Il film più visto in Italia nel 2023

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~HERMIONE

SEMBRA STRANO TORNARE A CASA, NON TI PARE?


Cari appassionati del magico mondo del cinema e fedeli seguaci dell'Atelier di Hermione, oggi ci accingiamo ad analizzare un fenomeno cinematografico che sta incantando l'Italia: "C'è ancora domani" di Paola Cortellesi. Questa pellicola è diventata il film più visto nel nostro Paese nel 2023, e continua a macinare record e ad attrarre un numero incalcolabile di spettatori. Parliamone insieme!


IL FILM PIU' VISTO IN ITALIA NEL 2023: IMMERGIAMOCI NELLO GIA' STORICO "C'E' ANCORA DOMANI"



LA TRAMA


Roma, maggio 1946, e una donna di nome Delia. Come tante donne di quell'epoca, Delia affronta le turbolenze di povertà e oppressione domestica con una forza interiore inaudita. Madre di tre figli, due bambini e la giovane Marcella, si divide tra i doveri di casa, i suoi mille lavoretti e commissioni, trovando sollievo nell'amicizia con Marisa, e nei dolci ricordi di Nino, un meccanico. La sua vita si inizia a trasformare quando, nell'arco di dodici ore dà una piccola mano ad un soldato afroamericano, William, e riceve una misteriosa lettera.


Marcella si ritrova invischiata in una relazione con Giulio, appartenente a una famiglia agiata (o meglio, senza girarci intorno, "burina"). Suo padre, Ivano, vede in questo matrimonio un'ancora di salvezza economica. Ma Delia, con una lucidità disarmante, si rende conto che Marcella sta per intraprendere un percorso pericolosamente simile al suo, destinata a sopportare abusi e denigrazioni. Delia ci vede lungo, e decide di intervenire, nella sua vita e in quella di sua figlia...




REGIA


La regia di Paola Cortellesi in "C'è ancora domani" è un incanto di innovazione e abilità. Il film, pur facendo lievi accenni al Neorealismo italiano, sfugge a tante scontatezze e si tuffa in un oceano di originalità. Non ci soffermeremo sui parallelismi storico-cinematografici, già ampiamente esplorati, ma piuttosto voglio indirizzare la vostra attenzione su ciò che mi ha realmente incantato. Immaginate un incrocio di epoche: da una parte, troviamo elementi desunti dal passato, come il glorioso bianco e nero e una storia in costume; dall'altra, soluzioni cinematografiche modernissime, come inquadrature, interpretazioni e una colonna sonora che attraversa il tempo, che intrecciano passato e presente in un dialogo armonioso, e mai conflittuale.


L'introduzione del film è un portale magico che ci conduce in questa dualità, una danza tra antico e moderno. La qualità del bianco e nero è incantatrice, dettagliata e nitida, mentre l'audio ci avvolge in un abbraccio sonoro, trasportandoci in un mondo parallelo. Qui, voglio essere onesta: il lancio del film avrebbe potuto beneficiare di una presentazione più accurata. Trailer e clip non hanno completamente reso pienamente giustizia, a mio modo di vedere, alla straordinaria esperienza sensoriale offerta dalla visione in sala. Ma è vero che non è sempre facile gestire materiali preziosi che andrebbero in sala attraverso i cellulari, non ne voglio fare una colpa a nessuno. Ma, per i pochi che ancora non lo avessero visto, garantisco che non ve ne pentirete.


Continuiamo ad esplorare il mondo creato dalla Cortellesi, altri aspetti della regia che meritano di essere analizzati e apprezzati.


E' UN TANTINO SUSCETTIBILE


INTERPRETAZIONI


La magia che ha reso questo film un capolavoro risiede anche nel modo in cui gli attori hanno abbracciato i loro ruoli in questo universo tanto realistico quanto fantastico. La narrazione scorre tra scene quotidiane e momenti quasi onirici con una leggerezza che sembra quasi magica. Paola Cortellesi, con la sua esperienza di attrice, ha sicuramente guidato questo processo con maestria. Ogni personaggio, dal nonno che segue il motto "Menaje poco, ma menaje tanto", ai fratellini che, pur giovani, comprendono più di quanto si possa pensare, contribuisce a tessere questa trama complessa e ricca.


Valerio Mastandrea, in particolare, ha dovuto impiegare un notevole sforzo emotivo e fisico per portare alla vita il suo personaggio Ivano, un uomo di altri tempi, la cui natura violenta e spregevole è stata rappresentata in maniera magistrale. Come non nominare Delia, Marcella e Marisa, tre donne, personaggi che incarnano la lotta per un cambiamento sociale, anche se intrappolate nelle maglie di un sistema che le soffoca.


In questo film, come in una grande pozione magica, ogni ingrediente ha il suo posto: famiglie, donne, uomini, persone di diverse città. Nessuno è fuori luogo, ognuno aggiunge un tocco unico a questa storia. È un mosaico di personaggi che riflette la complessità del nostro mondo, un mondo dove, nonostante tutto, "C'è ancora domani'." Sul discorso interpretazioni avevamo già parlato delle interpretazioni di Marisa e di Nino, vi rimandiamo qui al link per questi due articoli.




