Unisciti alla nostra Community Famiglia! Compila il "FORM" in basso, inserendo il tuo nome e la tua mail, ed entra nell'universo di Recitazione Cinematografica. Ti aspettiamo!
Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Il film "Chiedimi se sono felice", realizzato dal rinomato trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, è un'opera che intreccia con maestria comicità e pathos, esplorando le sfumature dell'amicizia, dell'amore e della vita attraverso il prisma del teatro. Nel contesto di questa narrazione ricca e multi-faccettata, il monologo finale di Aldo rappresenta un culmine di riflessione personale e filosofica che invita lo spettatore a considerare il valore delle piccole menzogne quando queste conducono a un bene più grande.
MINUTAGGIO: 1:30:08-1:31:10
RUOLO: Aldo
ATTORE: Aldo Baglio
DOVE: Netflix
ITALIANO
Lo so, lo so, ho detto una bugia. A parte il fatto che l’idea di fingermi malato è venuta a Marina, e io non ero nemmeno d’accordo. Che poi queste cose si sa, si avverano. Che poi si sa, senza una bugia quei due non sarebbero mai mai venuti fin quaggiù. E io adesso non sarei felice. Che poi mio nonno me lo diceva sempre: una bugia a fin di bene vale più di cento verità. E così, siamo arrivati alla fine, solo che voi volete sapere ancora un sacco di cose: volete sapere se questa è stata l’ultima volta che abbiamo recitato insieme; se adesso che ci siamo ritrovati non saremo così cretini da perderci di nuovo; se Marina e Giovanni si metteranno insieme; se Giacomo riuscirà a dare almeno un bacio all’infermiera. Che volete che vi dica? Io tutte queste cose non le so. Però, come diceva mio nonno, tutto è possibile, o quasi. Quanto a me non so come passerò il resto dei miei giorni. Anche se un’idea ce l’avrei.
"Chiedimi se sono felice" è un film italiano del 2000, diretto e interpretato dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, con la collaborazione di Massimo Venier alla regia. Il film è uno dei più celebri e amati lavori del trio, ricco di umorismo e momenti di riflessione.
Il film segue le vicende di tre amici, Aldo, Giovanni e Giacomo, che condividono la passione per il teatro e decidono di mettere in scena "Cyrano de Bergerac", con l'ambizione di esibirsi al festival di teatro classico di Siracusa. Ogni personaggio porta con sé delle peculiarità che spesso generano situazioni comiche: Aldo è il più spensierato e goffo, Giovanni il romantico e sognatore, e Giacomo il più razionale e organizzato.
La vita di Giovanni prende una svolta quando incontra Marina, una ragazza sorda di cui si innamora perdutamente. Questo amore porta a tensioni tra i tre, in particolare quando Marina decide di lasciare Giovanni per un altro uomo. La separazione è dolorosa e porta Giovanni a una profonda tristezza.
Nonostante le difficoltà personali e le sfide nell'allestire lo spettacolo, i tre continuano a lavorare insieme sul progetto teatrale. Tuttavia, durante una delle loro rappresentazioni, scoprono che Marina è in sala. Giovanni, sopraffatto dall'emozione, modifica l'esibizione per esprimere il suo amore per lei attraverso il personaggio di Polifemo, trasformando una scena in un toccante monologo che parla direttamente a Marina.
Il monologo finale di Aldo rappresenta un momento di rivelazione e di riflessione che incapsula i temi principali del film: la verità, la menzogna, l'amore e l'amicizia. Aldo ammette di aver mentito, sebbene l'idea di fingersi malato sia stata inizialmente di Marina. Aldo giustifica la sua bugia introducendo il concetto che senza di essa, i suoi amici non si sarebbero riuniti e lui non sarebbe stato felice. Aldo espone la sua incertezza riguardo al futuro di ciascuno dei personaggi principali, inclusi i possibili sviluppi amorosi e professionali. Questa incertezza riflette la realtà imprevedibile della vita, dove non tutto segue un percorso lineare o prevedibile.
Il riferimento al nonno di Aldo e alla sua massima che "tutto è possibile, o quasi" serve a iniettare un senso di speranza e di apertura verso il futuro. Questa idea è fondamentale nel cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo, dove nonostante le difficoltà, l'ottimismo e la resilienza spesso trionfano. Il monologo stesso funge da ponte tra la recitazione teatrale e la vita reale, con Aldo che parla direttamente al pubblico, sfumando i confini tra personaggio e spettatore. Questo invita il pubblico a riflettere sul proprio ruolo come testimone degli eventi della vita dei personaggi e, per estensione, della propria vita.
Questo monologo chiude il film anche con una sensazione di completezza e contentezza per le esperienze vissute. Aldo, pur non sapendo cosa riserva il futuro, si mostra aperto alle possibilità, includendo anche la speranza di vivere il resto dei suoi giorni con serenità e felicità. La menzione di avere "un'idea" su come passare il resto dei suoi giorni apre a interpretazioni sul suo desiderio di continuare a cercare la felicità, forse attraverso il teatro, l'amore o semplicemente la vita in compagnia dei suoi amici.
Il monologo finale di Aldo è una riflessione sui paradossi della vita umana. Attraverso la sua narrazione, Aldo dischiude i suoi sentimenti più intimi e invita anche il pubblico a riflettere sulla propria vita, sull'etica della verità versus la menzogna, e sul potere delle circostanze inaspettate di modellare il nostro destino.
Le Migliori Classifiche
di Recitazione Cinematografica
Entra nella nostra Community Famiglia!
Recitazione Cinematografica: Scrivi la Tua Storia, Vivi il Tuo Sogno
Scopri 'Recitazione Cinematografica', il tuo rifugio nel mondo del cinema. Una Community gratuita su WhatsApp di Attori e Maestranze del mondo cinematografico. Un blog di Recitazione Cinematografica, dove attori emergenti e affermati si incontrano, si ispirano e crescono insieme.
Monologhi Cinematografici, Dialoghi, Classifiche, Interviste ad Attori, Registi e Professionisti del mondo del Cinema. I Diari Emotivi degli Attori. I Vostri Self Tape.