Monologo - Edward Norton in American History X

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

"American History X", un film di rilevante impatto sociale diretto da Tony Kaye, affronta con cruda sincerità il tema del razzismo e della redenzione negli Stati Uniti moderni. Attraverso la tragica storia di Derek Vinyard e la sua famiglia, il film esplora le dinamiche del pregiudizio, dell'odio e delle conseguenze della violenza xenofoba. Uno degli strumenti più potenti utilizzati nel film per esaminare questi temi è il monologo di Derek, una finestra sulle tattiche di incitamento all'odio.

VI STA BENE COSI?


MINUTAGGIO: 31:30-

RUOLO: Derek

ATTORE: Edward Norton

DOVE: Netflix



INGLESE


Alright, listen up. We need to open our eyes. There are over 2 million illegal immigrants bedding down in this state tonight! This state spent $3 billion last year, on services for those people who have no right to be here in the first place! $3 billion! $400 million just to lock up a bunch of illegal immigrant criminals, who only got into this country because the fuckin' INS decided, "It's not worth the effort to screen for convicted felons!" Who gives a shit? Our government doesn't give a shit! Our border policy's a joke! So, is anybody surprised that south of the border, they're laughing at us? Laughing at our laws? Every night, thousands of these parasites stream across the border like some fucking piñata exploded. Don't laugh! There's nothin' funny goin' on here! This is about your life and mine; it's about decent, hard working Americans falling through the cracks and getting the shaft because their government cares more about the constitutional rights of a bunch of people who aren't even citizens of this country! On the Statue of Liberty it says "give me your tired your hungry, your poor..." well it's Americans who are tired and hungry and poor, and I say until you take care of that, close the fucking book! 'Cause we're losing, we're losing our right to pursue our destiny, we're losing our freedom, so that a bunch of fucking foreigners can come in here and exploit our country! And this isn't something that's going on far away, this isn't something that's happening places we cant do anything about it, it's happening right here, right in our neighborhood, right in that building behind you. Archie Miller ran that grocery store since we were kids here. Dave worked there, Mike worked there... He went under and now some fuckin' Korean owns it who fired these guys and is making a killing cause he hired 40 fuckin' border jumpers..I see this shit going on and I don't see anyone doing anything about it...and it fuckin' pisses me off!! So look around you,this isn't our fuckin' neighborhood this is a battlefield we are on a battlefield tonight..make a decision: are we gonna stand by the sidelines quietly standing while our country gets raped?



ITALIANO


Ascoltatemi bene, dovete aprire bene gli occhi. Ci sono più di due milioni di immigrati clandestini che dormono sulla nostra terra stanotte. Questo stato ha speso tre miliardi di dollari l’anno scorso per l’assistenza a persone che non hanno il diritto di stare in America: tre miliardi di dollari! Quattrocento milioni di dollari solo per tenere in cella quella massa di porci criminali

che sono in questo paese solo perché all’immigrazione hanno deciso che non vale la pena fare delle discriminazioni tra i carcerati. A chi gliene frega: al nostro governo non gliene frega; perciò, chi rimane sorpreso se a sud del confine ridono di noi e delle nostre leggi. Già… ogni notte migliaia di questi parassiti si riversano oltre il confine come se andassero alla fiera della cuccagna… Non ridete! Non c’è proprio niente da ridere; qui si tratta della vostra vita e della mia. Di onesti lavoratori americani che oggi vengono ignorati e trattati di merda perché il loro governo si preoccupa più dei diritti costituzionali di un gruppo di persone che non hanno la cittadinanza. Sulla Statua della Libertà leggi “Dateli agli stanchi, gli affamati e i poveri”. Be’, sono gli americani ad essere stanchi, affamati e poveri, e finché non ti prendi cura di noi chiudi quel cazzo di libro!

Perché stiamo perdendo, stiamo perdendo il diritto di costruirci un destino, stiamo perdendo la libertà per permettere a degli stranieri di venire qui e spellare il nostro paese. E non è una cosa che sta succedendo a miglia da noi, non è che sta capitando in posti dei quali non possiamo occuparci; sta capitando proprio qui, nel nostro quartiere, nel palazzo che è di fronte a noi.

