Monologo - Samurai da Suburra: Patrizi e Plebei

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Articolo a cura di...


~ LA REDAZIONE DI RC

INTRODUZIONE AL MONOLOGO

Nel cuore pulsante di "Suburra: La serie", il monologo di Samurai offre una finestra intrigante e profonda sulle dinamiche di potere e corruzione che definiscono la narrazione. Attraverso le sue parole, emerge non solo la sua visione del mondo, ma anche l'essenza stessa di Roma, una città eternamente segnata dalla lotta per il potere. Questo monologo stabilisce Samurai come un fulcro di realismo cinico, e illumina anche le tematiche di continuità storica e la fusione del sacro con il profano.

STO POSTO NON CAMBIA

STAGIONE 1 EP 2

MINUTAGGIO: 2:40-4:43

RUOLO: Samurai

ATTORE: Francesco Acquaroli

DOVE: Netflix



ITALIANO


La suburra, sto posto non cambia da duemila anni. Patrizi e plebei, politici e criminali, mignotte e preti… Roma! Ha fatto bene a chiamarmi, perché voglio aiutarla a trovare il suo spazio in questo mondo… … La pratica per unificare i terreni di ostia, voglio che venga approvata prima che le dimissioni del sindaco diventino effettive. Finucci non è un problema, preti, criminali e dirigenti comunali, le carte sono già truccate, sa chi manca? Lei! Cosa vuole? È venuto qui senza sapere cosa chiedere? Allora proprio non mi sbagliavo. Lei è come un bambino che vuole essere apprezzato, ma scopre che il mondo dei grandi ha altre regole, altri interessi e per questo è qua… per capire come funziona, non è così?

SUBURRA

"Suburra: La serie" è una produzione italiana molto apprezzata, disponibile su Netflix. È stata la prima serie originale italiana della piattaforma e si basa sul libro omonimo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini. La serie è anche un prequel del film "Suburra" del 2015, diretto da Stefano Sollima. La trama di "Suburra" si svolge a Roma e ruota attorno alla lotta per il controllo dell'ostile territorio di Ostia. La serie mescola elementi di crimine organizzato, corruzione politica e guerra tra gang. La storia è incentrata su tre giovani uomini provenienti da diversi strati sociali che cercano di ottenere il potere nella loro città.


Questi personaggi si intrecciano con politici corrotti, famiglie mafiose e il Vaticano, tutti con i propri loschi interessi. "Suburra" è nota per il suo ritratto crudo e oscuro di Roma, lontano dalle classiche rappresentazioni turistiche, mostrando una città segnata da battaglie per il potere, degrado e violenza. La serie è stata lodata per il suo stile visivo impattante, la profondità dei personaggi e la complessità della narrazione.

ANALISI MONOLOGO

Il monologo di Samurai delinea la sua visione del mondo, e la struttura di potere e corruzione che pervade la serie. Attraverso le sue parole, si rivela la complessa rete di relazioni e gli equilibri di forza che caratterizzano Roma, vista come una città eterna dove la lotta per il potere e il controllo non è cambiata nei secoli.

Samurai paragona la moderna lotta di potere a quella storica di Roma, tra patrizi e plebei, ricollegando il presente alle dinamiche del passato. Questo stabilisce una continuità storica, e sottolinea anche un ciclo apparentemente inevitabile di corruzione e lotta per il potere che sembra destinato a ripetersi. La menzione di "mignotte e preti" insieme nel contesto di Roma potenzia l'idea che la città sia un crogiolo dove il sacro e il profano, il legale e l'illegale, coesistono e spesso si intrecciano. Samurai si presenta come un realista che comprende e accetta la natura della città e delle sue dinamiche di potere. Il suo tono è pragmatico e persino cinico, suggerendo che l'unico modo per sopravvivere e prosperare è giocare secondo queste regole corrotte.


L'assertività di Samurai nel gestire le carte già truccate e nel manipolare le situazioni politiche (come le dimissioni del sindaco) dimostra la sua abilità nel controllare gli eventi da dietro le quinte. Samurai interpella direttamente l'ascoltatore (o l'interlocutore nel contesto della serie), sottolineando la sua mancanza di preparazione e di ambizione chiara. Lo critica per non sapere cosa vuole, equiparandolo a un bambino in un mondo di adulti.


Samurai stabilisce la sua dominanza, ma spinge anche Romolo (e, per estensione, il pubblico) a riflettere sulle proprie motivazioni e aspirazioni. Samurai, con il suo controllo e la sua manipolazione, illustra come, nonostante l'apparente agenzia degli individui, spesso le scelte sono preordinate dalle strutture di potere esistenti. Questo rinforza un senso di fatalismo e inevitabilità che permea la serie.

Conclusioni

Il monologo di Samurai agisce come un microcosmo della serie nel suo complesso, riflettendo temi di potere, corruzione e sopravvivenza in una Roma moderna che rispecchia la sua stessa storia millenaria. La profondità e la complessità delle sue parole arricchiscono la trama e il contesto, e invitano anche gli spettatori a riflettere sulla propria comprensione delle dinamiche sociali e politiche.

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