Monologo - Che bella giornata

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel film "Che bella giornata" di Checco Zalone, un monologo particolarmente toccante e rivelatore è quello pronunciato da Farah, il personaggio chiave che, travestita da studentessa, nasconde una realtà molto più complessa e dolorosa. Farah rivela le sue vere origini e le motivazioni dietro il suo comportamento, spiegando come la sua vita sia stata stravolta da un tragico evento.

CHE BELLA GIORNATA

MINUTAGGIO: 1:22:08-1:22:40

RUOLO: Farah

ATTRICE: Nabiha Akkari

DOVE: Netflix


ITALIANO


Caro Checco, forse avrei dovuto raccontarti la mia vera storia. Scriverti che anche io avevo una famiglia bella come la tua, una madre e un padre meravigliosi. Una casa accogliente. Ma un giorno una bomba, una maledetta bomba me li ha portati via. Però oggi non ho più voglia di tristezza. Grazie a te sono tornata a sorridere, e per questo ti scrivo solo… che bella giornata.

CHE BELLA GIORNATA

"Che bella giornata" è un film italiano del 2011 diretto da Gennaro Nunziante e interpretato da Checco Zalone, uno dei comici più popolari d'Italia. Il film ha ottenuto un grande successo commerciale, diventando uno dei film con maggior incasso nella storia del cinema italiano.


Il film segue la storia di Checco, un giovane uomo ingenuo e un po' buffo che sogna di ottenere un lavoro fisso come carabiniere, ma non riesce a superare il concorso di ammissione. Invece di perseguire ulteriormente questo sogno irraggiungibile, Checco si accontenta di lavori temporanei e poco impegnativi.


La svolta nella sua vita arriva quando ottiene un lavoro come addetto alla sicurezza presso il Cenacolo Vinciano a Milano, dove è custodito il famoso dipinto "L'Ultima Cena" di Leonardo da Vinci. Qui, Checco incontra Farah, una giovane donna araba che si finge studentessa di architettura. Checco si innamora perdutamente di lei, senza sapere che in realtà Farah è una terrorista che cerca di guadagnarsi la sua fiducia per poter compiere un attacco terroristico al Cenacolo. Checco sviluppa un legame sincero con Farah e, attraverso una serie di eventi comici e situazioni paradossali, finisce per sventare senza volerlo il piano terroristico, salvando così il prezioso dipinto. Alla fine, Farah si rende conto dell'errore delle sue azioni e decide di abbandonare il terrorismo, anche grazie all'influenza positiva di Checco.

Il film si conclude con Checco che ritorna alla sua vita normale, ma questa volta arricchito dall'esperienza vissuta e da una nuova prospettiva sulla vita e sull'amore.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Farah segna un punto di svolta nel suo personaggio e nella trama del film.


Farah condivide la sua storia personale e dolorosa con Checco, rivelando la perdita devastante che ha sofferto a causa di un attacco bomba che ha ucciso i suoi genitori. Questa confessione apre uno squarcio sulla sua vulnerabilità e sul trauma che ha segnato profondamente la sua vita. È un momento di onestà che contrasta fortemente con la sua precedente identità di terrorista sotto copertura.


Il monologo dimostra come la relazione con Checco abbia influenzato Farah, portandola a riconsiderare le sue convinzioni e i suoi piani. L'influenza positiva di Checco e la sua innocenza quasi buffa la aiutano a rivedere il mondo con una nuova luce, più ottimista. La scelta di Farah di rinunciare al suo piano e di ringraziare Checco per averle ridato il sorriso è un potente messaggio di redenzione e di speranza. Mostra che nonostante le perdite e il dolore, è possibile trovare la pace e la felicità attraverso il perdono e la connessione umana.


L'uso della frase "che bella giornata" alla fine del monologo lega emotivamente il titolo del film con il suo messaggio più profondo. La giornata rappresenta il presente di Farah, libero dal peso del suo passato doloroso grazie all'incontro con Checco, ma anche una nuova prospettiva di vita che valorizza la gioia e la semplicità quotidiana.

Conclusioni

Il monologo di Farah è un esempio eloquente di come il cinema possa esplorare e rappresentare la complessità dell'esperienza umana attraverso momenti di intima confessione. Le parole di Farah chiariscono il suo percorso interiore e segnano anche un punto di redenzione per il suo personaggio, mostrando che il potere della connessione umana può portare alla guarigione e al cambiamento.

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