Monologo Femminile - I Care a Lot

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il film "I Care a Lot", diretto da J Blakeson, si immerge nei meandri oscuri dell'abuso legale e della moralità attraverso la figura di Marla Grayson, interpretata da Rosamund Pike. Grayson, una tutrice legale che manipola il sistema a suo vantaggio per truffare anziani benestanti, rappresenta un personaggio complesso e sfaccettato che sfida le nostre percezioni tradizionali di bene e male.

SONO UNA CAZZO DI LEONESSA

MINUTAGGIO: 1:10-2:34

RUOLO: Marla

ATTRICE: Rosamund Pike

DOVE: Amazon Prime Video



INGLESE


Look at you. Sitting there. You think you're good people. You're not good people. Trust me, there's no such think as good people. I used to be like you. Thinking that working hard and playing fair would lead to success, and happiness. It doesn't. Playing fair is a joke invented by rich people to keep the rest of us poor. And I've been poor. It doesn't agree with me. Cuz there's two types of people in the world: the people who take, and those gettin' took. Predators and prey. Lions and lambs.My name is Marla Grayson, and I'm not a lamb. I am a fucking lioness!



ITALIANO


Guardatevi. Seduti lì. Credete di essere brave persone. Non siete brave persone. Fidatevi, non esistono brave persone. Una volta ero come voi. Pensavo che lavorare sodo e giocare lealmente, mi avrebbe portata al successo e alla felicità. Non è così. Il gioco leale è una presa in giro, inventata dai ricchi per far stare il resto di noi poveri. Io sono stata povera ma la cosa non faceva per me. Perché ci sono due tipi di persone a questo mondo: le persone che prendono e quelle a cui viene preso. I predatori e le prede. I leoni e gli agnelli. Mi chiamo Marla Grayson e non sono un agnello. Io, sono una cazzo di leonessa.

I CARE A LOT

"I Care a Lot" è un film del 2020 scritto e diretto da J Blakeson. La pellicola è un thriller che esplora temi di legalità e moralità attraverso la storia di Marla Grayson, interpretata da Rosamund Pike, una tutrice legale senza scrupoli che sfrutta le leggi sui tutori per truffare anziani benestanti.


La trama si concentra su Marla, una donna astuta e ambiziosa che ha costruito un'intera carriera ingannando il sistema giudiziario per diventare la tutrice legale di anziani che, secondo lei e il suo sistema colluso con un medico compiacente, non sono più in grado di gestire le loro finanze. Una volta ottenuta la tutela, Marla colloca queste persone in case di cura, prendendo il controllo dei loro beni e vendendo tutto ciò che possiedono per il proprio guadagno.


La trama prende una svolta quando Marla decide di prendere di mira Jennifer Peterson, interpretata da Dianne Wiest, una pensionata apparentemente perfetta con una ricca dotazione finanziaria e nessun erede apparente. Ma Marla scopre presto che Jennifer non è l'anziana indifesa che sembrava essere, ma piuttosto la madre di un potente gangster russo, Roman Lunyov, interpretato da Peter Dinklage.


Roman inizia una guerra contro Marla per liberare sua madre, usando ogni mezzo a sua disposizione. Questo scontro tra Marla e Roman si trasforma in un duello astuto e pericoloso, che mette in mostra l'intelligenza e la determinazione di entrambi i personaggi. Nel frattempo, il film pone interrogativi etici sulla legittimità del sistema di tutela e sulle persone che ne approfittano.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Marla Grayson è una dichiarazione chiara di come vede il mondo e il suo ruolo in esso, delineando nettamente la sua trasformazione da una credente nel "gioco leale" a una manipolatrice spietata delle leggi e delle persone. Questo discorso inizia con un attacco diretto agli ascoltatori (e, per estensione, agli spettatori), sfidando le loro percezioni di sé come "buone persone". Marla mette in discussione l'intero concetto di moralità, suggerendo che è un'illusione e che in realtà non esistono "buone persone". Questo è un tema centrale nel film, dove la linea tra bene e male è spesso sfocata o completamente invisibile.


La sua riflessione sul "gioco leale" come una "presa in giro" introdotta dai ricchi per mantenere il controllo sulle classi meno abbienti è un commento critico sul capitalismo e sulla stratificazione sociale. Marla vede il mondo come un campo di battaglia dove le persone sono divise in predatori e prede.


Quando Marla dichiara "Io sono stata povera ma la cosa non faceva per me", mostra la sua rifiuto totale di una vita di mediocrità e bisogno. Il suo rifiuto di rimanere una "pecora" in un mondo di "leoni" la motiva a prendere il controllo attivo della sua vita, scegliendo di diventare lei stessa un "leone" o, come lei stessa si definisce, "una cazzo di leonessa".

Conclusioni

Il monologo di Marla Grayson offre una riflessione amara sulle realtà sociali e economiche contemporanee. Attraverso le parole di Marla, il film lancia una sfida provocatoria agli spettatori, costringendoli a riflettere sulla propria posizione tra predatore e preda.

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