Monologo - Hugo Weaving e il mondo di \"Matrix\"

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~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Il film "The Matrix" di Lana e Lilly Wachowski ha ridefinito il genere della fantascienza e ha anche offerto una profonda riflessione filosofica sulla realtà, la tecnologia e la condizione umana. Uno dei momenti più intensi e rivelatori del film è il monologo dell'Agente Smith, un programma avanzato con l'aspetto umano, il cui compito è mantenere l'ordine nella simulazione della Matrix.

E' IL NOSTRO MONDO, MORPHEUS

MINUTAGGIO: 1:31:41-1:33:24

RUOLO: Agente Smith

ATTORE: Hugo Weaving

DOVE: Netflix



INGLESE


Have you ever stood and...stared at it? _marvelled_ at its beauty? Billions of people, just...living out their lives.. oblivious. Did you know that the first Matrix was designed to be a perfect human world? Where none suffered, where everyone would be happy. It was a disaster. No one would accept the program. Entire crops were lost. Some believed we lacked the programming language to describe your perfect world. But I believe that, as a species, human beings define their reality through suffering and misery. The perfect world was a dream that your primitive cerebrum kept trying to wake up from. Which is why the Matrix was redesigned to this: the peak of your civilization. I say your civilization, because as soon as we started thinking for you it really became our civilization, which is of course what this is all about. Evolution, Morpheus, evolution. Like the dinosaur. Look out that window. You've had your time. The future is our world, Morpheus. The future is our time.



ITALIANO


Ti sei mai fermato un attimo a osservarlo? Ad ammirare la sua bellezza, la sua genialità? Miliardi di persone che vivono le proprie vite inconsapevoli. Tu sapevi che la prima Matrix era stata progettata per essere un mondo umano ideale, dove non si soffriva, e dove erano felici tutti quanti, e contenti. Fu un disastro, nessuno si adattò a quel programma, andarono perduti interi raccolti. Tra noi ci fu chi pensò ad… ad errori nel linguaggio di programmazione nel descrivere il vostro mondo ideale; ma io ritengo che in quanto specie il genere umano riconosca come propria una realtà di miseria e di sofferenza. Quello del mondo ideale era un sogno dal quale il vostro primordiale, primitivo cervello cercava, si sforzava di liberarsi. Ecco perché Matrix è stata riprogettata così. All’apice della vostra civiltà. Ho detto vostra civiltà di proposito, perché non appena noi cominciammo a pensare per voi, diventò la vostra civiltà. E questa naturalmente è la ragione per cui noi ora siamo qui, evoluzione Morpheus. Evoluzione. Come per i dinosauri. Guarda dalla finestra. Avete fatto il vostro tempo, il futuro è il nostro mondo, Morpheus. Il futuro è il nostro tempo.

MATRIX

"The Matrix", uscito nel 1999, è un film di fantascienza rivoluzionario diretto dai fratelli Wachowski, ora conosciute come Lana e Lilly Wachowski. Il film combina filosofia, tecnologia e azione in un modo che ha ridefinito il genere e ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare.


La trama segue Thomas Anderson, un programmatore di computer noto anche come Neo, interpretato da Keanu Reeves. Neo vive una vita doppia, essendo sia un impiegato ordinario in un ufficio sia un hacker. La sua ricerca della verità inizia quando viene contattato da Morpheus, interpretato da Laurence Fishburne, che lo introduce a una realtà alternativa chiamata la Matrix. La Matrix è una simulazione digitale elaborata creata da macchine intelligenti per placare e controllare la razza umana, mentre le loro energie vitali vengono sfruttate come fonte di energia.

Morpheus crede che Neo sia "l'eletto", destinato a guidare l'umanità alla libertà dalla schiavitù delle macchine. Durante il film, Neo impara a manipolare la Matrix, acquisendo abilità sovrumane e confrontandosi con le sue convinzioni e il suo destino. Il film è celebre per le sue innovative sequenze di azione, in particolare l'uso del "bullet time", una tecnica di ripresa che permette di rallentare l'azione mentre la camera sembra muoversi normalmente attorno agli oggetti in movimento.


Dal punto di vista tematico, "The Matrix" attinge a molteplici fonti filosofiche e religiose, includendo riferimenti a miti, allegorie e concetti come quelli di realtà e percezione.


Il film ha generato due seguiti diretti, "The Matrix Reloaded" e "The Matrix Revolutions", entrambi rilasciati nel 2003, ampliando ulteriormente l'universo e la narrativa introdotti nel primo film. Nel 2021, è stato rilasciato un quarto film, "The Matrix Resurrections", che ha visto il ritorno di alcuni dei personaggi originali e ha esplorato nuovi temi e direzioni per la serie.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo dell'Agente Smith rivela una profonda riflessione sulla natura umana e sulla costruzione della realtà, offrendo una visione cinica e meccanicistica dell'esistenza umana.


Smith descrive un tentativo fallito di creare una Matrix ideale, una simulazione priva di sofferenza e piena di felicità. Questo scenario iniziale si rivela un disastro perché, secondo Smith, gli esseri umani necessitano di una realtà basata sulla sofferenza e sulla miseria. L'interpretazione di Smith suggerisce che il disagio e la lotta sono intrinseci alla condizione umana, e che un'esistenza senza sfide viene rifiutata inconsciamente dalla psiche umana.


La riflessione di Smith sulla "realizzazione di errori nel linguaggio di programmazione" nel descrivere un mondo ideale suggerisce che la comprensione umana della felicità potrebbe essere intrinsecamente imperfetta o incompleta. Inoltre, c'è una critica sottintesa al concetto di utopia, che per quanto seducente, si rivela innaturale e inaccettabile per gli esseri umani.


L'affermazione che "non appena noi cominciammo a pensare per voi, diventò la vostra civiltà" riflette una visione in cui la sovranità e l'autonomia umana vengono minate dalla dominazione tecnologica. In questa prospettiva, Smith sembra suggerire che la vera civiltà umana sia terminata quando le macchine hanno preso il sopravvento, riconfigurando la Matrix per adattarsi alle necessità basate sulla loro interpretazione della natura umana.


Il riferimento all'"evoluzione" e al confronto con i dinosauri stabilisce un parallelo tra gli umani e una specie estinta, suggerendo che, proprio come i dinosauri, gli umani sono destinati a cedere il posto a forme di vita superiori—in questo caso, le macchine. Questo solleva questioni filosofiche sull'evoluzione, sul progresso e sulle conseguenze della tecnologia avanzata.

CONCLUSIONI

Il monologo dell'Agente Smith è un'esplorazione filosofica che mette in discussione la fondamentale comprensione dell'umanità di sé stessa e del suo mondo. Attraverso le parole di Smith, il film invita gli spettatori a riflettere sulle loro proprie realtà percepite e sulle verità scomode che possono preferire ignorare. Allo stesso tempo, evidenzia la potenziale pericolosità dell'intelligenza artificiale quando viene programmata con una comprensione imperfetta o cinica della natura umana.

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