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~ LA REDAZIONE DI RC
Nel capolavoro cinematografico di Sergio Leone, "C'era una volta in America", il film, che si snoda attraverso decenni di storia americana, esplora temi universali come l'amore, il tradimento, la redenzione e, soprattutto, il tempo e la memoria. Questi ultimi due temi sono particolarmente evidenti nel monologo pronunciato di Deborah a Noodles.
MINUTAGGIO: 3:28:00-3:30:00
RUOLO: Deborah
ATTRICE: Elizabeth McGovern
DOVE: Amazon Prime Video
INGLESE
Secretary Bailey is a rich businessman. He came to the United States as an immigrant and made a lot of money... ...in San Francisco and L.A., where he's lived for 30 years. He married a very wealthy woman. They had a child. She died when the child was born. A few years ago, he went into politics. Moved here. Right now he's in trouble. Just tell me you've been living with him all these years, and you're his lover. Age can wither me, Noodles. We're both getting old. All that we have left now are our memories. If you go to that party on Saturday night, you won't have those anymore. Tear up that invitation. There's an exit back this way. Noodles, go through it. Keep walking. Don't turn around. Please, Noodles. I'm begging you. Please.
ITALIANO
Il senatore Bailey è un grande finanziere. Arrivò negli Stati Uniti da povero immigrato e ha fatto fortuna tra San Francisco e Los Angeles, dove ha vissuto per trent’anni. Ha sposato una donna molto ricca, da cui ebbe un figlio. Quando nacque il bambino lei morì. Cinque anni fa lui entrò in politica e si trasferì qui a New York. Adesso è nei guai. L’età può invecchiarmi. Siamo due vecchi, Noodles. L’unica cosa che ci resta è qualche ricordo, e se sabato sera andrai a quella festa, neanche quelli ti rimarranno. Strappa quell’invito. C’è un’altra uscita dietro al paravento. Noodles, esci di lì. Vattene adesso. Senza voltarti. Ti prego, Noodles. Ti prego. Esci di lì.
"C'era una volta in America" è un film epico del 1984 diretto da Sergio Leone, uno dei maestri del cinema italiano, noto per la sua abilità nell'arte della narrazione visiva e per il suo stile distintivo. Questo film rappresenta il culmine della carriera di Leone, un'opera che ha impiegato anni per essere completata e che esplora i temi dell'amicizia, della perdita e della nostalgia.
La trama si snoda attraverso un arco temporale esteso, utilizzando una struttura non lineare che abbraccia diverse decadi. Il film racconta la storia di David "Noodles" Aaronson (interpretato da Robert De Niro) e dei suoi amici cresciuti nel ghetto ebraico di New York. La narrazione segue la loro ascesa dal piccolo crimine di strada fino a diventare influenti gangster durante il proibizionismo americano.
Il racconto si apre nel 1933, quando un anziano Noodles torna a New York dopo molti anni di assenza. Attraverso una serie di flashback, il film rievoca i ricordi di Noodles: la sua giovinezza, le sue amicizie, i suoi amori e i tradimenti. Si intrecciano le storie di lealtà e di violenza, con i personaggi principali che cercano di fare fortuna in un mondo in rapida trasformazione.
Un elemento distintivo del film è il suo approfondimento psicologico dei personaggi, che vengono mostrati nelle loro complessità e contraddizioni. La relazione tra Noodles e il suo amico Max (James Woods) è al centro della narrazione, simboleggiando il legame e il conflitto tra ambizione e lealtà.
Leone utilizza con maestria la colonna sonora di Ennio Morricone, che amplifica l'atmosfera emotiva e la portata epica del film. La musica si intreccia con la narrazione visiva per creare momenti di intenso dramma e profonda introspezione.
Il monologo di Deborah è carico di emotività e simbolismo, riflettendo temi centrali del film come il tempo, la memoria e il destino. Il monologo è indirizzato a Noodles da una donna che conosce profondamente il suo passato e il suo dolore. Queste parole vengono pronunciate in un momento cruciale, dove il passato e il presente di Noodles si scontrano drammaticamente. La descrizione del Senatore Bailey come un uomo che ha fatto fortuna in America è un eco del sogno americano, ma anche della corruzione e della moralità ambigua che spesso accompagnano tale sogno. Il successo del senatore è macchiato dalla tragedia personale e dall'entrata in politica, che potrebbe non essere stata motivata da puri ideali.
La frase "L'età può invecchiarmi. Siamo due vecchi, Noodles" sottolinea la trasformazione inevitabile portata dal tempo. La menzione dell'età evidenzia il divario temporale tra il presente e i ricordi felici del passato, ma sottolinea anche la solitudine e il rimpianto che pervadono i personaggi. L'avvertimento che andare alla festa potrebbe costare a Noodles i suoi ricordi è significativo. I ricordi sono tutto ciò che resta a Noodles del suo passato più felice e più puro, e perderli sarebbe come perdere una parte della sua anima. Questo suggerisce che la festa potrebbe portare a rivelazioni o confronti che altererebbero la percezione di Noodles sul suo passato.
Il gesto di strappare l'invito simboleggia il rifiuto di confrontarsi con una realtà dolorosa o con una verità che potrebbe distruggere ciò che Noodles tiene caro. È un atto di protezione, ma anche di paura. Il monito finale di lasciare senza voltarsi indietro è carico di disperazione. Si sente la gravità della situazione e la paura che tutto ciò che Noodles ha amato e perso possa essere ulteriormente corrotto o distrutto. È una supplica per preservare ciò che resta del passato e della sua identità.
L'analisi del monologo di Deborah rivela la maestria di Sergio Leone nell'usare il linguaggio cinematografico per esplorare la condizione umana. Il monologo è un commento sulla fragilità della memoria e sull'inevitabilità del tempo che scorre. Attraverso queste parole, il film invita lo spettatore a riflettere sulla propria vita, sulle scelte fatte e su quelle che ancora possono essere fatte, sottolineando la potenza dei ricordi e il loro impatto su chi siamo.
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