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~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Dedalo che rivela la verità sul fratello di Arianna è un momento carico di intensità emotiva e simbolismo, in cui si esplorano temi complessi come la disumanizzazione, la manipolazione del potere e il rimorso. Dedalo, incaricato di nascondere e gestire la creatura, non solo rivela il trattamento inumano a cui è stato sottoposto il fratello di Arianna, ma anche la sua stessa ambiguità morale. Questa confessione ci porta in un viaggio oscuro tra l’obbedienza agli ordini e la consapevolezza della propria complicità nel creare una "bestia", offrendo uno sguardo affascinante su come il potere possa corrompere e distorcere i legami umani.
STAGIONE 1 EP 7
MINUTAGGIO: 10:37-12:29
RUOLO: Dedalo
ATTORE: Mat Fraser
DOVE: Netflix
INGLESE
Well, at first, it was just keeping him there, not letting him out, to protect your father. He was in the dark all day. Nothing to do. We weren't allowed to use his name or talk to him. I mean, I tried... I could have tried harder. He started biting when guards went to feed him. He'd become more of a beast than a boy, but with me... he was softer. He liked me, I think. He attacked a couple of jailers. One of them lost an ear. The other one, a finger. And then one day, he killed a man. And when I told your father, he was impressed. Because your brother had been weak when he was born. You know he was born first, and you know he was born blue. Whereas you... Came out screaming. Yeah. I know, Daedalus. Carry on. So, my father was impressed... He thought that maybe he... the boy could become useful. That he could become a weapon. And you helped in that. I made his mask, his horns, all of it. But I also cared for him. I care for him. Look. This is for his cell. When I go down, when I feed him... He knows it's me by the sound, you see, and... he's gentle. He's gentle. He's never attacked me. But when the button's pushed, when the doors open in... in the mechanical way, when he hears that sound...
ITALIANO
Beh, all’inizio dovevo solo tenerlo qui, senza farlo uscire, per proteggere suo padre. Lui stava al buio tutto il giorno. Senza fare niente. Non potevamo usare il suo nome, o parlare con lui. Io ho provato. Avrei potuto insistere. Ha iniziato a mordere le guardie quando gli portavano da mangiare. Ormai era più una bestia che un ragazzo. Ma con me era più mansueto. Gli piacevo, credo. Ha aggredito due carcerieri. Uno ha perso un orecchio, l’altro un dito, e poi un giorno ha ucciso un uomo. E quando l’ho detto a suo padre lui è rimasto colpito. Perché suo fratello era molto debole quando è nato. Sa che è nato per primo, e che era cianotico. Mentre lei è uscita gridando. Ha pensato: “Magari il ragazzo può essere utile, può diventare un’arma”. Gli ho fatto la maschera, le corna, tutto quanto. Ma mi prendevo anche cura di lui, io gli voglio bene. Guardi, questo è per la sua cella. Quando vado a dargli da mangiare, lui capisce che sono io dal rumore, e… è gentile. E’ gentile. Non mi ha mai aggredito. Ma quando si preme il pulsante, quando si aprono le porte in modo meccanico… Quando sente quel rumore…
"Kaos" è una serie originale Netflix, creata da Charlie Covell, che reinterpreta i miti della mitologia greca in una chiave moderna e oscura. L'obiettivo della serie è esplorare temi complessi come il potere, la vendetta, l'amore, la famiglia, il destino e l'immortalità. La storia si concentra in particolare sulle relazioni tra gli dèi dell'Olimpo e gli esseri umani, portando alla luce la tensione e il conflitto tra questi due mondi.
Nel mito classico greco, il rapporto tra dèi e umani è spesso caratterizzato da un profondo squilibrio di potere: gli dèi controllano il destino degli esseri umani, giocano con le loro vite e agiscono come simboli di forze universali. In "Kaos", questo squilibrio è ulteriormente esplorato, mostrando un Olimpo frammentato e un gruppo di dèi che si stanno rapidamente corrompendo e perdendo il loro potere.
Gli esseri umani in "Kaos" non sono vittime passive dei capricci divini, ma cercano di ribellarsi al destino imposto loro. Questa ribellione diventa un tema centrale della serie, con alcuni umani che si scontrano direttamente con gli dèi in cerca di giustizia, libertà o vendetta.
