O ancora, se nel film troviamo una gelida distesa antartica, nel videogioco abbiamo una piccola navicella spaziale con le cose che si rompono. Da un lato abbiamo tutta la cazzutaggine degli anni '80, dall'altra la pucciosità dell'epoca contemporanea.

Spero di avervi messo un po’ di sana curiosità! Andate a cercare il gioco, si trova gratis su tutti gli App Stores. Ma ricordate che, non importa che voi capitiate crewmates o impostori… purtroppo non sarete mai cazzuti come Kurt Russel.



SI, SONO STATA IO CHE HO LIBERATO IL PRIGIONIERO


Quanto è affascinante vedere come due mondi apparentemente separati, quello dei videogiochi e del cinema, possano intrecciarsi e influenzarsi a vicenda. Attraverso gli occhi e le parole di Simone, abbiamo potuto esplorare questa connessione in maniera unica. Spero che questo viaggio vi abbia arricchito e stimolato, proprio come accade quando ci immergiamo in un buon libro o in un film che ci tocca profondamente. Vi invito a riflettere su come questi medium diversi possano influenzare il nostro lavoro e la nostra passione per l'arte della recitazione e del cinema. Grazie per averci accompagnato in questa avventura nella Biblioteca di Belle. Alla prossima scoperta!


Con affetto,


Belle


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