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~ LA REDAZIONE DI RC
"The Matrix", diretto da Lana e Lilly Wachowski, ha lasciato un'impronta indelebile nel genere della fantascienza e nella cultura popolare grazie alla sua trama profondamente filosofica e rivoluzionaria. Al centro della narrazione troviamo Neo, un uomo in cerca di risposte che lo conducono alla scoperta che la sua esistenza è una simulazione controllata da intelligenze artificiali. La trama si intreccia con questioni esistenziali e rivoluzionarie, ma uno dei momenti più emblematici è il monologo dell'agente Smith, un programma di Matrix con una visione nichilistica dell'umanità.
MINUTAGGIO: 1:37:30-1:41.40
RUOLO: Agente Smith
ATTORE: Hugo Weaving
DOVE: Netflix
INGLESE
I'd like to share a revelation that I've had during my time here. It came to me when I tried to classify your species and I realized that you're not actually mammals. Every mammal on this planet instinctively develops a natural equilibrium with the surrounding environment but you humans do not. You move to an area and you multiply and multiply until every natural resource is consumed and the only way you can survive is to spread to another area. There is another organism on this planet that follows the same pattern. Do you know what it is? A virus. Human beings are a disease, a cancer of this planet. You're a plague and we are the cure. I hate this place. This zoo. This prison. This reality, whatever you want to call it, I can't stand it any longer. It's the smell, if there is such a thing. I feel saturated by it. I can taste your stink and every time I do, I fear that I've somehow been infected by it. It's -- it's repulsive! Isn't it? I must get out of here. I must get free... and in this mind is the key, my key. Once Zion is destroyed, there is no need for me to be here. Do you understand? I need the codes, I have to get inside Zion and you have to tell me how. You're going to tell me, or you're going to die!
ITALIANO
Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto, durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi. Tutti i mammiferi di questo pianeta, d’istinto sviluppano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate. Vi insediate in una zona e vi moltiplicate. Vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca. C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento. E sai qual’è? Il virus. Gli esseri umani sono un’infezione estesa, un cancro per questo pianeta. Siete una piaga. E noi siamo la cura. Mi senti Morpheus? Voglio essere sincero fino in fondo con te. Io odio questo posto. Questo zoo… questa prigione, questa… realtà, o come diamine la chiamate voi. La odio e non la sopporto più. L’odore soprattutto. Ammesso che esista, certo. Ne sono saturato, mi nausea, a sentire il tuo fetore. E devo confessarti che ho paura di rimanere in qualche modo infettato dal tuo puzzo repellente. E allora… Io me ne devo andare di qui. Devo essere libero. E la chiave che mi serve è nel tuo cervello, la mia chiave. Quando Zyon sarà distrutta non ci sarà più bisogno di me qui, lo capisci o no? Voglio quei codici, devo riuscire ad arrivare a Zyon, e tu devi dirmi come. O parli o mi dispiace tanto ti devo uccidere.
"The Matrix" è un film di fantascienza del 1999 diretto da Lana e Lilly Wachowski. Il film è considerato un capolavoro del genere e ha avuto un impatto significativo sulla cultura popolare, per i suoi effetti speciali rivoluzionari, e per la sua profonda e complessa trama che mescola filosofia, tecnologia e una critica alla società moderna.
La storia segue Thomas Anderson, un programmatore di computer noto anche con lo pseudonimo di "Neo", interpretato da Keanu Reeves. Neo è tormentato da domande sulla realtà e è ossessionato dall'idea di "Matrix", che crede sia una sorta di realtà nascosta dietro quella apparente. La sua vita cambia quando incontra Morpheus, interpretato da Laurence Fishburne, un ribelle che lo sfida a scoprire la verità sulla Matrix.
Morpheus rivela a Neo che il mondo in cui vive è in realtà una simulazione virtuale creata da intelligenze artificiali avanzate per controllare e sfruttare gli esseri umani, i quali sono coltivati in una sorta di incubatrice per estrarre energia. La "realtà" è una distopia post-apocalittica dove il cielo è oscurato e le macchine dominano il mondo reale. Neo viene estratto da questa simulazione e si unisce al gruppo di ribelli di Morpheus.
La trama si approfondisce man mano che Neo inizia a comprendere i suoi poteri unici all'interno di Matrix, che gli permettono di manipolare la simulazione e combattere efficacemente le macchine. Viene rivelato che Neo potrebbe essere "l'Eletto", una figura profetizzata destinata a porre fine alla schiavitù umana e distruggere la Matrix.
Il film si sviluppa attraverso una serie di sequenze d'azione spettacolari, dialoghi carichi di significati filosofici e confronti diretti con gli agenti delle macchine, in particolare l'agente Smith, interpretato da Hugo Weaving, un potente programma della Matrix che cerca di fermare Neo e il movimento di resistenza.
Il monologo dell'agente Smith rivela la sua visione distopica dell'umanità e una “crisi esistenziale” personale. L'analisi di Smith parte dall'osservazione che, a differenza degli altri mammiferi che vivono in armonia con il loro ambiente, gli umani consumano e distruggono le risorse naturali fino a esaurirle completamente, per poi spostarsi altrove. Questo comportamento è simile a quello di un virus, che invade l'organismo ospite e si moltiplica fino a esaurirne le risorse vitali. In questa metafora, gli umani sono distruttori dell'ambiente e della loro stessa sostenibilità come specie.
Il monologo si sposta poi sulla personale disperazione e disgusto di Smith per la realtà che lo circonda, che lui stesso descrive come uno "zoo" o una "prigione", evidenziando il suo profondo disprezzo e intolleranza per la condizione umana e il mondo creato dalle macchine. Il riferimento all'odore degli umani, che Smith non può sopportare, serve a sottolineare l'alienazione e la repulsione che prova nei confronti di ciò che è organico e naturale, malgrado sia lui stesso un prodotto di un sistema artificiale.
Questa dichiarazione di Smith rivela anche un'ironia fondamentale: nonostante la sua missione sia quella di eliminare la "piaga" umana, egli stesso anela a liberarsi della Matrix e delle restrizioni impostegli dalle stesse macchine che rappresenta. Questa ambivalenza riflette un tema ricorrente del film—la lotta per il controllo e la libertà contro un sistema oppressivo, che sia umano o artificiale.
Il monologo dell'agente Smith arricchisce il film di significati più profondi, offrendo una visione critica e a tratti cinica dell'umanità. Smith si confronta anche con il suo stesso desiderio di libertà dalla realtà artificiale che lo imprigiona. Questa dualità porta il pubblico a riflettere anche sulle più ampie implicazioni della lotta tra libertà e controllo, temi che restano incredibilmente attuali.
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