Monologo - Celebrimbor in \"Gli Anelli del Potere: sale di pietra\"

Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!


Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il monologo di Celebrimbor, personaggio chiave nella mitologia di "Gli Anelli del Potere", mostra una complessa combinazione di dubbi e determinazione. Celebrimbor si trova di fronte a una scelta cruciale: forgiare gli Anelli del Potere, consapevole delle forze oscure che lo circondano, o abbandonare un progetto che potrebbe cambiare per sempre il destino della Terra di Mezzo. Il conflitto interiore del personaggio, sospeso tra l’ambizione di creare qualcosa di eterno e la consapevolezza dei fallimenti passati, è il cuore di questo monologo.

PROSEGUIAMO CON LA FORGIA

STAGIONE 2 EP 5

MINUTAGGIO: 50:29-52:05
RUOLO: Celebrimbor

ATTORE: Charles Edwards
DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


There is agency uncanny in the heart of stone and ore. Even when a work is yet within the artist's bosom, it begins to... disobey him. We have failed. Every one of us. Every last hammer stroke done to perfection? Or did, did hubris and sloth come together to dull your attention? We must atone for our mistakes in the only way we can, by completing the Rings together. The Nine must do far more than bring aid to Men, they must bring balance to the entire project. They must draw strength from the Three. And somehow... redeem the Seven. They must redeem us all. We shall work night and day. New designs. New alloys. A new process. I will be with you at every turn. And any of you who offers so much as a hair's breadth less than his utmost effort is a s... A smith of Eregion no longer. Have I made myself plain?



ITALIANO


C'è un agire sconosciuto, nel cuore delle pietre e dei minerali. Anche quando un'opera nel grembo di un artista comincia a disobbedirgli. Abbiamo fallito, ognuno di noi. Ogni colpo di martello è stato eseguito alla perfezione? Oppure la pigrizia e la tracotanza sono arrivate per offuscare la vostra percezione? Dobbiamo scontare per i nostri sbagli. Nel solo modo che possiamo, tramite il completamento degli Anelli assieme. I Nove devono fare molto più che portare aiuto agli Uomini. Devono portare un bilanciamento all'intero progetto. Devono attirare forza dai Tre, e in qualche modo, "Redimere" i Sette. Dvono redimere tutti noi. Lavoreremo notte e giorno. Nuovi disegni, nuovi amalgami, un nuovo processo. Io sarò con voi a ogni svolta, e chiunque di voi che offre un filo di capello meno del suo massimo sforzo, non sarà più un fa... un fabbro dell'Eregion ancora a lungo. Mi sono spiegato bene?

GLI ANELLI DEL POTERE

Nella seconda stagione de "Gli Anelli del Potere", la narrazione intorno alla forgiatura degli Anelli del Potere continua ad essere uno dei punti centrali della trama. Il fabbro elfico Celebrimbor, celebre per la sua abilità artigianale e discendente di Fëanor (uno dei più grandi artigiani degli Elfi), ha un ruolo cruciale nello sviluppo di questi artefatti magici, che andranno a influenzare profondamente il destino della Terra di Mezzo.


Celebrimbor è attratto dalla promessa di creare qualcosa di straordinario, un’opera che possa lasciare un segno eterno nella storia. In questo contesto, è indotto a collaborare con un misterioso individuo, Halbrand, che si rivelerà essere Sauron. Sauron, maestro dell’inganno, si presenta sotto un'apparenza benevola e affascinante, giocando con la brama di potere e grandezza del fabbro. Celebrimbor non è consapevole che il vero scopo di Sauron è quello di imbrigliare il potere degli Anelli per controllare tutti i popoli della Terra di Mezzo.


Questo inganno orchestrato da Sauron rappresenta uno degli archi narrativi più complessi e tragici della serie. Celebrimbor, pur agendo con intenzioni apparentemente nobili, è condotto verso la creazione di strumenti di potere che verranno sfruttati per soggiogare i popoli. L'emissario della luce, che in realtà è Sauron, lo manipola facendo leva sull'orgoglio del fabbro e sulla sua ricerca della perfezione, oscurando la sua visione e impedendogli di riconoscere il pericolo imminente.


