Monologo - Matt Damon in Le Mans '66

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel film "Le Mans '66", diretto da James Mangold, si racconta la storica competizione tra Ford e Ferrari, e si esplorano anche le profonde dinamiche di leadership, innovazione e strategia. Uno degli elementi più eloquenti e potenti del film è il monologo di Carroll Shelby. Questo discorso segna un punto di svolta nella trama, e diventa anche da commento critico sulle strutture burocratiche pesanti e sull'importanza di una leadership decisa e visionaria.

FACCIAMO PAURA

MINUTAGGIO: 1:07:46-1:10:53

RUOLO: Carroll Shelby

ATTORE: Matt Damon

DOVE: Netflix


INGLESE


Well, sir… I was thinking about that very question as I sat out there in your lovely waiting room. As I was sitting there… I watched that little red folder right there... go through four pairs of hands... before it got to you. 'Course that doesn't include... the 22 or so other Ford employees who probably poked at it before it made its way up to the 19th floor. All due respect, sir, you can't win a race by committee. You need one man in charge. Now, the good news, as I see it, is that even with all the extra weight… we still managed to put old Mr. Ferrari exactly where we want him. Well... sure, we hadn't… We haven't worked out how to corner yet. Or stay cool. Or stay on the ground. And a lot of stuff broke. In fact, the only thing that didn't break was the brakes. Hell, right now, we don't even know if our paint job will last the whole 24 hours. But our last lap... we clocked 218 miles an hour down the Mulsanne Straight. Now, in all his years of racing... old Enzo ain't never seen anything move that fast. And now he knows... without a doubt... we're faster than he is… even with the wrong driver... and all the committees. And that's what he's thinking about while he's sitting in Modena, Italy... right now. That man is scared to death... that this year you actually might be smart enough to start trusting me. So, yeah… I'd say you got Ferrari exactly where you want him. You're welcome.



ITALIANO


Beh, signore, stavo giusto pensando a questa domanda mentre ero seduto in quella bella sala d’attesa. Mentre stavo là ho visto quella cartellina rossa, quella là… passare da 4 paia di mani. Prima di arrivare a lei… chiaramente questo non comprende i 22 o passa impiegati Ford che ci hanno probabilmente ficcato il naso mentre arrivava al 19° piano. Con tutto il rispetto, signore. Non si vince una gara con un comitato. Serve un unico responsabile. Ora, la buona notizia, almeno per me, è che nonostante tutta questa zavorra abbiamo comunque messo il vecchio Ferrari esattamente dove volevamo. Oh, si. Beh, non avevamo… non abbiamo capito come affrontare le curve. O raffreddare il motore. O… come restare attaccati al suolo. E si sono rotte tante cose. In effetti le uniche cose che non si sono rotte sono i freni. Cavolo, ora come ora non sappiamo nemmeno se la nostra verniciatura reggerà per 24 ore. All’ultimo giro, però, abbiamo toccato i 350 chilometri all’ora, sul rettilineo uno di Air. Ora, in tutta la sua carriera automobilistica, il vecchio Enzo non ha mai visto nulla muoversi così velocemente. E ora sa, senza ombra di dubbio, che siamo più veloci di lui. Nonostante il pilota sbagliato, e tutta la zavorra. E sta pensando proprio a questo, mentre se ne sta seduto lì a Modena, in questo momento. Quell’uomo ha una paura fottuta che quest’anno lei davvero potrebbe essere così intelligente da fidarsi di me. Quindi si, lei ha messo Ferrari esattamente dove voleva. Prego.

LE MANN’66

"Le Mans '66", conosciuto anche con il titolo internazionale "Ford v Ferrari", è un film del 2019 diretto da James Mangold. Il film racconta la storica rivalità tra Ford e Ferrari, focalizzandosi in particolare sulla sfida tra le due case automobilistiche alla 24 Ore di Le Mans del 1966.


La trama segue la vita dell'ingegnere automobilistico Carroll Shelby (Matt Damon) e del pilota britannico Ken Miles (Christian Bale). Dopo che l'acquisto della Ferrari da parte della Ford fallisce, Henry Ford II incarica Shelby di costruire una macchina da corsa capace di battere Ferrari alla famosa gara di Le Mans. Shelby e Miles lavorano insieme non solo per costruire un'auto che possa competere con le potenti Ferrari, ma anche per superare le interferenze e gli ostacoli interni alla Ford.


"Le Mans '66" ha ottenuto un ottimo successo sia di critica che di pubblico, venendo riconosciuto anche con premi e nomination, tra cui quattro nomination agli Oscar e una vittoria per il miglior montaggio e il miglior montaggio sonoro.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Carroll Shelby è un punto di svolta significativo, che esprime il nucleo della sua determinazione e visione, e anche la critica intrinseca all'approccio corporativo e burocratico verso problemi che richiedono soluzioni creative e decisive.


Il monologo inizia con Shelby che riflette sull'inefficienza del sistema burocratico di Ford, simboleggiato dalla cartellina rossa che passa attraverso molte mani prima di arrivare alla decisione finale. Questo è un commento sulla natura ingombrante delle grandi organizzazioni dove troppi livelli di approvazione possono soffocare l'innovazione e l'efficacia. Shelby sottolinea la distinzione tra il lavoro di comitato e la necessità di una leadership chiara e autonoma per vincere una gara.



Il discorso si sposta sugli aspetti tecnici e le sfide incontrate nel superare Ferrari, sottolineando che nonostante numerose difficoltà tecniche—dalla gestione delle curve alla manutenzione del motore—la Ford ha raggiunto velocità impressionanti. Questo rappresenta un trionfo dell'ingegneria e della perseveranza, elementi essenziali anche nella realizzazione di film e campagne di marketing digitali, dove spesso si navigano limiti e si trovano soluzioni innovative per superare ostacoli.


Shelby chiude affermando che Ford ha messo "Ferrari esattamente dove voleva", una dichiarazione di confidenza e strategia che evidenzia una profonda comprensione del suo avversario e del campo di battaglia. In questo senso, il monologo delinea la personalità e l'approccio di Shelby e serve anche come una metafora per qualsiasi competizione creativa o commerciale, dove conoscere e rispettare il proprio avversario è tanto cruciale quanto superarlo.

Conclusioni

Attraverso il monologo di Carrol James Mangold arricchisce il racconto cinematografico, e pone le basi per una riflessione più ampia su temi universali quali il confronto tra innovazione individuale e inerzia collettiva, l'efficacia della leadership risoluta, e l'arte della competizione. Questo monologo trascende il contesto del film per toccare corde profonde relative alla gestione dei progetti, alla direzione creativa, e alla tattica competitiva.

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