Monologo - Sméagol e Gollum nel Ritorno del Re

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO


Nel panorama letterario e cinematografico, Gollum/Sméagol rappresenta un singolare esempio di duplicità e conflitto interiore, come ci viene presentato ne "Il Signore degli Anelli" di J.R.R. Tolkien e nella sua trasposizione cinematografica diretta da Peter Jackson. Questa figura emblematica, che oscilla tra la compassione e la corruzione, offre una finestra affascinante sulle tematiche del potere, della perdita e della redenzione. Attraverso l'analisi del suo monologo, possiamo esplorare il tormento interiore di Gollum/Sméagol, il suo conflitto tra l'ossessione per l'Anello del Potere e i frammenti rimasti della sua precedente innocenza. La performance rivoluzionaria di Andy Serkis ha portato questo personaggio alla vita in modo mai visto prima, utilizzando tecnologie all'avanguardia e sfidando le convenzioni tradizionali della recitazione. Questo articolo mira a esplorare la profondità di Gollum/Sméagol, analizzando il significato del suo monologo e considerando l'impatto della sua rappresentazione nel contesto più ampio della narrativa e del cinema.


GOLLUM E SMEAGOL UNITI


MINUTAGGIO: 0:15:12-0:17:53

RUOLO: Sméagol / Gollum

ATTORE: Andy Serkis

DOVE: Amazon Prime Video


INGLESE


Too risky, Too risky. Thieves! They stole It from us. Kill them, kill them, kill them both! Shhh! Quiet! Mustn't wake them! Mustn't ruin it now! But they knows! They knows! They suspects us! What's it saying, my precious, my love? Is Sméagol losing his nerve? No! Not! Never! Sméagol hates nasty hobbitses! Sméagol wants to see them… dead! And we will. Sméagol did it once. He can do it again. It's ours! Ours! We must get the Precious! We must get It back! Patience! Patience, my love. First we must lead them to her. We lead them to the winding stairs. Yes, the stairs. And then? Up, up, up, up the stairs we go. And then we come to the tunnel. And when they go in, there's no coming out. She's always hungry. She always needs to feed. She must eat. All she gets is filthy orcses. And they doesn't taste very nice, does they, precious? No, not very nice at all, my love. She hungers for sweeter meats. Hobbit meat. And when she throws away the bones and empty clothes, then we will find It! And take it for me! For us. Yes, we meant, we meant for us. Gollum! Gollum! The Precious will be ours once the hobbitses are dead.



ITALIANO


Troppi rischi. Troppi rischi. Ladri. Ce l'hanno tolto, rubato. Uccidili. Uccidili. Uccidili tutti e due. Ahhh! Shhhh! Zitto! Non bisogna svegliarli, non bisogna rovinare tutto ora. Ma loro sanno! Lo sanno, sospettano di noi. Cosa dice il mio tesoro, mio caro? Smèagol non ha più fegato? No. Non è vero, no mai. Smeagol odia quei nauseanti Hobbit. Smeagol li vuole vedere morti. E li vedremo. Smeagol l'ha fato una volta. Può farlo di nuovo. E' nostro! Nostro! Dobbiamo prendere il tesoro. Dobbiamo riprenderlo. Pazienza! Pazienza mio caro. Prima dobbiamo condurli da lei. Dobbiamo condurli alla Scala Tortuosa. Si. La scala. E poi? Poi, poi, poi, poi, la scala saliamo finché non arriviamo alla galleria. E una volta entrati... non c'è via d'uscita. Lei ha sempre fame. Ha sempre bisogno di nutrirsi. Deve mangiare solo luridi orchi. E quelli non hanno un buon sapore, vero, tesoro? No. Hanno un pessimo sapore, mio caro. Lei brama carne più tenera. Carne di Hobbit. E quando lei getterà le ossa e gli indumenti vuoti... allora noi lo troveremo. E lo prenderemo per me! Per noi! Si. Intendevamo "per noi". Gollum. Gollum. Il tesoro sarà nostro, una volta che gli Hobbit siano tutti morti!

ANDY SERKIS E GOLLUM


L'interpretazione di Andy Serkis come Gollum/Sméagol nella trilogia del "Signore degli Anelli" di Peter Jackson ha segnato un punto di svolta nella storia del cinema per quanto riguarda l'uso della CGI (Computer-Generated Imagery) e delle tecniche di motion capture. Prima di questa interpretazione, la CGI era principalmente utilizzata per creare ambientazioni, effetti speciali o personaggi completamente animati che non richiedevano un'intensa espressione emotiva. L'introduzione di Gollum, ha mostrato al mondo quanto profondamente un personaggio generato al computer potesse essere espresso e personificato attraverso la performance di un attore in carne ed ossa.



Motion Capture Avanzata: Andy Serkis ha recitato indossando una tuta speciale che permetteva ai sensori di catturare ogni suo movimento, inclusa la mimica facciale. Questa tecnologia ha permesso di trasferire le espressioni e le emozioni di Serkis direttamente sul personaggio di Gollum, garantendo una performance di una fedeltà e una profondità senza precedenti per un personaggio CGI.

