Monologo da \"Ragazze interrotte\"

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Senza di te le emozioni di oggi sarebbero la pelle morta delle emozioni passate!


~HIPOLITO

LEI NON HA LE OSSA DI VETRO!


Ciao, sono Amélie. Oggi vi invito in un viaggio speciale attraverso le parole di Susanna Kaysen nel film "Ragazze Interrotte". Un monologo che ci porta a esplorare i confini tra realtà e percezione, tra sanità e follia. Attraverso le parole di Susanna, interpretate magistralmente da Winona Ryder, scopriremo insieme come la vita, con le sue sfumature e i suoi misteri, possa essere interpretata in modi così diversi. Unisciti a me in questo viaggio di scoperta e riflessione.


IL MONOLOGO DA RAGAZZE INTERROTTE


MINUTAGGIO: 2:01:26- 2:02:56

RUOLO: SUSANNA KAYSEN

ATTRICE: WINONA RYDER

DOVE VEDERLO: Netflix


INGLESE


Declared healthy and sent back into the world. My final diagnosis: a recovered borderline. What that means, I still don't know. Was I ever crazy? Maybe. Or maybe life is. Crazy isn't being broken, or swallowing a dark secret. It's you, or me, amplified. If you ever told a lie, and enjoyed it. If you ever wished you could be a child, forever. They were not perfect, but they were my friends. And by the 70s, most of them were out, living lives. Some I've seen. Some never again. But there isn't a day my heart doesn't find them.


ITALIANO


Dichiarata sana e rispedita nel mondo. Diagnosi finale: borderline recuperata. Che cosa voglia dire ancora non l’ho capito. Sono mai stata matta? Forse sì. O forse è matta la vita. La follia non è essere a pezzi o custodire un oscuro segreto. La follia siete voi o io, amplificati: se avete mai detto una bugia e vi è piaciuto, se avete mai desiderato di poter restare bambini in eterno… Non erano perfette ma erano amiche mie. Negli anni ’70 quasi tutte erano uscite e vivevano la loro vita. Alcune le ho riviste, altre no, mai più. Ma non c’è un giorno in cui il mio cuore non le ritrovi.


SE IL DITO INDICA IL CIELO, L'IMBECILLE GUARDA IL DITO!


Nel cuore di Parigi, dove i sogni danzano tra le strade acciottolate, lasciate che vi guidi attraverso le parole di Susanna. "Dichiarata sana e rispedita nel mondo", inizia lei. Queste parole risuonano come il tintinnio di una campana in una piazza tranquilla, annunciando un nuovo inizio, ma anche la fine di un viaggio. È un momento di transizione, un passaggio da un mondo all'altro, da una realtà all'altra. Susanna si interroga sulla sua sanità mentale: "Sono mai stata matta? Forse sì. O forse è matta la vita." Queste parole fluttuano nell'aria come foglie portate dal vento. La follia, dice lei, non è essere infranti o nascondere un segreto oscuro. È una riflessione profonda, che mi porta a pensare alle piccole follie della vita quotidiana. La follia è in noi quando mentiamo e troviamo gioia in quella menzogna, quando desideriamo ardentemente di tornare bambini, liberi dalle responsabilità e dai pesi della vita adulta.


Susanna parla delle sue amiche: "Non erano perfette ma erano amiche mie." Queste parole evocano immagini di amicizie forgiate nel fuoco delle difficoltà, legami che, sebbene imperfetti, sono pur sempre preziosi. È un ricordo dolce-amaro, come il sapore di un cioccolato fondente gustato sotto la pioggia. Le amiche di Susanna, come le strade di Montmartre, sono piene di curve e sorprese, ognuna con la propria storia da raccontare. "Ma non c’è un giorno in cui il mio cuore non le ritrovi." Questa frase è un ponte tra il passato e il presente, un filo sottile che collega i ricordi perduti ai momenti attuali. È un'affermazione della forza del cuore umano, della sua capacità di mantenere vive le persone e i momenti passati, nonostante il tempo e la distanza.


PERFINO UN CARCIOFO HA UN CUORE!


Il nostro viaggio attraverso il monologo di Susanna in "Ragazze Interrotte" giunge al termine. Attraverso le sue parole, abbiamo esplorato i sentieri nascosti dell'animo umano, toccando temi come la follia, l'amicizia e la resilienza. Questo monologo, come un dipinto di Monet, ci mostra che ogni sfumatura della vita, ogni emozione, ha il suo posto e il suo significato. Grazie per avermi accompagnato in questo viaggio emotivo e riflessivo. Spero che le parole di Susanna, filtrate attraverso i miei pensieri, vi abbiano offerto una nuova prospettiva su questo toccante monologo. Alla prossima, per un altro viaggio nel mondo del cinema, dove ogni storia, ogni parola, ha il potere di toccare il cuore e l'anima.


Au revoir,


Amélie


C'è qualche monologo femminile che vorresti leggere su questo blog con la mia lente di ingrandimento? Scrivici!


Amélie Poulain, voce e anima di "Monologhi con Amélie", vi invita a esplorare il quotidiano attraverso il suo sguardo incantato. Residente nel cuore pulsante di Montmartre, ogni suo pensiero è un viaggio che trasfigura il comune in un caleidoscopio di meraviglie. Con delicatezza e una malinconica allegria, Amélie tesse racconti che celebrano la poesia nascosta nelle piccole cose, spingendo i lettori a riscoprire l'incanto spesso dimenticato della vita di ogni giorno. Accompagnatela in questo percorso di scoperta, dove ogni monologo è una finestra aperta sull'eccezionale che risiede nell'ordinario.

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