Gli dèi sono mostrati come figure in declino, sempre più preda di sentimenti umani come l'ira, la gelosia e il desiderio di vendetta. Gli esseri umani non sono più semplicemente cercano di sfidare il potere divino, soprattutto quando la tirannia degli dèi diventa insostenibile. La tensione tra il destino imposto dagli dèi e il desiderio umano di libero arbitrio è un tema centrale, con personaggi umani che lottano per scrivere il proprio futuro.
Questo monologo di Dedalo rivela una verità nascosta e profondamente tragica, mettendo in luce non solo il legame tra Dedalo e il fratello di Arianna, ma anche i temi della sofferenza, del potere, della manipolazione e della disumanizzazione.
Dedalo inizia parlando del suo compito originale: "dovevo solo tenerlo qui, senza farlo uscire, per proteggere suo padre". Questo suggerisce che Dedalo non fosse d'accordo con ciò che stava facendo, ma si sentiva obbligato a seguire le istruzioni di Minosse. È come se cercasse di giustificare il proprio ruolo, alleviando il senso di colpa dicendo che stava solo eseguendo ordini. Il passaggio "Io ho provato. Avrei potuto insistere" mostra il rimorso per non aver fatto di più per il fratello di Arianna. Il fratello è tenuto nell'oscurità, privo di contatto umano, incapace di usare il suo nome o interagire con gli altri: "Lui stava al buio tutto il giorno. Senza fare niente. Non potevamo usare il suo nome". Questa privazione della sua identità e del suo umanesimo lo trasforma gradualmente in una "bestia": "Ormai era più una bestia che un ragazzo". Questo tema della disumanizzazione è al centro del monologo, e sottolinea come il potere e la paura abbiano ridotto un giovane a uno stato animale.
Nonostante questa disumanizzazione, Dedalo ha un rapporto speciale con lui: "Ma con me era più mansueto. Gli piacevo, credo". Dedalo si pone come l'unico che riesce a vedere il fratello di Arianna come un essere umano, qualcuno che prova affetto. Questo contrasto tra l'animale feroce e la gentilezza che mostra nei confronti di Dedalo è significativo, e implica che anche nei momenti di maggiore sofferenza e privazione, esistano tracce di umanità e connessione.
La progressiva trasformazione del fratello in una creatura violenta culmina in un atto estremo: "Ha aggredito due carcerieri. Uno ha perso un orecchio, l’altro un dito, e poi un giorno ha ucciso un uomo". Questo cambia la percezione di Minosse, che inizialmente lo aveva rifiutato come debole e inutile: "Magari il ragazzo può essere utile, può diventare un’arma". La paura e la manipolazione di Minosse sono evidenti: il potere trasforma persino la debolezza e la disumanità in uno strumento di guerra. Dedalo qui diventa l'artigiano della maschera e delle corna, ma anche dell'identità del Minotauro, contribuendo alla sua trasformazione in un'arma, nonostante il suo affetto per lui. Il contrasto tra il ruolo di Dedalo come creatore della "bestia" e il suo affetto per il fratello di Arianna è centrale nel monologo. "Ma mi prendevo anche cura di lui, io gli voglio bene." Questo duplice ruolo di carceriere e benefattore rende Dedalo un personaggio complesso, diviso tra il suo dovere e il suo attaccamento emotivo. La gentilezza che il Minotauro mostra solo verso Dedalo è la dimostrazione che, nonostante tutto, Dedalo ha mantenuto un legame umano con lui.
Il rumore diventa un simbolo di relazione e sicurezza: "Quando vado a dargli da mangiare, lui capisce che sono io dal rumore, e… è gentile". Ma il rumore meccanico delle porte che si aprono simboleggia la sua prigionia e la disumanizzazione: "Ma quando si preme il pulsante, quando si aprono le porte in modo meccanico…". Questo passaggio rappresenta la distinzione tra l'interazione umana e la fredda brutalità della prigionia.
Il monologo di Dedalo rappresenta un conflitto tra il dovere e l’affetto, tra il rimorso e la giustificazione. In una dinamica di disumanizzazione e violenza, emerge la complessa natura delle relazioni, dove anche nelle situazioni più estreme si possono trovare tracce di umanità e compassione. Dedalo, pur essendo l’artefice della trasformazione del fratello di Arianna, rimane legato a lui da un sentimento genuino, un legame che va oltre il ruolo di carceriere.
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