Archie Miller aveva un supermercato da quando eravamo bambini: Dave lavorava lì, Mike lavorava lì. È fallito, e lo ha preso un muso giallo coreano, che ha licenziato i ragazzi e ha fatto i soldi perché ha assunto quaranta fottuti immigrati bastardi. Vedo questa merda andare avanti e non vedo nessuno fare qualcosa per fermarla, e questo mi fa incazzare di brutto! Perciò guardatevi intorno: non è il nostro quartiere… è un campo di battaglia. Stanotte siamo su un campo di battaglia. Prendete una decisione: ce ne staremo da parte zitti zitti, fermi a guardare la nostra patria che viene stuprata?

AMERICAN HISTORY X

"American History X" è un film drammatico molto intenso e provocatorio, uscito nel 1998 e diretto da Tony Kaye. La sceneggiatura è stata scritta da David McKenna e il film è diventato noto per il suo crudo esame del razzismo, della violenza e della redenzione. La trama ruota attorno a Derek Vinyard, Edward Norton, un giovane uomo di Los Angeles che diventa un leader carismatico in un gruppo di estrema destra neonazista. La storia si svolge attraverso una serie di flashback e il presente, esplorando le radici e le conseguenze del suo odio razziale.


Derek viene arrestato per l'omicidio brutale di due giovani neri e trascorre tre anni in prigione, dove ha delle epifanie che cambiano la sua visione del mondo. Dopo il suo rilascio, Derek si trova di fronte al difficile compito di impedire a suo fratello minore, Danny, Edward Furlong, di seguire la stessa pericolosa strada. Il film si conclude con un potente messaggio sulla possibilità di cambiamento personale e il prezzo devastante dell'odio. La performance di Edward Norton gli è valsa una nomination agli Oscar come miglior attore.

ANALISI MONOLOGO

Questo monologo è una rappresentazione potente e disturbante della retorica razzista e xenofoba che viene utilizzata per manipolare e incitare all'odio. Attraverso queste parole, il film espone il modo in cui i discorsi estremisti possono essere costruiti per sfruttare le paure e le insicurezze economiche, rivolgendo la rabbia verso i gruppi marginalizzati come i colpevoli percepiti di problemi sociali e economici.


Il personaggio usa statistiche spaventose (spesa di miliardi di dollari, grandi numeri di immigrati clandestini) per colpire emotivamente l'uditorio e fornire una base apparentemente logica alle sue affermazioni. Questa tecnica è comune nella retorica populista, mirata a creare un senso di urgenza e ingiustizia. Gli immigrati sono descritti come "parassiti", "porci criminali", e altre etichette deumanizzanti. Questo linguaggio serve a distanziare emotivamente l'uditorio dagli immigrati, rendendoli un "altro" facilmente attaccabile.


Derek parla del cambiamento nel quartiere come di una perdita personale, citando l'esempio del supermercato di Archie Miller che viene comprato da un immigrato coreano. Questo è usato per illustrare la minaccia percepita alla comunità e al modo di vivere "tradizionale". La conclusione del monologo è una chiamata all'azione emotiva e violenta. Il personaggio dichiara che il quartiere non è più un quartiere, ma un campo di battaglia, invitando esplicitamente a un conflitto.


Nel contesto del film, questo monologo serve a sottolineare il pericoloso potere del discorso d'odio e del radicalismo. Mostra come Derek, nonostante la sua intelligenza, sia stato trascinato in una spirale di odio e violenza da queste ideologie tossiche. La tragedia personale e familiare che segue serve da avvertimento dell'effetto distruttivo di tali credenze.

Conclusioni

Il monologo in "American History X" serve come un potente promemoria del potere devastante del discorso d'odio e della retorica estremista. Attraverso il suo uso strategico della paura, deumanizzazione e una falsa narrativa di ingiustizia economica, il personaggio di Derek Vinyard illustra vividamente come l'odio possa essere fomentato e utilizzato per scopi distruttivi. Il film non lascia lo spettatore senza speranza; piuttosto, fornisce una via per la redenzione e il cambiamento attraverso il personale viaggio di Derek verso la comprensione e il rifiuto delle sue precedenti convinzioni. "American History X" incoraggia anche una riflessione critica sull'importanza del dialogo, dell'educazione e dell'empatia nel superare l'odio e la divisione.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com