La forgiatura degli Anelli, quindi, è rappresentata non solo come un capolavoro artigianale, ma anche come una tragica illusione di grandezza che porterà alla rovina di molti. Sauron è abilissimo nel mascherare le sue vere intenzioni e utilizzare le aspirazioni di Celebrimbor per i suoi scopi malvagi. Questa dinamica tra i due personaggi rispecchia uno dei temi fondamentali di Tolkien: il conflitto tra la brama di potere e il pericolo di corruzione che essa porta con sé.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo rappresenta uno spaccato interessante e potente del personaggio, e richiama fortemente temi centrali nella mitologia del Signore degli Anelli, come il potere, il fallimento, la redenzione e l’inevitabile corruzione che accompagna la brama di potere. Celebrimbor in questo monologo è chiaramente combattuto. Da una parte, si avverte la sua profonda incertezza e i dubbi sulla moralità e sul successo della forgiatura degli Anelli. Il suo riferimento alla “disobbedienza” delle opere nel “grembo di un artista” suggerisce che si sente come se qualcosa gli sfuggisse, come se la sua stessa creazione stesse prendendo una vita propria, andando oltre il suo controllo. Questa è una rappresentazione perfetta dell'idea di Tolkien secondo cui le opere di grande potere spesso sfuggono al controllo dei loro creatori, corrompendoli nel processo.


Celebrimbor cerca di mascherare la sua incertezza con una determinazione quasi ossessiva: “Lavoreremo notte e giorno. Nuovi disegni, nuovi amalgami, un nuovo processo.” Questa frase riflette un desiderio impellente di perfezione, come se il completamento degli Anelli fosse la sua unica via per redimersi dai fallimenti del passato, pur sapendo che qualcosa di oscuro è all’opera. L'accenno al fallimento nel monologo è un tema ricorrente. “Abbiamo fallito, ognuno di noi.” Celebrimbor estende a tutti i presenti il fallimento, come se fosse una responsabilità collettiva. Questo fallimento si collega alla tematica centrale dell’opera di Tolkien: nessuno è immune alla corruzione del potere, nemmeno i più nobili degli Elfi. La consapevolezza del fallimento porta Celebrimbor a cercare una forma di redenzione: “Devono redimere tutti noi.


Questo passaggio ha profonde radici nel mito tolkeniano. Gli Anelli del Potere, in particolare i Tre, i Nove e i Sette, sono strumenti che dovrebbero portare ordine e controllo, ma che inevitabilmente contribuiscono alla rovina di chi li possiede. La parola "redimere" qui è carica di ironia: Celebrimbor crede che gli Anelli possano salvare lui e i suoi collaboratori, ma noi, come spettatori, sappiamo che gli Anelli saranno causa di distruzione e sottomissione.



Celebrimbor si descrive come un artista, e in questo monologo emerge la sua visione della forgia come qualcosa di quasi sacro, ma pericoloso. “Anche quando un'opera nel grembo di un artista comincia a disobbedirgli.” Questo riflette il concetto tolkeniano dell’ambizione: il desiderio di creare qualcosa di duraturo è allo stesso tempo un atto di potere e una trappola.


Il monologo suggerisce l’influenza di Sauron, anche se non esplicita. Quando Celebrimbor dice “chiunque di voi che offre un filo di capello meno del suo massimo sforzo, non sarà più un fa… un fabbro dell'Erebrion,” c’è un’incrinatura nel suo discorso, come se stesse combattendo un conflitto interiore. È possibile interpretare questa frase come un sintomo della crescente influenza che Sauron sta esercitando su di lui. Celebrimbor comincia a sembrare meno un nobile fabbro e più un tiranno ossessionato.

CONCLUSIONE

In questa lotta tra ambizione e fallimento, Celebrimbor diventa un simbolo dell’artista intrappolato dalla propria opera, incapace di riconoscere la corruzione che si annida dietro le sue creazioni. Nonostante i suoi sforzi per redimere se stesso e il suo popolo, la sua determinazione lo condurrà inesorabilmente verso la manipolazione di Sauron e la caduta di molti.

Entra nella nostra Community Famiglia!

Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno

Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.


Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.

© Alfonso Bergamo - 2025

P.IVA: 06150770656

info@recitazionecinematografica.com