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Articolo a cura di...
~ LA REDAZIONE DI RC
Il monologo di Sydney nel film "I'm Not Okay with This" offre una finestra intima nella vita di un'adolescente che affronta sfide personali e emozionali significative. Attraverso un linguaggio colloquiale e un flusso di coscienza sincero, Sydney condivide le sue frustrazioni, insicurezze e il dolore legato alla recente perdita del padre. Questo monologo caratterizza Sydney come un personaggio complesso e autentico, ma esplora anche temi universali come l'ordinarietà, l'adattamento a un nuovo ambiente, il lutto e il valore delle relazioni di supporto.
MINUTAGGIO: 0:17-4:03
RUOLO: Sydney Novak
ATTRICE: Sophia Lillis
DOVE: Netflix
INGLESE
Dear Diary... go fuck yourself. Just kidding. I don't know what to write
in this stupid thing. Anyway, hi. My name is Sydney. I'm a boring 17-year-old white girl. I'm not special, is what I'm trying to say, and I'm okay with that. We moved to Pennsylvania two years ago. And not, like, a cute part of Pennsylvania either, but corn and cabbage and shit. Like, my town's won the grand prize for most polluted air in America for a bunch of years in a row now, so... yippee. Ms. Cappriotti made me promise to do this. She said it might help with my moods. I keep losing my temper. I don't want to, but it just spills out. It's 'cause my dad sort of died... last spring. And now no one knows what to say to me. Not even the guidance counselor. I mean, she's pretty all right, I guess. Even if she does smell like an old hippie. Anyway, here's to a normal high school experience, whatever the fuck that means.
Why is all this happening? My best friend is Dina. She's such a badass. Normally, I don't think she'd choose me as a friend, but we both moved here
around the same time. Both the new kids in town, you know, so, guess I kinda lucked out. Before Dina, I mostly just kept to myself. I'm not the kind of perso that likes attention, really, but she has this way about her that... she just makes me feel different. She was with me when I found out about my dad. We cried. And now, since then, she keeps me laughing when all I wanna do is melt into the floor. Which sort of made me realize I've never had a best friend before.
ITALIANO
Caro diario, vai a fare in culo. Scherzavo! Non so cosa scrivere su questo coso. Comunque, ciao. Mi chiamo Sydney, sono una ragazza bianca e noiosa e ho 17 anni. Non sono speciale, questo voglio dire. E mi sta bene così. Siamo venuti in Pennsylvania due anni fa. E neanche in una parte carina della Pennsylvania, con il mais i cavoli eccetera. La mia città non so da quanti anni di fila vince il premio per la città con l’aria più inquinata d’America e quindi… Yuppi… La signorina Capriotti mi ha detto che mi fa bene farlo. Ha detto che aiuterebbe il mio umore. Ma continuo a dare di matto. Non lo faccio apposta, a volte mi scappa. Dalla morte di mio padre, la primavera scorsa. E ora nessuno sa cosa dirmi. Nemmeno il consulente scolastico. Cioè, lei non è tremenda, credo, ma puzza come una vecchia Hippy. Ad ogni modo, alla salute di una normale esperienza scolastica. Chissà che cazzo vuol dire? La mia migliore amica è Dina. È proprio una forte. Non mi avrebbe mai scelta come amica. Siamo venute qui nello stesso periodo, eravamo tutte e due quelle nuove, quindi… credo di aver avuto solo fortuna. Prima di Dina stavo spesso per conto mio. Non mi piace stare al centro dell’attenzione in realtà ma, lei ha questo modo, che mi fa sentire diversa. Era con me quando ho saputo di mio padre. Mi ha tenuto la mano. Abbiamo pianto. E adesso, da allora, lei mi fa ridere. Quando vorrei solo sciogliermi sul pavimento. Il che mi ha fatto capire che non avevo mai avuto una migliore amica.
I’M NOT OKAY WITH THIS
"I'm Not Okay with This" è una serie del 2020, prodotta da Netflix e ha come protagonista Sophia Lillis nel ruolo di Sydney Novak, una giovane adolescente che scopre di avere poteri telecinetici. La storia segue Sydney, una ragazza di 17 anni che cerca di affrontare la vita adolescenziale dopo la morte del padre. Mentre naviga tra le complicazioni della scuola, le amicizie e la sua sessualità, Sydney scopre di avere poteri telecinetici che si manifestano principalmente quando è arrabbiata o stressata. Questi poteri diventano sempre più difficili da controllare, mettendo a rischio le persone a lei vicine e complicando ulteriormente la sua vita. La serie esplora diverse tematiche rilevanti per l'adolescenza, come la scoperta della propria identità, l'elaborazione del lutto, la sessualità e la gestione delle emozioni. La scoperta dei poteri di Sydney è una metafora per le sfide e i cambiamenti che accompagnano il passaggio dall'infanzia all'età adulta.
Il monologo di Sydney offre una finestra intima nella sua vita e nei suoi sentimenti. Il monologo è scritto in prima persona e si presenta come un flusso di coscienza, caratterizzato da un linguaggio colloquiale e diretto. Sydney si rivolge al suo diario con una schiettezza che riflette la sua frustrazione e il suo tentativo di affrontare la realtà. L'uso di frasi brevi e interiezioni enfatizza la spontaneità e la sincerità delle sue parole.
Sydney si descrive come una ragazza "noiosa" e "non speciale", esprimendo un senso di ordinarietà e forse di auto-svalutazione. Questo tema di sentirsi insignificante è comune nell'adolescenza, quando si cerca di capire il proprio posto nel mondo. La sua nuova vita in Pennsylvania è descritta con disincanto. Sydney lamenta la mancanza di bellezza nel suo ambiente e l'inquinamento, sottolineando un senso di alienazione e disillusione con il suo contesto. Il monologo rivela il profondo impatto emotivo della morte del padre di Sydney. Il lutto è una parte centrale della sua esperienza, influenzando il suo umore e il suo comportamento. L'incapacità delle persone intorno a lei di sapere cosa dirle accentua il suo isolamento emotivo. La sua amicizia con Dina emerge come un punto luminoso nella sua vita. Sydney descrive Dina come una fonte di forza e conforto, qualcuno che la fa ridere e la sostiene nei momenti difficili. Questo mette in evidenza l'importanza delle relazioni autentiche nel superare le difficoltà personali.
Il linguaggio di Sydney è diretto e spesso crudo, con l'uso di espressioni volgari che trasmettono la sua rabbia e frustrazione. Il tono varia tra il sarcastico e il malinconico, con momenti di tenerezza quando parla di Dina. Questo contrasto tra durezza e vulnerabilità rende il monologo realistico e commovente. Sydney emerge come un personaggio complesso, combattuta tra il desiderio di normalità e la lotta con i suoi sentimenti di perdita e confusione. La sua autocoscienza è evidente quando riflette sulla propria ordinarietà e sul suo comportamento, dimostrando una maturità e una profondità emotiva che vanno oltre la sua età.
Il monologo rappresenta un ritratto di un'adolescente che cerca di trovare un equilibrio tra il dolore della perdita e la ricerca di normalità. La sua voce autentica e il suo modo diretto di esprimere i propri sentimenti creano un legame empatico con il pubblico, evidenziando la lotta per trovare un senso e un supporto in un mondo spesso percepito come indifferente.
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