Monologo - Gollum e Sméagol dal Signore degli Anelli: le Due Torri

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Nel complesso universo narrativo creato da J.R.R. Tolkien e Peter Jackson, pochi personaggi sono riusciti a catturare l'immaginazione collettiva e ad evocare una gamma così ampia di emozioni tra i lettori e gli spettatori quanto Sméagol/Gollum. Introdotto nelle pagine de "Il Signore degli Anelli", Gollum rappresenta una delle più profonde esplorazioni della natura umana, del conflitto interiore e delle conseguenze della corruzione. Attraverso la sua storia, siamo testimoni di una tragica caduta dall'innocenza e di una continua lotta per la redenzione, che culmina in momenti di intenso dramma psicologico. Questo monologo in cui Gollum si confronta con la sua controparte Sméagol, discutendo il destino di Frodo e Sam, offre un'esemplificazione cristallina di questa lotta interna.


GOLLUM CORROMPE SMEAGOL


MINUTAGGIO: 2:49:20-2:51:12

RUOLO: Sméagol/Gollum

ATTORE: Andy Serkis

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


Master. Master looks after us. Master wouldn't hurt us. Master broke his promise. Don't ask Smeagol. Poor, poor Smeagol. Master betrayed us. Wicked. Tricksy, False. We ought to wring his filthy little neck. Kill him! Kill him! Kill them both! And then we take the precious... and we be the master! But the fat Hobbit, he knows. Eyes always watching. Then we stabs them out. Put out his eyeses, make him crawl. Yes. Yes. Yes. Kill them both. Yes. No! No! It's too risky. It's too risky. We could let her do it.

Yes. She could do it. Yes, precious, she could. And then we takes it once they're dead. Once they're dead. Shh. Come on Hobbits. Long ways to go yet. Smeagol will show the way. Follow me.



ITALIANO


Padrone. Il Padrone ha cura di noi. Il Padrone non ci farebbe del male. Non ha mantenuto la promessa. Non chiederlo a Smèagol, povero, povero Smèagol. Il Padrone ci ha traditi. Malfagio, infido, falso. Dovremmo torcergli quel sudicio, piccolo, collo. Ucciderlo! Ucciderlo! Uccidere tutti e due! E poi noi prendiamo il Tesoro, e diventiamo noi il Padrone. Ma l'Hobbit grasso, lui sa... ha occhi che osservano sempre. Allora dobbiamo strapparglieli. Gli caviamo gli occhi e lo facciamo strisciare. Si. Si. Si. Ucciderli tutti e due! SI! No! No! Troppo rischioso! Troppo! Potremmo lasciare che lei lo faccia! Si, lei potrebbe farlo. Si, tesoro, potrebbe. E poi noi lo prendiamo una volta che sono morti. Una volta morti. Sssst. Venite Hobbit, ce n'è di strada da fare, Smèagol vi guiderà, seguitemi!


Chi è Gollum alias Sméagol


Gollum, originariamente conosciuto come Sméagol, è uno dei personaggi più complessi e tormentati della trilogia de "Il Signore degli Anelli", diretta da Peter Jackson. Basato sull'omonimo romanzo di J.R.R. Tolkien, il personaggio di Gollum/Sméagol è portato in vita sullo schermo attraverso una combinazione di performance motion-capture e CGI dell'attore Andy Serkis. Sméagol era un tempo un Hobbit dell'acqua, ma la sua vita cambia radicalmente dopo aver scoperto l'Anello del Potere. La sua ossessione per l'Anello, che chiama il suo "tesoro", lo trasforma in Gollum, una creatura deforme e corrotta, consumata dal desiderio di riacquistare ciò che ha perduto. La dualità della sua personalità è centrale nella narrazione: Gollum, la parte oscura, astuta e pericolosa, e Sméagol, il lato più innocente, quasi commovente, che ricorda l'individuo che era prima che l'Anello lo corrompesse.


Gollum gioca un ruolo cruciale nella trilogia, fungendo da guida per Frodo Baggins e Samwise Gamgee nel loro viaggio verso il Monte Fato, dove l'Anello deve essere distrutto. Sebbene il suo aiuto sia indispensabile, la sua natura imprevedibile e la sua lotta interiore tra l'amore per l'Anello e il desiderio di liberarsene rendono il suo personaggio un'incognita pericolosa per la missione.


La tecnologia di motion capture ha permesso di catturare le sfumature della performance di Serkis, trasformandolo in uno dei primi e più riusciti esempi di personaggi CGI basati su performance umane nella storia del cinema.

ANALISI DEL MONOLOGO


Questo monologo di Sméagol/Gollum dalla trilogia del "Signore degli Anelli" di Peter Jackson è un esempio di come la dualità interna del personaggio sia rappresentata attraverso il dialogo interiore e la conflittualità emotiva. In questo pezzo, assistiamo a un vivido confronto tra le due identità conviventi nell'unico corpo di Sméagol/Gollum.

Da un lato, c'è Sméagol, che prova gratitudine e una sorta di affetto verso Frodo (il Padrone), colui che gli ha mostrato gentilezza e compassione, riconoscendolo ancora come un essere senziente e non solo come una creatura corrotta. Sméagol è in conflitto con il desiderio di proteggere Frodo e di rimanere fedele a lui.


Dall'altro lato, c'è Gollum, la manifestazione della corruzione portata dall'Anello. Questa parte di lui è astuta, manipolatrice e dominata dal desiderio ossessivo di riappropriarsi del "tesoro". Gollum convince Sméagol che Frodo li ha traditi, non mantenendo la promessa (implicitamente, di liberare Sméagol dall'influenza dell'Anello). Questo sentimento di tradimento percepito spinge Gollum a pianificare l'omicidio di Frodo e Sam, vedendoli ora come ostacoli al suo obiettivo.


Il dialogo interiore evidenzia la lotta interna tra la volontà di fare ciò che è giusto, rappresentata da Sméagol, e il desiderio di potere e possesso, rappresentato da Gollum. Questa battaglia interna è centrale per la comprensione del personaggio, sottolineando il tema del bene contro il male che pervade l'intera opera di Tolkien.


La decisione finale di affidare il compito di uccidere gli Hobbit a Shelob, un'antica e malvagia creatura simile a un ragno gigante, riflette la natura manipolatrice e calcolatrice di Gollum. Questo piano consente a Gollum di rimanere un passo indietro, evitando il rischio diretto mentre cerca di ottenere il suo obiettivo finale.

Conclusioni


Il personaggio di Sméagol/Gollum nella trilogia del "Signore degli Anelli" rimane un'incarnazione potente della complessità della condizione umana. Attraverso il suo dialogo interiore e la sua lotta emotiva, Tolkien e Jackson ci forniscono un ritratto memorabile di un personaggio, ma anche una riflessione profonda sul potere della tentazione e sulla capacità di redenzione.


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