Acting Fusion: La performance di Serkis ha fuso elementi di recitazione tradizionale con la tecnologia avanzata. Non si limitava a prestare la sua voce o i suoi movimenti a Gollum, ma incarnava completamente il personaggio durante le riprese, interagendo direttamente con gli altri attori. Questa immersione totale nel ruolo ha aiutato a rendere Gollum un personaggio credibile e tridimensionale.

Rigging Faciale Complesso: Il lavoro di Serkis ha richiesto innovazioni nella cattura dei movimenti del corpo e nella modellazione e animazione del volto di Gollum. Gli animatori hanno sviluppato software e tecniche avanzate per assicurare che le sottili espressioni facciali di Serkis fossero riflettute con precisione nel personaggio CGI.


Dibattito sulla CGI



L'interpretazione di Serkis e l'uso della CGI in "Il Signore degli Anelli" hanno scatenato un ampio dibattito nel mondo del cinema, sollevando questioni sulla natura dell'arte attoriale e sui meriti relativi della recitazione "reale" rispetto a quella mediata dalla tecnologia. Un punto focale del dibattito è stato se le performance come quella di Serkis dovessero essere considerate per premi cinematografici tradizionali, come gli Oscar. Molti nel settore hanno sostenuto che le sfumature emotive e la complessità portata da Serkis a Gollum meritassero riconoscimenti ufficiali, nonostante la natura tecnologica della performance. La performance di Serkis ha anche aperto nuove possibilità per il cinema, dimostrando che i personaggi CGI possono essere emotivamente complessi e centrali nelle narrative cinematografiche tanto quanto i loro omologhi umani. Questo ha portato a un'espansione del ruolo della CGI e del motion capture in film successivi. Il lavoro su Gollum ha stimolato discussioni sull'autenticità nell'arte della recitazione. Alcuni puristi sostengono che la recitazione dovrebbe rimanere una manifestazione puramente umana, mentre altri vedono l'integrazione della tecnologia come un'evoluzione naturale e un arricchimento dell'arte attoriale.


ANALISI DEL MONOLOGO


Questo monologo di Gollum/Sméagol rivela in modo eloquente la profondità della sua divisione interna e il tormento che accompagna la sua ossessione per l'Anello del Potere. La lotta interna tra le due identità, Gollum e Sméagol, si manifesta attraverso un dialogo interiore che mette in luce la complessità del personaggio e il conflitto tra il desiderio di possedere nuovamente l'Anello e la consapevolezza delle conseguenze morali delle sue azioni.


Il monologo oscilla tra momenti di riflessione calma e improvvisi impulsi di violenza, evidenziando la divisione tra la parte più razionale di Sméagol, che ancora cerca una connessione con gli Hobbit, e l'oscura personalità di Gollum, consumata dall'ossessione per l'Anello. Questa dualità è al centro della tragedia del personaggio, costantemente combattuto tra il desiderio di redenzione e la corruzione portata dall'Anello. La ripetizione dell'affermazione "E' nostro! Nostro!" enfatizza l'ossessione di Gollum per l'Anello, percependolo come parte integrante della sua identità. Questa ossessione ha corrotto il suo essere, portandolo a contemplare atti di violenza pur di riacquistarlo. Il monologo illustra anche la capacità di Gollum di pianificare e manipolare. La sua intenzione di condurre Frodo e Sam "alla Scala Tortuosa" e successivamente alla tana di Shelob rivela un piano ben congegnato. La descrizione di Shelob come una creatura che "ha sempre fame" e che "brama carne più tenera" serve a sottolineare la pericolosità della trappola in cui intende condurre gli Hobbit. La lotta interna di Gollum/Sméagol si manifesta anche nel tentativo di giustificare i suoi piani malvagi come necessari per recuperare il "tesoro". Questa giustificazione interna evidenzia come Gollum sia diventato schiavo della sua ossessione, al punto da ritenere accettabile sacrificare chiunque per il suo obiettivo.



La tragica ironia del personaggio di Gollum/Sméagol è che, nonostante la sua complessità e il suo profondo conflitto interno, è incapace di liberarsi dall'influenza corrotta dell'Anello. Il suo dialogo interno è un riflesso della natura corrosiva del potere assoluto, tema centrale dell'opera di Tolkien.

Il monologo è una rappresentazione potente della profonda corruzione e della tragica lotta interiore di Gollum/Sméagol, offrendo uno sguardo nel cuore oscuro di uno dei personaggi più complessi e indimenticabili de "Il Signore degli Anelli".


Conclusioni


Gollum/Sméagol rimane uno dei personaggi più memorabili e complessi nell'universo di "Il Signore degli Anelli", rappresentando la lotta eterna tra bene e male che risiede in ogni individuo. La sua storia è un promemoria potente della capacità del potere di corrompere, della difficoltà della redenzione e della profondità della disperazione che può nascere dalla perdita. Attraverso l'analisi del suo monologo, abbiamo potuto esaminare non solo la complessità del personaggio ma anche le innovazioni tecnologiche e performative che hanno permesso ad Andy Serkis di portare Gollum/Sméagol alla vita in modo così vivido e commovente.


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