Monologo da Oscar - Meryl Streep in Il diavolo veste Prada

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

L'atelier di Miranda


"Il diavolo veste Prada", uscito nel 2006, è una commedia drammatica che si immerge nelle profondità dell'alta moda, seguendo le vicende di Andrea Sachs (Anne Hathaway), una giovane aspirante giornalista che diventa l'assistente di Miranda Priestly (Meryl Streep), l'imponente e temuta direttrice della rivista di moda Runway. La storia tratta tematiche come l'ambizione, l'identità personale, e il prezzo del successo nel mondo spietato della moda. Meryl Streep, con una performance indimenticabile, dà vita a Miranda Priestly, incarnando il caporedattore di una prestigiosa rivista di moda. La Streep rende il personaggio non solo temibile e autoritario ma anche complesso e tridimensionale, rivelando strati di vulnerabilità e umanità sotto una facciata glaciale. "Il diavolo veste Prada" ha lasciato un segno indelebile nella cultura popolare e nel mondo della moda, sollevando interrogativi sulla natura del successo e sull'etica del mondo del lavoro. Il film ha ricevuto elogi a livello globale per la regia, la sceneggiatura e, soprattutto, per le interpretazioni del cast, in particolare quella di Streep.

Il Monologo di Meryl Streep


MINUTAGGIO: 0:23:13 - 0:24:27

RUOLO: Miranda Priestly

ATTRICE: Meryl Streep

DOVE: Netflix



INGLESE


Oh, okay. I see. You think this has nothing to do with you.

You… go to your closet, and you select… I don’t know, that lumpy blue sweater, for instance, because you’re trying to tell the world that you take yourself too seriously to care about what you put on your back, but what you don’t know is that that sweater is not just blue, it’s not turquoise, it’s not lapis, it’s actually cerulean. You’re also blithely unaware of the fact that, in 2002, Oscar de la Renta did a collection of cerulean gowns, and then I think it was Yves Saint Laurent, wasn’t it?… who showed cerulean military jackets. I think we need a jacket here. And then cerulean quickly showed up in the collections of eight different designers. Then it filtered down through the department stores and then trickled on down into some tragic casual corner where you, no doubt, fished it out of some clearance bin. However, that blue represents millions of dollars of countless jobs, and it’s sort of comical how you think that you’ve made a choice that exempts you from the fashion industry when, in fact, you’re wearing a sweater that was selected for you by the people in this room… from a pile of “stuff.”



ITALIANO


Oh, okay, ho capito: tu pensi che questo non abbia nulla a che vedere con te. Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio, perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso. Ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è turchese, non è lapis, è effettivamente ceruleo. E sei anche allegramente inconsapevole del fatto che nel 2002 Oscar de la Renta ha realizzato una collezione di gonne cerulee e poi è stato Yves Saint Laurent se non sbaglio a proporre delle giacche militari color ceruleo. E poi il ceruleo è rapidamente comparso nelle collezioni di otto diversi stilisti. Dopodiché è arrivato a poco a poco nei grandi magazzini e alla fine si è infiltrato in qualche tragico angolo casual, dove tu evidentemente l’hai pescato nel cesto delle occasioni. Tuttavia quell’azzurro rappresenta milioni di dollari e innumerevoli posti di lavoro, e siamo al limite del comico quando penso che tu sia convinta di aver fatto una scelta fuori dalle proposte della moda quindi in effetti indossi un golfino che è stato selezionato per te dalle persone qui presenti… in mezzo a una pila di roba

Analisi del Monologo


Il monologo si svolge in un momento chiave del film, dove Miranda Priestly critica Andrea per la sua presunta superiorità morale riguardo le scelte di moda, svelando l'onnipresenza e l'influenza della moda con l'esempio del maglioncino ceruleo. Il ceruleo, come descritto nel monologo, simboleggia l'impatto profondo che la moda ha sulla cultura e sulle scelte individuali, dimostrando come anche le decisioni apparentemente casuali siano influenzate da dinamiche commerciali e artistiche a livelli superiori. Meryl Streep, con la sua interpretazione, enfatizza la profondità e la complessità del suo personaggio, utilizzando toni misurati, sguardi penetranti e una presenza scenica imponente per trasmettere il potere e l'influenza di Miranda nel mondo della moda.

Il significato dietro al monologo


Il monologo evidenzia come la moda sia un veicolo di espressione personale e un potente strumento di comunicazione e influenza sociale, capace di trasmettere status, identità e valori. Attraverso il monologo, il film lancia una critica velata al consumismo e alla superficialità, mostrando come dietro ogni capo di abbigliamento ci sia una storia complessa di creatività, lavoro e influenze culturali.

Meryl Streep e la sua preparazione per il ruolo


Meryl Streep è nota per il suo approccio meticoloso alla preparazione dei ruoli, dedicandosi completamente al personaggio attraverso ricerche approfondite, studio del linguaggio corporeo e dell'intonazione vocale per rendere ogni sua interpretazione autentica. La dedizione della Streep nel dare vita a Miranda Priestly l'ha trasformata in un'icona del cinema, un personaggio che esemplifica il potere, l'intelligenza e la complessità femminile nel mondo professionale.

Il diavolo veste Prada nel contesto della carriera di Meryl Streep


Meryl Streep ha una carriera costellata di ruoli iconici che spaziano da drammatici a comici, dimostrando una versatilità e un talento rari. Ogni ruolo è una testimonianza della sua capacità di interpretare personaggi profondamente diversi con grande maestria. Per la sua interpretazione in "Il diavolo veste Prada", la Streep ha ricevuto numerose nomination, tra cui agli Academy Awards, ai Golden Globes e ai BAFTA, consolidando ulteriormente la sua reputazione come una delle migliori attrici della sua generazione. Il monologo di Meryl Streep è diventato un punto di riferimento per attori e registi, un esempio eccellente di come la recitazione possa essere al tempo stesso sottile e potente, trasmettendo complesse verità emotive e sociali. Questo monologo dimostra efficacemente come i dialoghi ben scritti e interpretati possano arricchire la narrazione, approfondire la comprensione dei personaggi e lasciare un'impressione duratura sul pubblico.

Il Riconoscimento e l'Impatto della Performance


"Il diavolo veste Prada" e la performance di Meryl Streep hanno lasciato un segno indelebile nel cinema e nella moda, diventando un punto di riferimento culturale che continua a influenzare e ispirare. Il film ha stimolato una riflessione sulla moda non solo come industria ma come forma d'arte e comunicazione, influenzando la percezione pubblica della moda e del suo ruolo nella società moderna.

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