Frame to Frame - La Società della neve

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Articolo a cura di...


~ GIULIA DE ANGELIS

Da soli nel nulla


I film che raccontano storie vere vengono sempre guardati con un occhio diverso, come se fossero più vicini a noi, alla nostra realtà, vita, quotidianità. La società della neve di J.A. Bayona (in corsa agli Oscar 2024 come miglior film straniero) non ha nulla di quotidiano né scontato, pur raccontando un fatto realmente accaduto: è questo che ci tiene incollati allo schermo per più di due ore con una sensazione di sofferenza data dall’empatia che inevitabilmente si instaura con i protagonisti di questa singolare tragedia.


«Se muoio, ti do il permesso di nutrirti del mio corpo» è solo uno dei momenti in cui un brivido agghiacciante ci percorre la schiena durante la visione della vera storia che vede protagonista una squadra di rugby che nel 1972 si reca a una partita di esibizione in Cile. Mentre, insieme ad amici, familiari e all'equipaggio, stanno sorvolando le montagne delle Ande, all’estremo ovest dell’Argentina, il loro aereo subisce una turbolenza. Si schianta rovinosamente sul fianco di una montagna, tra la neve alta e le temperature gelide. 45 persone erano a bordo del velivolo. Solo 33 sopravvivono allo schianto. Per loro inizia un’epica lotta alla sopravvivenza.

Uno sguardo nuovo


Bayona si dimostra un vero maestro nella realizzazione di imponenti scene cinematografiche: lo schianto dell’aereo è una sequenza in cui si percepisce ogni sussulto. Per la prima volta al cinema, lo schianto di un velivolo è rappresentato dall’interno dello stesso. La scena della caduta dell’aereo e dell’impatto con la montagna è talmente ben realizzata che anche solo quella vale la visione del film intero. Una fotografia d’eccellenza accompagna il nostro sguardo nel bianco accecante e senza fine dell’ambientazione che rende l’idea dell’insignificanza dell’uomo davanti all’immensità e alla forza della Natura. I movimenti di macchina sono scelti con consapevole maestria per creare tensione durante la scena della scalata della montagna o per restituire un senso di disorientamento in momenti particolarmente angosciosi.


Ogni scena e ogni battuta risultano essenziali e necessarie. Durante la vicenda si delineano le diverse personalità dei personaggi. Emerge una gerarchia, in maniera spontanea, che si basa sulla collaborazione. Con questa premessa il gruppo dei superstiti risulta agli occhi del pubblico omogeneo e affiatato, legato dalla potenza della solidarietà e da un sovrumano istinto di sopravvivenza. Cruciale durante la narrazione della vicenda è indubbiamente il momento in cui i nostri protagonisti si trovano di fronte a una forte dissonanza cognitiva, dovendo vivere un conflitto tra le loro credenze e valori e le azioni che sono costretti a compiere. Infatti, ben presto i superstiti si renderanno conto di una cruda consapevolezza: l’unico modo per sopravvivere è compiere un terribile atto di cannibalismo, mangiando i cadaveri degli amici che non ce l’hanno fatta.


Il cast, composto volutamente da attori poco noti, risulta ben amalgamato e molto convincente, brillando sotto la guida di Bayona. Un gruppo di cui percepiamo l’affiatamento, l’esperienza collettiva e allo stesso tempo, apprezziamo ciascuna individualità.

Un'epopea davanti e dietro la macchina

da presa


Un film tragico che ci parla di resilienza, di vita, di morte, di fratellanza e di religione. Un pugno nello stomaco che ci fa empatizzare talmente con i protagonisti, tanto da farci quasi sentire in mezzo alla neve con loro, a combattere tra la vita e la morte, anche noi parte della società della neve.


Consiglio (soprattutto per gli addetti ai lavori) anche la visione del backstage “La società della neve: chi eravamo sulla montagna”, dove viene mostrata la selezione degli attori, la realizzazione di alcune delle scene più complesse, la gestione del processo di graduale dimagrimento in cui sono stati accompagnati gli interpreti, i commenti del regista e della troupe. Dal documentario del backstage si percepisce tutta la dedizione al progetto da parte di ciascun componente.


Sia il film che il backstage sono visibili su Netflix.

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