TEMATICHE


Come abbiamo già discusso nei nostri precedenti articoli, un tema fondamentale che emerge nel film è la violenza sulle donne. A chi temeva di assistere a scene efferate, vorrei dire che possono tirare un sospiro di sollievo. Cortellesi, con la sua inconfondibile sensibilità, ha evitato l'esibizione di violenza cruda. Non ci sono scene sanguinolente; piuttosto, qualche livido e una palpabile tensione raccontano la storia di una donna, Delia, che vive nel terrore all'interno della sua casa. E quando la violenza si fa evidente, si trasforma in danza. Una danza meravigliosa, violenta e contemporaneamente delicata, che alleggerisce il peso emotivo delle scene senza sminuire il loro impatto.


Ricordo ancora il momento in cui mi sono seduta per guardare il film, vicina ad un'imminente scena difficile. Ho sentito il mio stomaco contrarsi, gli occhi socchiudersi, ma poi mi sono rilassata, sorpresa e rassicurata dalla danza. In quel momento, ho compreso che potevo fidarmi del racconto di Cortellesi, che aveva scelto di affrontare il tema con grande delicatezza.


Un altro aspetto cruciale del film è la resistenza e la resilienza delle donne. Come lottare e sopravvivere in queste circostanze? Come fare quando i diritti sono negati, quando anche guadagnare una piccola somma di denaro diventa una sfida? "C'è ancora domani" esplora tutto ciò nel suo modo unico, senza fornire risposte dirette, ma presentando una varietà di storie, come se fossero diversi pianeti in un vasto universo di esperienze femminili. In questo film la donna è protagonista viva, capace di imprese tra le mura di casa e non solo, sfuggendo ad una vita mediocre con ogni spiraglio e mezzo possibile.




ARINGA ROSSA


Non posso non elogiare la sceneggiatura di questo film. Come in un incantesimo ben congegnato, la storia ci porta lungo un sentiero di false convinzioni e aspettative, un esempio classico di quello che nel cinema e nella letteratura viene chiamato "l'aringa rossa". Questa tecnica narrativa serve ad indurre lo spettatore su una falsa pista, creando un velo di mistero e suspense. Ne parleremo in un articolo, se volete.


Durante il film, siamo stati tutti catturati dalla convinzione che la lettera ricevuta da Delia fosse una dichiarazione d'amore di Nino, invitandola a fuggire con lui. La trama sembrava ruotare intorno a questa fuga pianificata dalla Cortellesi, con un climax che si dissolveva tragicamente con la morte improvvisa del padre di Valerio. Ma un colpo di scena ci ha lasciati attoniti: la Cortellesi, con un semplice "Vabbè, c'è ancora domani", ha iniziato a capovolgere tutte le nostre aspettative.


Invece della prevista fuga verso il treno, la Cortellesi si precipita a votare, in un gesto che simboleggia la storica lotta per il diritto al voto delle donne. Il passaggio della tessera elettorale da Romana Maggiore Vergano a Delia diventa un momento epico, un simbolo che attraversa tempo e spazio, lasciando il pubblico in estasi e facendo esclamare "CHE CAPOLAVORO!".




LA RISATA


Qualche giorno fa, il film della Cortellesi ha raggiunto il quinto posto nella classifica dei film italiani più visti di tutti i tempi. Questa impresa magistrale lo pone al di sopra di un classico indimenticabile, "La vita è bella" di Roberto Benigni, che sicuramente avrete studiato. Sopra di lei, altri quattro film, tutti con un unico nome e cognome: Checco Zalone.


Sapete, c'è un filo invisibile che lega Cortellesi, Zalone e Benigni: la risata. Una sorta di incantesimo che, nel nostro amato Paese, ha il potere di catturare l'essenza stessa della vita. La risata è un potente strumento di narrazione e di introspezione, una bacchetta magica che può trasformare la realtà in qualcosa di straordinario. Basti pensare agli altri volti che hanno animato la nostra storia con una risata: Troisi, Proietti, Totò, Sordi, per dirne alcuni...


Non è mia intenzione suggerire che il cinema italiano debba limitarsi alle commedie. Lungi da me un'idea così ristretta, dal momento che anche qui non siamo di fronte ad una commedia e basta! Ma credo bisogni riconoscere l'importanza del ridere e del saper far ridere. E forse, questo film ci ricorda che in Italia, abbiamo imparato a fare proprio questo: affrontare le sfide, anche le più difficili, con un sorriso sulle labbra.


Il saggio direbbe: “La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà!




MI SONO SFOGATA!


Maghi e streghette, "C'è ancora domani" è già un simbolo, un esempio splendente di come la risata possa trionfare nel cuore degli spettatori e lasciare un'impronta indelebile nel tessuto cinematografico italiano. Quest'opera ci ricorda che, anche nei momenti più bui, un sorriso può essere un potente incantesimo, capace di trasformare la realtà in qualcosa di straordinario. Perché, a volte, è proprio in un sorriso che si nasconde la vera magia del cinema.


Buon anno a Tutti!


Vostra,


Hermione


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HERMIONE

Un'icona di saggezza e astuzia nel mondo di Harry Potter, si è reinventata come una voce autorevole nel blogging per il sito di Recitazione Cinematografica. Con la sua rubrica, "L'Atelier di Hermione", offre un laboratorio unico dove aspiranti attori e attrici possono imparare e crescere. La sua esperienza magica si fonde con tecniche d'avanguardia per formare talenti brillanti nel campo cinematografico. Attraverso i suoi articoli, Hermione guida i lettori in un viaggio incantato, trasformando le loro ambizioni in realtà tangibili. Con passione e un pizzico di magia, rende l'arte della recitazione accessibile e affascinante per tutti.

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