Monologo - Lois Kelly-Miller in \"Vi presento Joe Black\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel film "Vi presento Joe Black", diretto da Martin Brest, un dialogo significativo tra Joe Black e un'anziana malata rivela con intensità le riflessioni sulle tematiche di vita, morte e isolamento esistenziale. Questo monologo invita gli spettatori a meditare sulle esperienze umane e la loro effimera bellezza.

E' BELLO ACCADA A TE

MINUTAGGIO: 2:02:00-2:04:00

RUOLO: Marasao

ATTRICE: Lois Kelly-Miller

DOVE: Netflix



INGLESE


It nice it happen to you. Like you come to the island and had a holiday. Sun didn't burn you red-red, just brown. You sleep and no mosquito eat you. But the truth is, it bound to happen if you stay long enough. So take that nice picture you got in your head home with you, but don't be fooled. We lonely here mostly too. If we lucky, maybe, we got some nice pictures to take with us.



ITALIANO


E’ bello che accada a te. Come quando vai su un’isola in vacanza. Il sole non brucia, solo abbronza. Dormi e zanzare non pungono. Ma la verità è che è già accaduto, non hai più tempo. Portati a casa i bei ricordi che hai nella testa, però non ti ingannare. Anche noi qui siamo soli. Se siamo fortunati, forse abbiamo bei ricordi da portare via.

VI PRESENTO JOE BLACK

"Vi presento Joe Black" è un film del 1998 diretto da Martin Brest, una sorta di riflessione romantica e filosofica sulla vita e la morte. È un remake del film del 1934 "La Morte in Vacanza".


La trama si concentra su William Parrish, un influente magnate delle comunicazioni, che sente voci misteriose che annunciano l'imminenza della sua morte. Poco dopo, la Morte stessa gli fa visita assumendo l'aspetto di un giovane uomo di nome Joe Black, interpretato da Brad Pitt. Joe si presenta in casa di Parrish dicendo di voler osservare la vita da vicino prima di portare via Parrish nel regno dei morti. La Morte, in cambio, promette a Parrish qualche giorno di vita in più.


Mentre Joe esplora gli aspetti umani della vita, si innamora della giovane e bella Susan, la figlia minore di Parrish. Susan, che inizialmente non sa chi sia veramente Joe, è attratta dal suo comportamento enigmatico e dalla sua sensibilità apparentemente innocente. La relazione tra Susan e Joe si sviluppa complicando ulteriormente gli eventi, soprattutto perché Susan ha una relazione con un altro uomo che il padre non approva.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo, pronunciato da un'anziana malata che conversa con Joe Black, la personificazione della Morte, tocca profondamente il tema della mortalità e del significato delle esperienze umane. Il monologo utilizza l'analogia di un'isola in vacanza per descrivere un'esperienza ideale, quasi paradisiaca, dove le difficoltà e i disagi usuali (come il sole che brucia o le zanzare che pungono) non si presentano. Questa immagine serve a simboleggiare momenti di pura felicità e serenità che la vita può offrire, momenti in cui tutto sembra perfetto. Tuttavia, l'anziana introduce subito dopo un contrasto marcato, affermando che "la verità è che è già accaduto, non hai più tempo." La riflessione sull'essere "già accaduto" solleva questioni esistenziali sulla percezione del tempo e sulla mortalità. Il consiglio di portarsi a casa i ricordi felici suggerisce un approccio alla vita che valorizza il passato e le esperienze vissute come tesori da conservare.


L'avvertimento di non ingannarsi parla della solitudine fondamentale dell'esistenza umana. Anche se siamo circondati da altri, la morte è un viaggio che ciascuno deve affrontare da solo.


Questo discorso può essere visto come un tentativo di preparare Joe, e indirettamente l'ascoltatore, all'inevitabilità della morte e all'importanza di vivere pienamente la vita, nonostante la sua transitorietà. È un invito a riconoscere e accettare la realtà della condizione umana, promuovendo al contempo un atteggiamento di gratitudine per i "bei ricordi" che possiamo raccogliere lungo il cammino.

CONCLUSIONI

Attraverso le sue parole, il film invita a una consapevolezza più profonda del valore dei momenti felici e della realtà della solitudine. La saggezza espressa nell'anziana riecheggia come un promemoria dell'importanza di raccogliere i ricordi, preparandoci al contempo all'inevitabile viaggio solitario verso la morte.

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