Monologo - La Vergogna in Pieces of a Woman

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~ LA REDAZIONE DI RC

Nel film "Pieces of a Woman" del 2020, diretto da Kornél Mundruczó, uno dei momenti più intensi e rivelatori è rappresentato dal monologo della madre di Martha. Questo monologo cattura i temi centrali dell'opera: il dolore, la resilienza e il processo di guarigione in seguito a una tragedia personale. Attraverso le parole della madre, il film estende il suo sguardo sulla perdita e sulla sopravvivenza umana, collegando le esperienze traumatiche di generazioni diverse e sottolineando l'importanza dell'espressione personale e della lotta individuale.

IL DOLORE DI UNA MADRE

MINUTAGGIO: 1:23:27-1:25:10

RUOLO: Elizabeth Weiss

ATTRICE: Ellen Burtsyn

DOVE: Netflix



INGLESE


And I'm ashamed of me. That I wasn't a good enough mother to teach you how to stand up and speak for yourself, for God's sakes. And to deal with this. Like my mother taught me. After my father went into the ghetto, my mother found a shack, an empty shack, that she went into and gave birth to me. Without any help at all. She stashed me under the floorboards when she had to go out and steal food. So she could make milk enough to keep me alive, but just alive. Not strong enough to cry, or we'd be caught. When she finally got me to a doctor, he advised her to just let me go. That I wasn't... I wasn't strong enough to survive. But when she absolutely insisted, he picked me up by my feet and held me up like a chicken and said, "If she tries to lift her head, then there's hope." And you know what I did, Martha? I lifted my head. That's what I'm asking you to do now. Lift your head and fight for yourself, for God's sakes! Go out there and face that woman.



ITALIANO


E mi vergogno di me stessa, perché non sono stata brava come madre da insegnarti e farti valere, e come difenderti per l’amor di Dio. E come affrontare tutto questo, come mia madre ha insegnato a me. Dopo che mio padre è andato nel ghetto, mia madre è riuscita a trovare una baracca vuota. E’ andata lì dentro e mi ha partorita, senza che nessuno potesse aiutarla. Mi nascondeva sotto le assi del pavimento quando andava a rubare del cibo per potersi fare venire il latte sufficiente per tenermi in vita. Ma soltanto in vita, non abbastanza forte da piangere, o ci avrebbero trovato. Quando finalmente mi ha portata da un dottore lui le ha consigliato di lasciarmi morire, perché non ero… non ero abbastanza forte per sopravvivere. Quando lei però ha insistito, lui a quel punto mi ha presa per i piedi e mi ha tenuta su come un pollo. E mi ha detto: Se adesso prova a sollevare la testa, c’è qualche speranza. E sai cosa ho fatto, Martha? Io ho sollevato la testa. E’ quello che ti sto chiedendo di fare, solleva la testa e combatti per te stessa per l’amor di Dio. Va là fuori e affronta quella donna. Dille com’è la vita per te adesso. Dille come ti senti. Devi fare questo Matha. Devi dire la tua verità, altrimenti non riuscirai mai ad affrontarlo tesoro. Non riuscirai mai ad andare avanti. Tu devi superare questo incubo, Martha.

PIECES OF A WOMAN

"Pieces of a Woman" è un film drammatico del 2020 diretto da Kornél Mundruczó, scritto da Kata Wéber, e prodotto, tra gli altri, da Martin Scorsese. La trama si concentra su Martha e Sean Carson, una coppia di Boston che affronta una devastante perdita perinatale quando il loro parto casalingo si conclude tragicamente.


Il film esplora il dolore, la disintegrazione delle relazioni personali e i modi complessi con cui le persone affrontano le tragedie. Vanessa Kirby, che interpreta Martha, offre una performance intensa e cruda, per cui ha ricevuto numerosi riconoscimenti, inclusa una nomination all'Oscar come migliore attrice protagonista. La sua interpretazione è particolarmente lodata per la capacità di catturare le sfumature emotive del suo personaggio, dalla desolazione al senso di resilienza.

ANALISI

Il monologo della madre di Marthan è un momento chiave del film che esprime temi di resilienza, superamento delle avversità e l'importanza di affrontare il proprio dolore per poter guarire. Attraverso questo discorso, la madre trasmette il suo amore e la sua preoccupazione per Martha, e una forte lezione di vita trasmessa attraverso le generazioni. La madre inizia con un riferimento storico e personale molto potente, parlando delle difficoltà affrontate dalla propria madre durante l'Olocausto. Questo racconto stabilisce un parallelo tra la lotta per la sopravvivenza della nonna e quella di Martha, ed evidenzia anche il tema della resilienza di fronte a circostanze insormontabili. La madre esprime vergogna per non essere stata capace di insegnare a Martha come difendersi e come affrontare le sfide della vita. Questo riflette un senso di colpa e responsabilità genitoriale che molte persone possono provare, specialmente in situazioni di dolore e perdita.


La parte finale del monologo è una chiamata diretta all'azione per Martha. La madre la incita a "sollevare la testa" e a combattere per sé stessa, sottolineando l'importanza dell'autorappresentazione e della voce personale nella ricerca della guarigione e del superamento del trauma. È un momento di empowerment, dove la madre non solo condivide la propria storia di sopravvivenza, ma usa quella storia come uno strumento per ispirare e motivare Martha a non arrendersi. La madre suggerisce a Martha di confrontarsi con una persona specifica (presumibilmente una figura legata al trauma della nascita persa), mostrando l'importanza del confronto diretto e dell'espressione delle proprie emozioni come mezzo per superare il dolore interiore e trovare una sorta di chiusura o comprensione.


Questo monologo si colloca efficacemente nel contesto del film, rappresentando un punto di svolta per Martha. È una manifestazione dell'amore e del supporto che, nonostante possa sembrare duro, è inteso per spingere Martha a trovare la sua forza interiore e la capacità di andare avanti, sottolineando temi universali di perdita, dolore, e resilienza umana.

CONCLUSIONE

Il monologo della madre di Martha in "Pieces of a Woman" serve come un potente strumento narrativo che approfondisce il tema della resilienza umana di fronte al dolore insopportabile. Facendo leva sulla storia personale e collettiva, il monologo non solo stimola la protagonista a riscoprire la propria forza, ma offre anche agli spettatori una finestra su come il passato e il presente si intrecciano nel modellare le risposte individuali alle avversità.

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