Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Nel film "Vi presento Joe Black", diretto da Martin Brest, la personificazione della morte prende una forma umana per esplorare la vita attraverso gli occhi di William Parrish e della sua famiglia. Un punto culminante del film è il discorso iniziale di Joe Black, che offre uno sguardo profondo anche su temi universali che toccano la vita, la morte e l'eternità.
MINUTAGGIO: 28:12-30:00
RUOLO: Joe Black
ATTORE: Brad Pitt
DOVE: Netflix
INGLESE
The great Bill Parrish at a loss of words? The man from whose lips fall "rapture" and "passion" and "obsession"? All those admonitions about being "deliriously happy, that there is no sense in living your life without" all the sparks and energy you give off, the rosy advice you dispense in round, pear shaped tones. Just think of millenniums multiplied by eons compounded by time without end. I've been around that long. But it's only recently your affairs here have piqued my interest. Call it boredom. The natural curiosity of me the most lasting and significant element in existence has come to see you. I want to have a look around before I take you.
ITALIANO
Il grande Bill Parrish è rimasto senza parole? L’uomo dalle cui labbra escono rapimento, passione, ossessione? Tutto quell’ammonire ad avere quella felicità delirante perché non ha senso vivere se manca questo? Tutte le scintille e l’energia che emani. I consigli rosei che dispensi con voce profonda, soave come una caramella… Pensa solo a millenni moltiplicati per secoli connessi dal tempo senza fine. Io esisto da allora. Ma è solo di recente che i tuoi affari qui hanno suscitato il mio interesse. Chiamala pure noia. La mia naturale curiosità, l’elemente più duraturo e significativo dell’esistenza è venuta a trovarti. Voglio dare un’occhiata in giro, prima di portarti via.
"Vi presento Joe Black" è un film del 1998 diretto da Martin Brest, interpretato da Brad Pitt, Anthony Hopkins e Claire Forlani. È un rifacimento del film del 1934 "La morte in vacanza" ed è noto per il suo approccio unico alla tematica della morte personificata.
La trama segue William Parrish, un magnate delle comunicazioni, che vive una vita di grande successo e soddisfazione. Poco dopo aver celebrato il suo 65° compleanno, William riceve la visita di un misterioso giovane uomo che si rivela essere la Morte, venuta a prendere l'anima di William. Tuttavia, anziché portarlo via immediatamente, la Morte, che assume il nome di Joe Black, chiede di essere introdotto alla vita terrena per sperimentarla temporaneamente.
Joe accompagna William nella sua vita quotidiana, osservando e imparando dagli esseri umani. Durante questo tempo, Joe si innamora della figlia minore di William, Susan, che è confusa dai cambiamenti nel comportamento di Joe, ignara della sua vera identità.
Mentre Joe esplora i sentimenti umani e le esperienze quotidiane, il film esplora temi come l'amore, la morte e il significato della vita. William, da parte sua, è costretto a riflettere sulla sua vita e sulle sue scelte, confrontandosi con la sua mortalità imminente.
Il culmine del film si verifica quando Joe deve fare una scelta tra portare via l'anima di William come previsto o lasciare che gli eventi prendano un corso diverso, influenzato dai suoi sentimenti per Susan e dall'umanità che ha imparato a apprezzare.
Il monologo di Joe Black rivela molteplici strati di significato e si distingue per la sua intensità emotiva e filosofica. Joe Black, personificazione della Morte, parla di "millenni moltiplicati per secoli connessi dal tempo senza fine", sottolineando la sua esistenza eterna e immortale. Questo si contrappone drasticamente all'esperienza temporale e finita degli esseri umani, rappresentata da Bill Parrish. La vastità del tempo vissuto da Joe offre una prospettiva unica, quasi incomprensibile per la mente umana.
Joe ammette che il motivo per cui ha deciso di esplorare la vita umana è la noia, derivante dalla sua infinita esistenza. Questo dettaglio umanizza in parte la figura della Morte, rivelando un desiderio di comprendere e vivere ciò che è altrimenti estraneo alla sua natura. La sua "naturale curiosità" rappresenta un desiderio di scoperta e di esperienza diretta, che è un tema centrale nel film. Nell'indirizzare Bill, Joe menziona il potere delle parole di Bill e la sua capacità di influenzare gli altri con passione e energia. Vi è un chiaro rispetto per la vita che Bill ha vissuto, anche se c'è anche un tono di critica per l'eccessiva sicurezza di Bill nel potere delle parole e delle emozioni umane. Joe, nella sua esperienza eterna, vede queste convinzioni umane in una luce diversa, possibilmente superficiale o limitata.
Attraverso le parole di Joe, il film tocca questioni profonde riguardanti l'esistenza e il suo significato, ponendo domande essenziali sull'impatto della morte sulla vita e sulle scelte che facciamo. Questo approccio arricchisce la narrazione, e fornisce anche una base per una riflessione personale dello spettatore sulla propria vita e sulle proprie convinzioni.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.